Due lanci ANSA di ieri – lunedì 11 – mi portano a tornare sulla questione “aria che respiriamo” nella piccola Aosta, la città in cui vivo, incastonata in una valle alpina lunga e stretta e sede di un’importante acciaieria, la Cogne Acciai Speciali (CAS), situata ormai in piena città.
1. «Il nuovo sistema di campionamento adottato dall’Arpa della Valle d’Aosta ha registrato un incremento della presenza di Nichel (di 2,6 volte) e di Zinco (di 1,4) nella centralina della qualità dell’aria in piazza Plouves, nel centro di Aosta, dopo gli incrementi rilevati nel 2012 dalle apparecchiature in via Primo maggio, all’interno dell’area dello stabilimento della Cogne acciai speciali».
«La nuova apparecchiatura, più efficiente della precedente e considerata oggi lo standard da impiegare, ha dimostrato di rilevare meglio le polveri più vicine ai Pm10. I valori di Pm 2,5 registrati sono invece pressoché costanti, come quelli di altri metalli», ha spiegato all’ageniza di stampa Claudia Taricone di Arpa.
Non si tratterebbe dunque di un aumento delle emissioni, ma dei risultati di un’analisi più accurata. Il che, tradotto, significa che la qualità dell’aria di Aosta è da tempo peggiore di quanto si sapesse.
«I primi risultati della nuova strumentazione impiegata anche in piazza Plouves fanno riferimento al periodo compreso tra il 7 novembre del 2012 e il 21 febbraio scorso. Le analisi di Arpa proseguiranno nel 2013 anche con l’impiego di un laboratorio mobile dotato della nuova strumentazione e che sarà operativo in due diverse zone della città, con diversi obiettivi. ”Entro l’anno analizzeremo la qualita’ dell’aria sia vicino alla Pepinière d’Entreprises sia in corso Lancieri. Nel primo caso verificheremo il rispetto dell’applicazione dell’autorizzazione integrata ambientale da parte della Cogne Acciai speciali. Nel secondo analizzeremo l’impatto delle emissioni della Cas in una zona della città densamente abitata», ha aggiunto Taricone.
In merito ai nuovi dati rilevati in piazza Plouves, Alessandra Piccioni, presidente del locale circolo di Legambiente ha dichiarato: «Se nei prossimi mesi i dati della centralina di piazza Plouves confermeranno le nuove misurazioni, sarà necessario rivedere il cronoprogramma dell’applicazione dell’Autorizzazione ambientale integrata».
2. Intanto, la procura di Aosta «è in attesa del rapporto dell’Usl relativo all’inchiesta sulla qualità dell’aria nel capoluogo valdostano. L’azienda sanitaria aveva ricevuto l’incarico dopo l’apertura del fascicolo affidato, nel dicembre scorso, al pm Pasquale Longarini».
«L’inchiesta si fonda sui dati registrati dalle centraline dell’Arpa nel 2012 (e acquisiti dalla procura), con particolare riferimento alla zona adiacente allo stabilimento siderurgico della Cogne Acciai Speciali. All’origine dell’inchiesta vi è, secondo quanto si è appreso, il peggioramento della qualità dell’aria, con l’aumento della presenza di sostanze inquinanti».
Tornerò sull’argomento. Intanto linko le Serie storiche relative alle concentrazioni medie annue di metalli pesanti rilevate nelle stazioni di Aosta aggiornate al 2012 (dal sito dell’Arpa regionale). Questa è l’aria che respiriamo quassù, nella valle felice intramontana.
Qualcuno pensa di dire qualcosa prima delle imminenti elezioni regionali?
>>> Leggi anche L’aria che respiriamo non è balsamica.
E’ tutto un complotto VERDE di voi comunisti ROSSI. Lo Zinco fà bene, lo dice anche la pubblicità! Non dico altro perché ciò da lavorare, mica come voi statali che passate il tempo su Internette….
O è un complotto ROSSO dei comunisti VERDI?