Ancora minacce all’ISM

 Non ho tanto tempo in questi giorni, perciò lo dico brevemente. Lee Kaplan (al quale forse dovremmo smettere di fare pubblicità), l’uomo che ha invitato a uccidere Vittorio Arrigoni e i suoi compagni dell’ISM, non sembra darsi per vinto. Potete leggere cosa scrive sul suo nuovo blog* (se conoscete l’inglese e se lo stomaco vi regge). Potete anche decidere se lasciare un commento indignato o ignorare il tutto, per non dare soddisfazione all’autore. Altrimenti un buon articolo è quello di Riciard, che ha segnalato la cosa. Teniamo d’occhio Kaplan, che sogna di riattivare il sito Stoptheism, chiuso dal provider a seguito delle proteste giunte da ogni dove (e di una denuncia all’Interpol).
 
Per quanto riguarda Gaza, aspettiamo di conoscere gli sviluppi dei prossimi giorni: a una tregua senza la possibilità di rompere l’assedio, onestamente, non do molta fiducia. Se l’esigenza primaria è la fine dei bombardamenti, bisogna anche permettere ai feriti di uscire dalla Striscia, se necessario per farsi curare, e al cibo e agli altri aiuti di entrare.
 
Intanto, per chi girasse dalle mie parti, anticipo che questo venerdì terremo una serata per Gaza all’espace populaire di Aosta. Ci sarà lo scrittore palestinese Muin Masri, collaboratore del giornale «Internazionale» e sarà presentato il video «Diary of Beirut», a cura di Enrico Levati. Proveremo anche a metterci in contatto telefonico con Vittorio, a Gaza.


 
Un aggiornamento.
 Continuiamo a tenere sott’occhio Kaplan, ma evitiamo di perdere tempo a lasciare commenti sul suo blog, tanto li cancella, da vero democratico qual è… Neppure ha il coraggio di dire la verità, oltretutto, perché invece di ammettere che il sito è stato chiuso dal provider favoleggia di un attacco di hacker vicini all’ISM che lo avrebbero danneggiato… Bel personaggio, insomma!
 Giulietto Chiesa, intanto, ha scritto al ministro Frattini per invitarlo a intervenire presso Israele per garantire la sicurezza di Vittorio.



 
* Ho utilizzato Anonymouse per non aumentare il rank del blog di Kaplan. Per favore, usate lo stesso accorgimento.
  Continua a leggere

Pubblicato in Orwell (fascismi, sessismi, controllo, censura) | Commenti disabilitati su Ancora minacce all’ISM

Oscurato il sito che invitava a uccidere Vittorio Arrigoni e i membri di ISM

 

 

 Fa piacere quando vedi che la mobilitazione funziona.

 
Ho ricevuto questo messaggio dal gruppo Difendiamo Vittorio Arrigoni dagli assassini israeliani. Mi sono iscritto a Facebook, anche se avrei qualche ragione per boicottarlo, proprio per partecipare a quest’azione (e a un’altra di cui parlerò appena avrò un minuto di tempo).
 
 Ecco il messaggio:

 


 
Ieri sera in tarda serata le autorità ci hanno comunicato che in seguito alle pressioni e alla nostra denuncia all’Interpol il provider canadese sul quale era appoggiato il sito terrorista stoptheism ha deciso di oscurare il sito. Ci viene comunicato che comunque le indagini contro Lee Kaplan, promotore e gestore del sito, proseguiranno per accertare eventuali reati perseguibili penalmente. È una grande vittoria per tutte le persone che tanto si sono adoperate perché questo assurdo comportamento venisse sanzionato. Un grazie a tutti voi per l’alta partecipazione a questo gruppo che comunque rimane aperto per controllare che questo fetente di Kaplan non apra il sito da un’altra parte. Occhi aperti quindi.
 
 Intanto la nave pacifista «Spirit of Humanity» del Free Gaza Movement, che portava aiuti a Gaza è stata respinta, mentre si trovava in acque internazionali, dalla marina israeliana con la minaccia di aprire il fuoco e ha dovuto far ritorno a Cipro.
 

 Oggi
si svolgono molte manifestazioni per Gaza, le più grandi ad Assisi e a Roma. Questa volta, anche se vorrei essere presente, sono impossibilitato a partecipare. Ringrazio di cuore tutte e tutti coloro che hanno risposto agli appelli! Continua a leggere

Pubblicato in Piazzetta della cittadinanza attiva | 4 commenti

Perché non abbiamo votato a favore della risoluzione su Gaza (Vittorio Agnoletto e Giulietto Chiesa – da Megachip)

 Aosta, Porte Pretoriane. Manifestazion per Gaza

 A volte non ci si può accontentare.

 Pubblico dal sito Megachip – Democrazia nella comunicazione.



 Perché non abbiamo votato a favore della risoluzione su Gaza

 
 Ci siamo astenuti nella votazione della risoluzione su Gaza perche l’Europa non può continuare a garantire l’impunità a Israele di fronte alla continua violazione di tutte le convenzioni internazionali e degli accordi umanitari e sui diritti umani.
 La risoluzione, approvata oggi [15 gennaio, ndr] dal Parlamento Europeo, contiene alcuni punti importanti come la richiesta di un immediato cessate il fuoco e del rispetto della risoluzione 1860 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e la richiesta ad Israele di rendere possibile l’entrata in Gaza degli aiuti umanitari.
 Ma ancora una volta l’Europa si limita alle parole. Manca una inequivocabile condanna dell’aggressione israeliana, mentre l’UE avrebbe dovuto sospendere l’accordo di associazione UE/Israele come esplicitamente previsto dalla clausola sui diritti umani presente nel medesimo accordo. L’uccisione di centinaia di bambini, di donne e di civili, il bombardamento delle sedi delle agenzie dell’ONU sono incompatibili con il rispetto dei diritti umani. Se qualunque altro Paese avesse commesso le atrocità che Israele sta commettendo a Gaza l’UE avrebbe immediatamente sospeso ogni rapporto commerciale. Continua a leggere

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su Perché non abbiamo votato a favore della risoluzione su Gaza (Vittorio Agnoletto e Giulietto Chiesa – da Megachip)

Giorni strani, tra Gaza e il reato di clandestinità

 Aosta, manifestazione per Gaza

 In questi giorni la mia attenzione è catturata da quanto sta avvenendo a Gaza.

 
Come comprendere questa mattanza senza senso? Il tiro al bersaglio continuo sulla popolazione civile, sui bambini? Leggetevi questo articolo di PeaceReporter: «Cecchini sparano su famiglie dirette all’ospedale».
Avrete la cifra di ciò che sta accadendo. «Una bambina è stata colpita
al volto e all’addome». Di che altro avete bisogno per dichiarare
illegale, per dichiarare criminale questa guerra che non è una guerra
(per la sostanziale mancanza di uno dei due contendenti, in quanto non
esiste un esercito gazawi)? Come fanno a non venire risucchiate
dentro all’esofago e poi giù, nella profondità delle viscere del corpo,
quelle voci che continuano a ripetere la solita solfa ritrita dei razzi
Qassam e delle responsabilità di Hamas? Se 4 civili uccisi sono,
giustamente, un’enormità che cosa sono più di 1000 vite umane spezzate? Continua a leggere

Pubblicato in General | 2 commenti

Collettivamente Memoria 2009

 
 Venerdì 16 gennaio è la data d’inizio di «Collettivamente Memoria 2009», il programma di iniziative proposto dall’espace populaire di Aosta in occasione del Giorno della Memoria. Tutte le iniziative sono curate dalla fotografa e giornalista Silvia Berruto, ma il titolo della rassegna sottolinea la dimensione collettiva dello stile di lavoro, in collaborazione con organizzazioni, enti e protagonisti italiani della cultura e della cittadinanza attiva. Il programma 2009 invita a riflettere sulle leggi razziali fasciste del 1938, in un percorso che parte dal fatto storico per giungere alla deriva, tutta italiana, dei provvedimenti del 2008 del Ministro dell’Interno Maroni. Particolare attenzione sarà riservata alla didattica, al protagonismo scolastico, alla storia e alla memoria della deportazione fascista e nazionalsocialista, ma anche alla memoria e alla storia attuali.
 Ospite d’onore durante le iniziative sarà Ida Désandré, deportata politica a Ravensbrück, Salzgitter, Bergen-Belsen.
 
 Segue il calendario degli appuntamenti.
 
 Venerdì 16 gennaio 2009
 espace populaire
 ore 21.30
 
 «Dal Manifesto della razza al Manifesto di Verona. Leggi razziali e deportazione degli ebrei dalla provincia di Aosta»
 Incontro con Paolo Momigliano Levi (storico, ex direttore Istituto storico della resistenza)
  Continua a leggere

Pubblicato in General | 2 commenti

Vogliono uccidere Vittorio Arrigoni

 
 «Non mi resta che augurarmi che nel
quartier generale dei vertici militari israeliani non si legga Il
Manifesto, né vi siano affezionati visitatori del mio blog», diceva Vittorio Arrigoni nel suo articolo per il manifesto del 10 gennaio, commentando il bombardamento,
da parte dell’aviazione israeliana, dell’«edificio dove sono raccolti i
principali media arabi» a Gaza. Perché è evidente il tentativo di oscurare i crimini contro l’umanità in questa "guerra" che Israele combatte contro la popolazione inerme della Striscia. Ora le parole di Vittorio, attivista dell’International Solidarity Movement (ISM), rischiano di tradursi in realtà. Un sito criminale, stoptheism.com,*
forse statunitense, invita i propri lettori a fornire informazioni
utili per l’individuazione, e quindi per l’eliminazione, dell’attivista
italiano e dei suoi colleghi: Vittorio è segnalato come obiettivo
numero 1, con tanto di foto e descrizione per poterlo riconoscere, così
come per l’obiettivo numero 2, Jenny Linnell; il numero 3, Ewa
Jasiewicz; numero 4, Alberto Arce; 5, Eva Bartlett; 6, Sharon Lock; 7,
Caiohme Butterfly. Sette persone, sette esseri umani elencati al fine
di poterli eliminare, altrettanti «target for permanent removal»,
non-uomini.
 
Dobbiamo mobilitarci per fare in modo che le autorità italiane intervengano in favore di Vittorio e dei suoi colleghi. Dobbiamo diffondere il più possibile la notizia e fare in modo che si mobilitino le associazioni internazionali. Alcuni indirizzi cui sarebbe utile scrivere sono quelli della polizia postale per far chiudere il sito criminale in Italia (Tel. 065813429–608–886), della Farnesina
(unita.crisi@esteri.it, cdr@esteri.it, Ufficio Relazioni col Pubblico:
relazioni.pubblico@esteri.it Tel. 06–3691-8899) perché intervenga in
Israele e negli Stati Uniti, il Consolato italiano in Israele (consolato.telaviv@esteri.it), l’Ambasciata italiana negli Stati Uniti, visto che il sito criminale dovrebbe essere Usa (politici.washington@esteri.it – affari politici, ma a me non funziona – e stampa.washington@esteri.it – ufficio stampa) le Nazioni Unite, Amnesty International (info@amnesty.it) e poi i media in generale, sperando di riuscire a smuoverli un po’.
 

 
PS. Dal blog di Audrey: giovedì 15 Vittorio Arrigoni sarà in collegamento telefonico con Anno Zero di Michele Santoro.
 
 
* Ho provveduto, secondo il suggerimento del blog Il Passatore, Continua a leggere

Pubblicato in Piazzetta della cittadinanza attiva | 8 commenti

Manovre per un’Europa Ogm

 Frutta Ogm VnGh 0g
 C’era una volta, nei fumetti di Linus, il Grande Cocomero, quello che la notte di Halloween sorgeva dal campo di cocomeri che riteneva più genuino e volava per l’aere recando doni ai bambini buoni (a meno che non mi stia confondendo, nella seconda parte della frase, con qualche epigono di Babbo Natale). Chissà se oggi il Grande Cocomero considererebbe abbastanza puri i campi coltivati con gli organismi geneticamente modificati (Ogm), quelli che la popolazione europea ha scelto di bandire, gli stessi che stanno facendo surrettiziamente ingresso nel vecchio continente, con tutti i problemi sanitari e filosofici che il loro utilizzo comporta.
 Secondo «indiscrezioni» (così le definisce Luca Fazio sul manifesto del 2 gennaio), il commissario europeo all’ambiente, Stavros Dimas, avrebbe preparato un documento favorevole all’introduzione nei Paesi dell’Unione europea della coltivazione di due tipi di mais transgenico, il Bt 11 della svizzera Syngenta e il 1507 di Pioneer Hi-Bred Mycogen Seeds. I ministri europei dovranno «pronunciarsi a gennaio», diceva l’articolo. Magari l’hanno fatto: ne sapete qualcosa? In ogni caso, si tratterebbe di una delle prime eccezioni alla moratoria europea sull’uso degli Ogm, decretata nel 1998. La battaglia contro gli organismi geneticamente modificati sembrava vinta in Europa, ma oggi è tutto da rifare. Gli appetiti economici sanno essere pazienti e, nonostante i bandi, le lobby continuano a lavorare dietro le quinte. O è una sorpresa il prossimo ritorno del nucleare? Continua a leggere

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su Manovre per un’Europa Ogm