Novara. La via crucis del povero cristo

Un appuntamento e una buona notizia da Novara, dove la questura aveva rifiutato al Gruppo Teatrale Spontaneo dell’Associazione Amici di Isarno il permesso di mettere in scena in centro città lo spettacolo «La via crucis del povero cristo».

La denuncia del gruppo e dell’Assemblea permanente No F-35, insieme alla solidarietà giunta da tante realtà d’Italia hanno convinto la questura a tornare sulla propria decisione, il che costituisce un messaggio di speranza in questo periodaccio in cui l’impegno civile e la cittadinanza attiva sembrano sempre destinati a soccombere di fronte a qualche «potere».

La rappresentazione si terrà dunque a Novara, questa domenica, 19 dicembre alle ore 16 all’angolo di via Mazzini con corso Italia (nei pressi del comune). Quello che segue è il comunicato stampa dell’Assemblea permanente No F-35.

LA CULTURA FA PAURA
(soprattutto in questi tempi…)
di Assemblea permanente No F-35 Novara

Dopo la nostra denuncia e le testimonianze di solidarietà arrivate, la Questura di Novara ha fatto il dovuto passo indietro e ci ha autorizzato lo spazio in centro città di Novara per fare lo spettacolo la “VIA CRUCIS DEL POVERO CRISTO”, tragedia popolare in 15 stagioni.

Domenica 19 Dicembre, ore 16 angolo delle ore (via Mazzini/angolo corso Italia, per chi non è di Novara nei pressi del comune).

Vi aspettiamo numerosi.

3) TERZA STAZIONE: Il Povero Cristo cade la prima volta.

Ti compatiamo, Povero Cristo, e ti esortiamo alla rivolta. Perché sopportando la maledetta Croce della guerra  hai consegnato il mondo ai potenti.

«Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore, al dolore che ora mi tormenta: il bilancio del ministero della difesa, come nelle ultime 12 finanziarie bipartisan, reclama i soliti 20 miliardi di euro per le spese militari correnti, mentre 15 miliardi di commesse pubbliche andranno alla industria multinazionale Lokheed Martin per l’acquisto di 131 aerei F-35, mentre ci raccontano la menzogna (fra un orgia e un inciucio mafioso) che c’è la crisi, che non ci sono soldi per ospedali e scuole, o per sanare il dramma della disoccupazione e la piaga del precariato o per non trattare da schiavi i fratelli migranti, senza i quali il paese si bloccherebbe. È il dolore dell’ingiustizia e dell’impunità dei potenti che mi tormenta più della fatica della croce». (Lamentazioni 1.12)

Ave  Utopia, Gloria alla Gioia Perpetua, Sacra Decrescita in nome del Collettivismo nostro che porta sommossa così in terra come in cielo!

«Sangue prezioso dei Militanti per la Rivoluzione e la Giustizia Sociale, io Vi ricordo con profondo rispetto e grande amore, per riparare con la lotta agli oltraggi che riceviamo dal sistema: che nessun povero cristo sia mai più crocifisso!».

4) QUARTA STAZIONE: Il Povero Cristo incontra MadreTerra.

Ti compatiamo, Povero Cristo, e ti esortiamo alla rivolta. Perché sopportando la maledetta Croce della guerra  hai consegnato il mondo ai potenti.

A bordo strada, un tizio in camice, uno scienziato o un tecnico, che si stava godendo lo spettacolo di lacrime e sangue, riconoscendo tra la folla Madre Terra, genitrice del martire, fermò la processione e così parlò: «Questo Povero Cristo, figlio beota e superbo del Tuo grembo, oh Madre Terra, dimentico di condividere il cuore e la corona di spine della RESPONSABILITÀ con gli ultimi della sua specie e con tutti gli enti del creato, porta sulle spalle la rovina e la risurrezione di molti in questa babele: la Conoscenza dei Segreti della Natura! Guardate la stessa croce che trascina: tramite essa, viene a noi ROVINA dallo sguardo rapace dall’alto, dall’onnipotenza del fuoco che tutto consuma, dall’invisibilità impunita di ciò che è letale e colpisce gli ignari; tramite essa, potrebbe però venire a noi  RESURREZIONE, con la magia del volo, con l’incommensurabile energia pulita della brezza e delle onde, con la velocità della luce e la segreta danza della materia. Tali conoscenze permetterebbero di vivere in pace e in armonica condivisione di ciò che c’è, ottimizzando le risorse. Ma Lui è segno di contraddizione perché siano svelati pensieri, paure e speranze di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima. (Lc 2.34-35).

… MadreTerra, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore, e non riusciva a trattenere singhiozzi come terremoti e inondazioni di lacrime per i poveri cristi insensibili che si ostinano a sopportare le croci, rigirandole nelle sue carni mortali. (Lc 2,34-35 1,38).

Ave Utopia, Gloria alla Gioia Perpetua, Sacra Decrescita in nome del Collettivismo nostro che porta sommossa così in terra come in cielo!

«Sangue prezioso dei Militanti per la Rivoluzione e la Giustizia Sociale, io Vi ricordo con profondo rispetto e grande amore, per riparare con la lotta agli oltraggi che riceviamo dal sistema: che nessun povero cristo sia mai più crocifisso!».

Novara, 17 dicembre 2010

Gruppo Teatrale Spontaneo dell’Associazione Amici di Isarno (Onlus)

Per info teatro: infocts[at]libero.it

Assemblea Permanente NO F-35
Per adesione appello: adesione[at]nof35.org – info: info[at]nof35.org

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