VARIAZIONE DATA IV MARCIA GRANPARADISO ESTATE

L'arrivo della III Marcia, l'8 luglio 2006 Attenzione attenzione: la IV Marcia Granparadiso Estate ha cambiato data di svolgimento. Non più domenica 8, ma domenica 15 luglio alle ore 8.00 antimeridiane, con partenza a Cogne (Aosta), dai prati di Sant'Orso (davanti al parco giochi).
 

 Per chi volesse sapere di più sull'iniziativa, rimando a un precedente post. Qui mi limito a ricordare lo spirito della Marcia. Si tratta infatti della prima competizione "spontanea" auto organizzata nella storia dell'Italia repubblicana e oltre. Una proposta di riappropriazione del proprio tempo libero, senza bisogno di Comitati Organizzatori, permessi, sponsor, televisioni e quant'altro
 
 Nella speranza che questo blog possa diventare un punto d'incontro concreto (anche reale, fisico) per tante e tanti, propongo a chi lo desideri di segnalare a questo indirizzo le iniziative che le/gli vengono in mente. Sarebbe interessante se chi ne ha la possibilità raggiungesse veramente Cogne per la Marcia, ma sarebbe bello comunque se il 15 luglio la stessa cosa venisse organizzata altrove. La Granparadiso Estate diventerebbe la prima Marcia plurima della storia… Oppure potremmo lanciare iniziative di solidarietà (eccetera eccetera) che ognuno svolgerebbe nella propria città, salvo la possibilità di ritrovarsi, di quando in quando, tutti insieme nello stesso posto. E' un'idea alla quale sto lavorando…
 
 E già che ci siamo, cambio argomento, per commentare, ad appena cinque mesi dalla nascita del blog (neanche la ricorrenza "ovale" dei sei mesi ho saputo aspettare), lo "stato della nazione", ovvero dove ci troviamo e in che direzione vogliamo andare. Continua a leggere

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Walter, il movimento e la voglia di governo

 Voglia di sicurezzaIl problema è che in Italia il premier non ha la forza che ha altrove. E bisogna dare «garanzia e stabilità al governo». Parola di Walter Veltroni, candidatosi alla guida del PD e, conseguentemente, a quella del Paese, quando comincerà il dopo-Prodi. Elettori permettendo. E sembra proprio questa l’istanza principale del nuovo partito di centro(sinistra): la volontà di governo e una certa propensione per il decisionismo, strumento cardine oggi, in Italia e altrove, per mascherare con cura il vuoto ideale. E mentre sui giornali si sprecano gli accostamenti tra l’aspirante leader e altri politici europei («Pd, più Sarkozy che Zapatero» sul manifesto di oggi), anche il referendum per la riforma elettorale caldeggiato da Mario Segni si pone sulla linea di pensiero per cui a decidere è meglio essere in pochi, possibilmente in due, secondo il tanto decantato modello bipartitico. Del resto, lo dice anche il proverbio: in troppi galli a cantare non si fa mai giorno Così, come antidoto all’eccessiva frammentazione del sistema, dove i piccoli partiti avrebbero una capacità di condizionamento sproporzionata rispetto al loro peso elettorale, si ripropone il modello bipolare “all’americana”, oppure il sistema francese, il cui appeal è rinvigorito dalla recente vittoria elettorale di Monsieur Sarkozy. L’importante, in un caso come nell’altro, è che si giunga alla possibilità di governare per davvero, secondo l’assioma in apparenza democratico per cui chi vince vince e chi perde perde. Sui difetti del sistema francese rimando all’articolo di Thomas Heams, pubblicato in queste pagine. Per il resto, ammetto che dover sempre mettere d’accordo il sole e la luna, entrambi inseriti nella stessa coalizione elettorale, non è per niente facile e penso che il Paese avrebbe bisogno di alleanze realmente rispettose del programma attorno al quale si sono riunite. Dover mettere assieme il parere di Tizio, di Caio e Riccardo rende arduo il cammino delle grandi riforme, come pure stabilire quale politica estera, o economica, dare allo Stato. Continua a leggere

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Il fenomeno Sarkozy: sarebbe possibile in Italia?

 Il castello di Sarriod de la Tour22 giugno, ore 21. Raggiungo il castello di Sarriod de la Tour a Saint-Pierre (Aosta) per l’apertura della quarta edizione della rassegna Castelli di cultura. Stasera è ospite Cesare Martinetti, caporedattore cultura del quotidiano La Stampa, già responsabile degli esteri della testata torinese e corrispondente da Parigi. Titolo della conferenza: Il fenomeno Sarkozy: sarebbe possibile in Italia? La risposta è no, ovviamente, e viene data subito: i due sistemi sono troppo diversi. Ma il pretesto è buono per una lunga chiacchierata sulla Francia di oggi e sul nuovo Presidente. Il pubblico – una ventina di persone – è attento e competente, così gli interventi sono numerosi e la serata si trasforma in una sorta di dibattito. A quanto pare, tra i presenti c’è chi segue abitualmente il telegiornale sul canale francese; c’è chi conosce vita, morte e miracoli della politica d’Oltralpe; e c’è pure una bambina (secondo me deve ancora finire le elementari) che mi lascia di stucco: interviene due volte, facendo domande intelligenti e dimostrando di conoscere gli avvenimenti politici recenti. Per me che faccio l’insegnante, è una cosa incredibile. Martinetti non si scompone e risponde con tranquillità.
 
Quella che segue, nella parte estesa dell’articolo, è la “cronaca” del dibattito. Le posizioni espresse non sono le mie, ma quelle di Martinetti. Io non sempre sono d’accordo con lui. Tuttavia, mi sembra che ci sia parecchio materiale per la riflessione, tanto che mi propongo di recuperare alcuni punti e approfondirli in futuro. Continua a leggere

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NO BOY LOVE DAY E CENSURA (APPROFONDIMENTO)


 Qualche tempo fa ho pubblicato un articolo in cui lanciavo la petizione promossa da Epolis per censurare un sito web inneggiante alla pedofilia. Ho ricevuto un commento, a firma antonia, che mi ha fatto riflettere sul valore censorio dell’iniziativa. Ci ho pensato un po’ su e ho deciso di affrontare nuovamente la questione. Quello che segue, nella parte estesa dell’articolo, è un commento di Massimo Mantellini, tratto dalla testata giornalistica on line Punto Informatico, linkatomi dalla mia "commentatrice". Ho chiesto all’autore il permesso di pubblicarlo, e in appendice ho inserito le risposte ad alcune domande che gli ho fatto a scopo di precisazione.
 Le due vignette satiriche sulla censura sono opera del disegnatore Giuseppe Scalarini.

 


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Terza Marcia a piedi a Comboé

 Cammina cammina, verso il vallone...Qualche tempo fa ho parlato di una questione che riguarda la mia regione, la Valle d'Aosta, dove qualche ingegno eletto (eletto in tutti i sensi) pensa di spendere 399.000 euro per sfregiare un vallone montano ancora incontaminato con una strada, al nobile scopo di raggiungere un alpeggio. L'opera, sulla cui utilità mi permetto di dissentire, permetterebbe al gestore del medesimo di raggiungere in auto il posto di lavoro. Sabato scorso, sul posto, si è tenuta la Terza Marcia a piedi a Comboé, cui abbiamo partecipato in circa 200.
 
Questa volta per le foto vi rimando direttamente al blog degli Amici del Vallone di Comboé, al quale collaboro. Basta cliccare qui, oppure sull'icona nella colonna di destra…
 L'espressione affaticata sopra il mio viso è dovuta a due motivi principali: il caldo e quella sacca che mi poggia sulla spalla destra, che non era mia e mi è stata affibiata! Ma la giornata è stata piacevole lo stesso…

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Rahmatullah

 Con grande piacere, ho eliminato questo banner, "Una chiave per Rahmatullah", dalla colonna di destra del blog. Rahmatullah Hanefi è finalmente libero, scagionato dopo tre mesi di prigionia (senza che gli sia mai stato imputato alcunché di concreto).
 Il comunicato di Emergency, in proposito, è telegrafico: "Oggi, martedì 19 giugno, alle ore 16.00 di Kabul (13.30 in Italia) Rahmatullah Hanefi è stato scarcerato. All’uscita si è incontrato con Gino Strada".
 Poche parole, una grande emozione e subito la speranza di tornare in Afghanistan, dove l'ong milanese ha già curato più di un milione e mezzo di persone, senza mai chiedere al paziente da che parte stava.
 Mi unisco di cuore ai brindisi e agli auguri…
 E non dimentico il ruolo dell'Italia, il Paese in cui vivo, nella guerra afghana.
  Non dimentico i sorrisi di Prodi di fronte all'alleato Bush, gli autoincensamenti del governo per come è stata trattata la questione Hanefi. Non dimentico che appena dopo l'incontro del 9 giugno tra il buon Romano e il Presidente Usa, l'ambasciatore americano in Italia annunciava la firma dell'accordo sulla base al Dal Molin. Senza ritegno per i vicentini, che entro breve dovranno sfidare le ruspe.
 Spero che il movimento contro la guerra sappia fiutare i pericoli dell'attualità e convochi al più presto una nuova manifestazione a Vicenza.
 Spero che non ci stuferemo di farci sentire. Spero che qualche concessione al movimento No Tav non sia sufficiente a permettere all'esecutivo di riuscire nell'operazione di semplice cosmesi che sta portando avanti.

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Rahmatullah scagionato, presto libero!

 Copio e incollo dal sito di Emergency 


 16 giugno '07 – Rahmatullah Hanefi scagionato, presto libero

 Un documento dell’autorità giudiziaria afgana, che decreta la chiusura del procedimento a carico e il proscioglimento di Rahmatullah Hanefi, è stato consegnato oggi al suo avvocato.

 La scarcerazione conseguente avverrà in tempi brevi, in seguito ad adempimenti procedurali.

 Permangono le preoccupazioni per la salute di Rahmatullah (attualmente in ospedale) e per il suo ritorno in ambienti nei quali sono state diffuse false accuse contro di lui.

 È a questo punto soddisfatta una condizione irrinunciabile perché Emergency accerti la possibilità di un riavvio delle sue attività in Afghanistan, dopo la distruzione dei rapporti perseguita dalle autorità locali in questi mesi.

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