Non passi lo straniero!

 
 Oggi è l’anniversario dell’entrata in guerra del nostro Paese nel primo conflitto mondiale (24 maggio 1915).
 La retorica guerrafondaia e nazionalista ama cantare, in proposito: «NON PASSI LO STRANIERO!» (la Canzone del Piave).
 La retorica guerrafondaia e nazionalista comincia a confondersi con le misure del governo (i "respingimenti" di Maroni). Continua a leggere

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Un gesto da rivendicare


 Se, come scrive Gabriele Polo sul manifesto del 22 maggio, ormai l’Italia «è una Repubblica aziendale, fondata sui Consigli d’amministrazione», all’interno della quale la sovranità «appartiene al governo, che la esercita nelle forme stabilite dal premier», non potrà stupire, da un lato, la boutade (??) di Silvio Berlusconi sull’inutilità del Parlamento, né, d’altro canto, l’indice di gradimento elevato (lo dicono i sondaggi) del Papi del Consiglio, nonostante gli scandali di costui e i mille mali che affliggono il Paese nella più completa indifferenza dell’esecutivo. Ma se l’italiano medio (e forse non solo quello medio) ancora non ha capito la gravità del momento storico (che cosa sarà mai qualche “respingimento”, qualche privazione di diritti per esseri sì umani, ma anche sprovvisti del permesso di soggiorno?), molto spesso in questi anni l’Europa ha provato, magari con decisione o spazio di manovra insufficienti, a mettere qualche freno al Cavaliere solitario, porre qualche altolà al suo delirio autoritario. Continua a leggere

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Manifestazione No F-35 – Novara: cambio data

Novara, martedì 2 giugno 2009 – Manifestazione NO F-35!
Concentramento ore 15 – Stazione ferroviaria
 
 Ricevo e pubblico.
 
 L’Assemblea Permanente NO F35 ha deciso – non senza serrato dibattito – di spostare la propria manifestazione dal 30 maggio a martedì 2 giugno 2009. Tale decisione si è resa necessaria per evitare la concomitanza con la mobilitazione dei migranti contro il G8 e le misure sicuritarie, contro la discriminazione e la xenofobia, per i diritti e la dignità di tutte/i.
 
 A questa manifestazione aderiranno molte realtà, tra cui la nostra, che sono ugualmente impegnate contro tutte le guerre, gli armamenti e il militarismo e potranno così partecipare ad entrambe le mobilitazioni.
 
 Chiediamo pertanto a tutti gli aderenti di rinnovare gentilmente la propria adesione/presenza a Novara il 2 giugno 2009.
 
 Per adesioni: adesione@nof35.org – Per informazioni:  3465865009
 Leggi l’appello dell’Assemblea permanente No F-35
. Continua a leggere

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Berlusconi Nobel per la pace

 Lo sapevate che esiste un sito web per sostenere la candidatura di Silvio Berlusconi al nobel per la pace? Ignoro quali siano le sue credenziali, forse i 14 milioni stanziati per i cacciabombardieri F-35. Forse l’appoggio agli Usa in Afghanistan. Tutte le persone interessate, comunque, possono «sostenere con un’oblazione le spese per la promozione della candidatura di Silvio Berlusconi al Premio Nobel per la Pace». Basta mettere mano alla carta di credito.
 Se non ci credete, guardate QUI.
 
Una domanda, comunque, sorge spontanea: perché Silvio e non il suo maestro, ormai in disgrazia, George W. Bush? Lui sì che i titoli li avrebbe… Continua a leggere

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Pino Maniaci – Non lasciamolo solo

 Siamo tutti Pino Maniaci
 
Un link dal blog Femminismo a Sud per ricordare Peppino Impastato (del quale sabato scorso ricorreva l’anniversario dell’uccisione in una Cinisi e in un’Italia allora mafiosa e omertosa, un poco come adesso, del resto, ma forse per certi versi persino più libera) ricordando chi oggi denuncia Cosa Nostra e viene processato perché dà le notizie che altri non osano dare senza essere iscritto all’ordine dei giornalisti. È il caso di Pino Maniaci (pronuncia Maniàci) e della piccola emittente Telejato.
 
 
«Peppino Impastato, della cui morte ricorre l’anniversario proprio in questi giorni, avesse fatto radio aut adesso avrebbe subito lo stesso tipo di processo», scrive Femminismo a Sud. «Pino Maniaci fosse vissuto al tempo di Impastato invece che processato sarebbe stato ucciso. Oggi però tutti si sono fatti "cchiù sperti" (più furbi) e un omicidio fa sempre troppo scruscìo (rumore). Per ridurre al silenzio basta un processo. Possibilmente con richiesta di risarcimento danni. Raggiunge lo stesso obiettivo senza rischiare neppure una inchiesta piccina picciò. Perchè le leggi le fa chi governa e non sempre chi governa è così obiettivo da mettere in circolazione leggi di buon senso».
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L’Italia è sempre stata multietnica

 
 Forse un po’ di getto, non sufficientemente ragionato.
 
 Quando qualche politico propone l’Apartheid, magari in versione ridotta (un vagone di metropolitana riservato agli autoctoni, ad esempio, o qualche trovata della medesima bassa lega) o garantisce che l’Italia non sarà mai un Paese multietnico, questo qualcuno dimostra di essere il cialtrone ignorante e razzista che è. Cialtrone, perché ogni scusa è buona per compiacere un elettorato sempre più assetato del sangue altrui. Razzista, perché divide l’umanità fra un «noi» e un «loro». Ignorante, perché non conosce (o forse disconosce volontariamente) secoli di storia, la storia di un Paese, e, prima, di un insieme di popoli e città che hanno avuto infinite occasioni d’incontro e di scambio e che da 148 anni percorrono una strada comune, nel bene e naturalmente nel male, attraverso una sorte fatta di benessere recente, ma anche d’immigrazione, guerre mondiali, dittatura e una costante distanza del potere dai cittadini. Un’Italia che ha avuto i propri momenti più alti proprio nell’intrecciarsi delle popolazioni, delle provenienze, dei linguaggi, Continua a leggere

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Terremoto, gioco d’azzardo con truffa (di Alessandro Robecchi)

 
 L’articolo che segue
è opera di Alessandro Robecchi ed è stato
pubblicato sul manifesto di oggi (6 maggio). Lo copio e incollo dal sito dell’autore, per sua gentile concessione. Di Alessandro Robecchi
nel blog si è parlato QUI. Tengo particolarmente a riproporre questo testo perché spiega molto
meglio di me, e con i numeri alla mano, ciò che ho cercato di dire più
volte circa l’«uso criminoso» dell’emergenza abruzzese fatto dal
governo (con la complicità dei media). Di solito Robecchi utilizza per i suoi
articoli un tono satirico; a volte la realtà è più straniante della
satira e non c’è bisogno di aggiungere altro "sale"; questo è uno di quei
casi.


 Terremoto, gioco d’azzardo con truffa
 di Alessandro Robecchi
 

 
il manifesto
 
 È passato un mese esatto da quando l’Abruzzo ha tremato, l’Aquila è
stata colpita e affondata, i suoi cittadini ci sono rimasti sotto, e il
Paese intero si è piegato dal dolore. Un mese durante il quale l’unica
cosa che si è mossa perfettamente è stata la propaganda di un governo
ricco di cinismo ma povero di aiuti. Guai a dubitare, guai a criticare:
il consenso obbligatorio impastato con il lutto è diventato censura, la
retorica – già fastidiosa di suo – si è innestata su toni da
cinegiornale Eiar, davanti al premier salvatore si sono sprecati gli
alalà. Oggi possiamo parlare di questa enorme e crudele truffa cifre
alla mano, perché le gambe corte delle bugie del governo Berlusconi,
corso a far passerella a L’Aquila, sono scritte nero su bianco. Otto,
dieci, dodici miliardi per l’Abruzzo, dicevano le promesse. Ma il
decreto legge n. 39 del 28 aprile suona un’altra musica, ed è un’altra
gragnuola di colpi in faccia al popolo d’Abruzzo. Continua a leggere

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