Gomorra all’espace

 
 Una staffetta di lettura in solidarietà a Roberto Saviano, il giornalista-scrittore minacciato dalla camorra, che non gli perdona la pubblicazione del libro-denuncia «Gomorra». È quanto avverrà sabato sera a partire dalle ore 19.45 all’espace populaire di Aosta, nell’ambito della rassegna "Sabati autogestiti", a cura dell’associazione Saperi & Sapori, che gestisce le iniziative culturali del locale. Nel corso della serata, che prevede anche la cena, saranno lette, a turno, alcune parti del libro di Saviano. La lettura sarà intervallata dalla musica di Beppe Barbera. Tutti gli interessati possono partecipare, come semplici commensali-spettatori o come lettori. Per informazioni è possibile telefonare al numero 333 2131617. L’ingresso al locale è aperto ai soci Arci, UISP e Legambiente (ahimè, ci vuole la tessera, ma è per una buona causa).
 
 Cercheremo di dire il nostro grazie a Saviano, anche se non siamo bravi come Emilio Fede.
 A proposito, ecco un altro video dell’ineffabile.
 
 E, per finire, due link:
 
 AAA – Giovane scrittore cerca casa…
 Roberto Saviano chiude il Festival di Mantova


 L’iniziativa s’inserisce nel 1° Grand Prix de Cuisine dell’espace populaire, rassegna all’interno della quale si cimenteranno i soci più virtuosi nell’arte dell’«incrociare i mestoli»: lo chef della serata è Robertino ‘o Pazzo, che propone il suo «menù SpaccaNapule»: pescetti fritti, spaghetti di mare e cozze ripiene su un letto di patate bollite. Il prezzo è di 15 euro bibite escluse (10 euro i bambini fino a 10 anni). Si cena tutt* insieme alle 20 per consentire la staffetta di lettura. L’ingresso è riservato ai soci Arci, UISP e Legambiente.

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2 risposte a Gomorra all’espace

  1. samie scrive:

    Mi fa piacere che tu abbia raccolto il mio invito…hai addirittura linkato il mio post. Grazie, grazie, grazie!

    Tra l’altro questo blog mi avvicina alle mie due sorelle che abitano proprio ad Aosta…un buon incontro stamattina 🙂

  2. Mario scrive:

    Grazie a te per aver scritto l’articolo… Trovo assurdo che a Milano qualcuno pensi che denunciare la violenza maschile contro le donne costituisca un oltraggio verso la religione. La foto in questione, per me, è geniale: perché deve pagare la donna i peccati dell’uomo? Trovo che questa denuncia, lei sì, abbia un sapore evangelico! Però i depositari delle religioni sono, in generale, uomini e gli assessori di Milano sono, in generale, gli assessori di Milano…

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