8 punti. «Di sutura», suggerirebbe qualcuno.

 
 «Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito… Lasciarli fare [gli universitari, ndr]. Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì… questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l’incendio». Vedi il testo intero dell’intervista.
  

 1) «Maroni dovrebbe fare quel che feci io». È una confessione: Cossiga ha violato la legge.
 2) Infiltrare il movimento per provocare devastazioni. Non è una semplice linea dura: Cossiga propone di violare sistematicamente la legge, di danneggiare cose e/o persone, ma soprattutto di inventare una realtà di comodo. Sa benissimo che gli studenti non hanno intenzione di far danni, perciò li vuole provocare lui, per poter fermare gli studenti con la forza.
 3) Notare il cinismo sul «cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito».
 4) «Il suono delle sirene dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri», vale a dire che le forze «dell’ordine» dovrebbero mandare tutti in ospedale, senza pietà. L’ospedale è meglio della questura, perché c’è sempre un magistrato disposto a rimettere in libertà il manifestante… Ma se la legge non li vuole dentro, per quale ragione colpirli?
 5) «Soprattutto i docenti». Che si permettono di insegnare qualcosa, magari andando oltre l’ortografia e le quattro operazioni. Ma non è stata proprio Gelmini a invocare più educazione civica? Bene, è il caso di dire che certe lezioni vengono meglio in piazza…
 6) Risparmiamo gli «anziani, certo, ma le maestre ragazzine»… E con questo brivido di maschilismo in stile Ventennio chiudiamo la citazione. Colpire il corpo delle donne: l’eterna tentazione di tanti, anche se anziani, anche se Presidenti emeriti, a quanto pare…
 7) Francesco Cossiga non merita il titolo di Presidente emerito, né quello di senatore a vita. Sarebbe bello che qualche parlamentare chiedesse le sue dimissioni o la cacciata dall’aula.
 8) PS: Come giustifica Cossiga la sua «ricetta democratica»? Con la necessità di scongiurare… il terrorismo! Bella scusa, davvero innovativa, non s’era ancora sentita!


 Foto: Su un muro, ad Aosta. La scritta dice: «Il popolo italiano a [sic] creato col suo sangue la repubblica, la fecondera [sic] col suo lavoro e la difendera [sic] contro chiunque con la sua costituzione». L’ho già citata qui.

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