Speciale elezioni

 PRIME PROIEZIONI: pare che abbia vinto Berlusconi, mannaggia la miseria! (se vuoi leggi l’articolo Una risata amara. Elezioni politiche 2008.).
 
 Il 13 aprile
saremo chiamati a votare per le elezioni politiche. Scrive Rossana Rossanda, sul manifesto del 3 marzo, che stavolta non si tratta di «elezioni come le altre» e che «in ballo non è solo un cambio di governo, ma la cancellazione dalla scena politica di ogni sinistra di ispirazione sociale». Oggi, infatti, quasi tutti condividono lo stesso modello economico e sociale, dalla destra al Partito democratico, e quasi tutti proclamano che «il capitalismo è l’unico modo di produzione possibile».
 
 Un mese dopo, in Valle d’Aosta (terra ricca, che evidentemente non ha bisogno di un unico election day per risparmiare i soldi dei cittadini) si terranno le elezioni regionali. Un appuntamento importante anche questo, anche per il blog, aperto, al tempo stesso, alla dimensione globale e a quella locale.
 
 Questa pagina è in sostanza un elenco di link, suddiviso in sezioni. Sarà aggiornata man mano che pubblicherò nuovi articoli, per guidare il navigante (ed eventuale elettore) tra programmi, commenti, proposte diverse. Il che sarebbe molto presuntuoso da parte mia se non accompagnassi i miei deliri con cronache e appunti, interventi di ospiti, citazioni e rimandi. E, soprattutto, se non aprissi questo spazio a tutt* quell* che ritengono di voler esprimere un parere: sulla politica, sulla mancanza di politica, sulle elezioni, sul sistema elettorale, le tecniche di resistenza e/o persuasione… Il tutto nella convinzione che, banalmente, qualcosa di meglio non dovrebbe essere impossibile (e neppure così difficile, mi sembra).
 
 Nella parte estesa di questo articolo trovi gli argomenti a favore del voto, il rimando ai programmi dei principali partiti, le voci critiche, quelli che dicono di non votare, alcune proposte ai candidati e una sezione sulle elezioni regionali di maggio in Valle d’Aosta, con interventi. Per accedere, clicca su continua. 

  •  Perché votare:

 Campagna elettorale
 
 Prospettive. Una (pacifica) sollevazione popolare

  •  Programmi elettorali (clicca sul simbolo per conoscere il programma):

 
 
 
 
 
 
 
 
  
 
 Cliccando sui simboli qua sopra è possibile accedere ai programmi ufficiali (o ai siti da cui scaricare il programma). Di seguito, invece, pubblico i miei commenti, relativamente ai quali non assicuro alcuna imparzialità.
 
 Il diavolo è più brutto di come lo si dipinge Si tratta – lo devo precisare? – di un mio commento al programma del Popolo della Libertà, che mi sono letto cartella per cartella!
 
 Appello autocritico Linko l’appello (autocritico, come s’è anticipato) lanciato da Fausto Bertinotti, candidato premier per la Sinistra Arcobaleno,
in vista del 13 e 14 aprile. L’appello è stato pubblicato sul quotidiano il manifesto il 6 aprile 2008.
 

  •  Montecitorio, sede della Camera dei Deputati"Voto utile": Utile, per me, è il voto che mira a spezzare la logica perversa secondo cui le esigenze della governance imporrebbero una scelta tra due partiti fra loro molto simili (il PD e il PDL). Se si vuole introdurre da noi il modello americano (governo forte, presidenzialismo o quasi, alternanza tra due soli grandi movimenti), cosa che oggi pare probabile (vinca Veltroni o vinca Berlusconi), s’intende in questo modo svuotare di potere il modello parlamentare che, nel bene e nel male, ha sostanzialmente funzionato, nel nostro Paese, come strumento democratico. «La sovranità», recita l’articolo 1 della Costituzione, «appartiene al popolo» e in molti Paesi si sta proponendo di dare più importanza al Parlamento e, dove il presidenzialismo è già in vigore, come ad esempio in Francia, al primo ministro; meno, invece, al Capo dello Stato. Io penso che il trionfo delle esigenze di governance sul dialogo parlamentare sia, semplicemente, deleterio.
     
     Per questo, per me, il "voto utile" è quello contro il PD e il PDL. Gli articoli di questa sezione dimostrano "che ho ragione".

 
Per il bene comune, sabotiamo il voto utile "Presentazione" della lista civica nazionale Per il bene comune, che candida alla Presidenza del Consiglio il ricercatore Stefano Montanari.
 
 Io voto libero Appello del consorzio Goel contro la ‘ndrangheta e per un «uso responsabile» del voto (articolo di Silvia Berruto).

 
 La crocetta del cittadino (di Marco D’Eramo, dal manifesto dell’8 aprile 2008)
 
 Menomale che Silvio c’è!
Un articolo (mio) sui danni dell’ideologia dominante (crescita e liberismo) e sui pericoli del trionfo del modello Veltrusconi.

 
 
Stavolta ci giochiamo tutto. Cioè la Sinistra (forum con Fausto Bertinotti dal manifesto del 9 marzo 2008)
 
 Tutti contro il PD o la sinistra muore (di Giulietto Chiesa)
 
 Il voto "utile" per la Sinistra arcobaleno (di Claudio Baccianti – su Megachip)
 
 Sopprimere l’elezione del Presidente della Repubblica a suffragio universale – Come farlo e perché (di Thomas Heams)
 

  •  C’è chi dice no:
     

 In molti, questa volta, invitano a non votare, nella convinzione che si sia passato il limite, che tutte le forze politiche che si presentano alle urne abbiano già dimostrato di che pasta sono fatte, che la legge elettorale attualmente in vigore sia un vero e proprio furto di quella «sovranità» che, secondo la Costituzione italiana, appartiene al popolo, che, infine, non esistano garanzie sufficienti di democrazia nel meccanismo della delega. Io ho già detto perché andrò a votare (per quello che vale): una scheda bianca va alla maggioranza, una scheda nulla non conta nulla e permette a "quelli" di andare a governare. In questa sezione, comunque, propongo le riflessioni di quei movimenti (e singoli) che invitano al non voto.
 
 Non ci sono governi amici: tutti a casa! (Segreteria nazionale Socialismo rivoluzionario)
 

  • Voci critiche: 

 Questa sezione dà voce a chi, senza invitare direttamente all’astensione, esprime dubbi e perplessità sulle elezioni politiche del 13 e 14 aprile.
 
 La posizione della Confederazione COBAS sulle elezioni del 13-14 aprile 2008
 

  • Riflessioni. Proposte alle candidate e ai candidati:

 La Chiesa al suo posto (di Rossana Rossanda, sul manifesto del 16 marzo 2008). Un invito a ribadire il valore della laicità e a non farsi dettare il programma politico dal Vaticano.
 
 Mettete nel programma la fine dell’assedio
 
 Appello alle candidate e ai candidati per la pace a Gaza

  • Valle d’Aosta:

 Un intervento di Lorella Vezza
 
 Un intervento di Alex Glarey
 

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