Arringo la folla

Quasi quasi arringo la folla. Mi presento come la rivoluzione. Reinvento le regole che sono alla base del funzionamento dello Stato. Sospendo la democrazia. Faccio da solo. Mi affaccio su una piazza San Pietro gremita e dico: «Buonasera». Accendo la candela.  Chiedo ai magistrati di Taranto di farsi da parte perché l’Ilva non può chiudere. Chiedo ai magistrati di sospendere i processi che vedono imputato l’ex capo del governo perché l’ex capo del governo è ancora capo di una fazione grossa. Mi metto su YouTube e mi faccio scaricare. Mi pubblico come e-book e mi faccio acquistare online. Mi reinvento, lascio il posto fisso e divento più flessibile. A flettersi troppo ci si mette a 90. Come la paura. Scrivo una canzone. Gli accordi per chitarra della strofa: RE- LA- MI7; quelli del ritornello: SOL RE DO MI-. Mi accorgo che ho fuso gli accordi di altre due canzoni: Fischia il vento (tradizionale) e Polly (Nirvana). Il testo è in alto mare, ma parla della crisi.

4 su il 85956033-03-2456365 alle 23:52

La crisi non finisce
perché lo hanno deciso
Lo spread è importante
perché lo hanno deciso
Ti vogliono flessibile
perché lo hanno deciso
È fiscale
il solo Paradiso

Rit. Mamma mamma
mamma che commedia (3)
basta solo difendere la sedia

Mi fotografo a tempo perso con il computer, fingendo di essere intento a cantare. O ad arringare.

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