Se Ezio Greggio ha ragione

 

http://www.youtube.com/watch?v=NQD_R1taI94

 Mi è capitato di vedere Striscia la Notizia, oggi, e di seguire così l’attacco (surreale?) di Ezio Greggio a quei giornali che se la prendono con l’Italia del "velinismo", rivendicando per la donna un ruolo e un’immagine diversi da quelli costantemente proposti dalla televisione. Coerentemente con i propri propositi, Striscia ha mostrato una serie di articoli tratti da vari quotidiani, puntualmente accompagnati, nella stessa pagina o al massimo in quella a fianco, da immagini pubblicitarie di donna-velina o donna-appendiabiti. Neppure l’Unità di Conchita Di Gregorio è sfuggita all’accusa di sessismo per la sua nota campagna pubblicitaria.
 Man mano che il servizio procedeva, mi sono accorto con tristezza che, anche se stava cercando di difendere il proprio programma come parte di un sistema condiviso, Ezio Greggio aveva ragione. Infatti non basta scrivere articoli sul corpo, mercificato
, della donna se poi non ci si svincola dal sistema (di vendita) che pretende di usare quel corpo per rendere appetibile un prodotto. In questo senso, la pubblicità di giornali come Repubblica o l’Unità (proprio le testate odiate da Berlusconi, me ne rendo conto; ma ciò non inficia il senso del discorso) contribuisce a costruire quell’immagine che i loro giornalisti vorrebbero mettere in discussione. Il critico è drammaticamente parte del sistema e certe operazioni rischiano di diventare ipocrite.
 Dopo Striscia, la pubblicità: corpi femminili e maschili (anche loro
mercificati) per vendere le cose più disparate. È il sistema che mostra Mike Bongiorno silenzioso e quasi etereo (come in paradiso!) reclamizzare con Fiorello la solita compagnia telefonica, «su desiderio della famiglia Bongiorno», come campeggia sulla parte alta dello schermo. Che Mike faccia pubblicità anche da morto sembra non impressionare nessuno.


 PS: Non vorrei aver dato l’impressione di difendere Ezio Greggio, Striscia o il "velinismo". Per questo pubblico il video d’apertura, tratto dal documentario Videocracy. È moralismo trovare che qualcosa non funzioni nel Paese in cui l’80% delle ragazze sogna di essere velina? Greggio ha provato a incolpare "altri" della natura del sistema: le veline di Striscia sarebbero una presa in giro del modello dominante e naturalmente non si può criticare la parodia e accettare l’originale. Le immagini del video mostrano invece quale potente modello costituisca, oggi in Italia, la figura della velina.

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4 risposte a Se Ezio Greggio ha ragione

  1. Mat scrive:

    L’operazione di Striscia è chiara, è la logica del tutti colpevoli nessun colpevole, siccome questi giornali che hanno criticato il “velinismo” vi hanno a loro volta fatto ricorso siamo tutti uguali, quindi inutile discuterne. Io non ho visto la puntata ma immagino che si siano ben guardati quelli di striscia dal far notare gli articoli, ad esempio, di Norma Rangieri che invece con quel sistema non sono affatto complici, perché sennò il trucchetto sarebbe svelato. Del resto Striscia la Notizia si picca perché è stato uno dei primi a introdurre in italia la donna oggetto, la statua umana in bella posa.

    Ciò nulla toglie ovviamente, all’ipocrisia di certi giornali.

  2. Mario scrive:

    Sono completamente d’accordo. Dico, però, che non si può uscire da certe logiche senza spezzare il meccanismo commerciale. L’articolo di Repubblica o dell’Unità, da solo, non basta: occorrerebbe rifiutare alcune inserzioni pubblicitarie! Mi rendo conto che ciò che dico è assolutamente utopistico, ma sarebbe anche la via più efficace per ottenere un cambiamento… Certo, non basterebbero Unità e Repubblica. Ma qualcuno dovrebbe cominciare!

  3. TenderBranson scrive:

    quanto hai ragione Mario!
    una delle cose più intelligenti lette nell’ultimo periodo sull’argomento.
    Troppo facile criticare a fini politici quando per fini commerciali il sito di repubblica ha sulla colonna destra almeno 4-5 gallerie fotografiche di tette e culi ogni santo giorno.
    mi spiace ma come dici tu anche loro sono fiancheggiatori del sistema di mercificazione, salvo ergersi a moralisti contro il nemico politico che da quello stesso sistema trae più vantaggio di loro.

    come dire: siccome non riesco a superarti e a trarne più vantaggio, ti attacco. Non perché lo voglio cambiare, ma perché tu sei troppo più potente di me e non riesco a impormi usando le tue regole.

    iniziassero a non pubblicare certe foto e certe pubblicità.

    un abbraccio
    Luigi

  4. Mario scrive:

    Ti ringrazio per ciò che dici; mi hai fatto anche venire un’idea per un post successivo. Appena avrò un po’ di tempo!
    Un abbraccio

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