Testamento biologico – Una proposta alternativa

 


 Questo, tra l’altro, recita il testo della proposta di Dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari pubblicata sull’ultima pagina del manifesto in edicola oggi, 24 febbraio. Si tratta di un modulo da ritagliare e compilare, per
aderire «a una campagna di libertà», pensata come messaggio da inviare al legislatore, come segnale pubblico della volontà dei cittadini, come espressione di «un diritto fondamentale di cui si chiede un riconoscimento». E, naturalmente, come «atto politico». Il modulo va inviato a Luigi Manconi, presidente di A buon diritto (abuondiritto@abuondiritto.it), via dei Laghi, 12, 00198, Roma; fax: 06-8414268, oppure a Marco Cappato, segretario dell’Associazione Luca Coscioni (info@lucacoscioni.it), via di Torre Argentina, 76, 00186, Roma; fax: 06-68805396. Dette associazioni si incaricheranno di raccogliere i moduli inviati e di farli giungere ai Presidenti di Camera e Senato. Continua a leggere

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Incontro con Paolo Ferrero: la crisi economica, Rifondazione e le elezioni europee

 Paolo Ferrero e Francesco Lucat
 Espace populaire di Aosta, domenica 22 febbraio. Incontro con Paolo Ferrero.
 Temi trattati: la crisi economica, Rifondazione comunista, le elezioni europee.
 Devo dire che ho trovato l’intervento molto interessante. Continuo a pensare che dovremmo parlare di decrescita e non di sviluppo, ma concordo con moltissime delle cose che sono state dette.
 
 Ecco il mio povero riassunto.

 
 La crisi economica attuale è strutturalmente più grave di quella del ’29, esordisce Ferrero, perché è originata da cause molteplici. Innanzitutto, c’è la finanziarizzazione dell’economia, che va intesa come una vera e propria speculazione: «Metà delle persone giocava con moneta falsa», per intenderci. Dalla metà degli anni ’80, poi, è in atto il fenomeno della globalizzazione liberista, la cui ricetta economica fondamentale è quella di comprimere i salari e lo Stato sociale per essere più competitivi sul mercato. In questo modo, però, i lavoratori non hanno più soldi per comprare: Continua a leggere

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La salute viaggia senza passaporto

 Sotto il cielo
 Tabula rasa. Vogliono fare tabula rasa dei diritti fondamentali dell’essere umano. Compreso quello alla salute, dunque alla vita. «Dica trentatrè», anzi: non lo dica, perché se la pronuncia è sospetta potrebbero chiedere di vedere il suo permesso di soggiorno. Ma a ben guardare non è la sua pronuncia che conta: è la faccia che non va bene, il suo modo di vestire, di porsi: se ne resti a casa e se sente male si rivolga al curandero del suo quartiere (ghetto).
 Per fortuna, però, c’è anche chi resiste al ritorno beato della barbarie.
 
Leggo nel blog LogicoKaos l’invito ad aderire alla campagna La salute viaggia senza passaporto, lanciata dai Medici per i Diritti Umani. Continua a leggere

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Alessandro Robecchi e il potere di persuasione dei media

 Alessandro Robecchi e Alex Glarey all'espace populaire di Aosta
 «Quando è scoppiato il “caso Eluana” il 92% degli italiani era col padre, Beppino Englaro. Solo l’8%, una minoranza di fondamentalisti cattolici, era per il mantenimento in vita del corpo di Eluana. Dopo 6 mesi di bombardamento televisivo le percentuali erano cambiate: il 54% era ancora con Beppino, ma il 38% aveva cambiato posizione». È con esempi di questo tipo che Alessandro Robecchi, giornalista e autore di programmi come Crozza Italia (La 7) e Verba Volant (Rai 3), anima, con Michele Serra, di Cuore, il mitico «settimanale di resistenza umana», cerca di far capire la potenza del mezzo televisivo in un Paese, l’Italia, nel quale i media sono al centro di ogni discorso, ma moltissimi ne ignorano i meccanismi fondamentali. Tanto per fare un esempio, forse non tutti sanno che per ogni ora di trasmissione Continua a leggere

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Il processo Mills – Forse bisogna arrabbiarsi

 Qua uno non s’incazza neanche più, ma forse questo è sbagliato. Forse bisogna arrabbiarsi. Persistere. Ostinati.
 
Peccato che la sentenza del Processo Mills sia stata coperta dalla "tragedia" delle dimissioni di Walter Veltroni.
 
In attesa anche di quelle del premier (che tanto non verranno), tanto vale prendere carta e penna e scrivere la consueta letterina per Palazzo Chigi. Tanto per restare vivi
 
 Il seguito sul blog Non leggere questo blog

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Il blog compie due anni

 mariobadino - secondo compleanno del blog

 
Mercoledì 25 febbraio questo blog compie due anni.
 
Due anni di battaglie contro i mulini a vento e di sonore incazzature, con occasioni di dialogo (i commenti, le pubblicazioni di ospiti) e iniziative, con molti momenti di pigrizia da parte mia, e spero anche qualche trovata decente.
 
Quali siano i risultati non lo so. Le finalità, invece, sono nella presentazione del blog.
 
Per cominciare il terzo anno con un po’ di energia (anche perché sono convinto che tutt* dobbiamo impegnarci in prima persona per sopravvivere alla barbarie
che sta occupando ogni recesso di questa nuova Italia – e la lotta sarà
innanzitutto culturale o non sarà per niente), ho pensato di fare come
l’anno scorso, invitando tutte le persone interessate alla

festa di compleanno del blog,

che si terrà mercoledì 25 a partire dalle ore 20, all’espace populaire di Aosta. L’iniziativa prevede una semplice spaghettata (al pesto, ma se non vi piacesse il pesto un altro sugo ve lo fanno – di pomodoro, of course!) e, a seguire, un momento artistico-resistenziale, con la lettura della poesia di Wu Ming 1 L’istituzione-branco riguardo alla vicenda Englaro e alle ingerenze del nostro amato premier e della Chiesa, nella quale sarò accompagnato al pianoforte da Beppe Barbera. Sarebbe molto bello trasformare l’occasione in un momento di lotta e cultura, durante il quale leggere a turno "pezzi" propri o altrui… Tanto altro si farà e alla fine, se non sapremo più che inventarci, ci butteremo sul calcetto (quello con le manopole) e la birra.
 
Per chi è interessato alla cena, l’appuntamento è per le 20-20.15, mentre il prezzo concordato con la cooperativa è di appena sei euri
(oltre alla pasta ci saranno gli antipasti e la torta, e in più lo
spumante). Per entrare all’espace bisogna avere (o fare) la tessera Arci
(ma vanno bene anche quella UISP, Arcigay o Legambiente), però chi non
ce l’ha non è giustificato se non viene, perché si tratta di appena 12
euro per tutto il 2009, quindi meglio farla ora che l’anno è appena
iniziato: in fondo si tratta del costo di un caffè al mese. La serata di musica, parole e resistenza sarà a seguire, ma non mi azzardo a scrivere un orario preciso. Diciamo le 21.30?
 A proposito, voglio essere ottimista: per la cena, meglio prenotare al 349 7897228, magari va pure a finire che siamo in tant*!
 Chiunque, suo malgrado, non riuscisse proprio a esserci, farà cosa graditissima lasciando un commento di auguri sul blog. Naturalmente, mi fa piacere se lo lascia anche chi viene! Meglio
mercoledì, comunque: dicono che far gli auguri in anticipo porti male… Continua a leggere

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Cittadino consumatore

 La stazione di Vercelli

 Da piccolo
volevo fare l’imprenditore, perché leggevo le storie di Zio Paperone.
 Da piccolo parlavo di politica con mia nonna, che era ferocemente anticomunista, perciò pensavo che, se avessi votato, anch’io mi sarei «turato il naso», e avrei votato DC.
 Da quasi piccolo credevo che le crisi economiche si affrontassero spendendo. Sono sempre stato un po’ sprecone e quando spendevo mi dicevo che in quel modo aiutavo l’economia. Gli adulti mi guardavano incerti se c’ero o se ci facevo.
 Da quasi piccolo mi dicevo che si sarebbe dovuta inventare un’azienda che, concretamente, non produceva nulla, ma di cui tutti avrebbero voluto le azioni. Soltanto dopo sarebbe arrivata la bolla della new economy.
 Oggi sono le persone adulte a dire di spendere, spendere, spendere; sennò l’economia non si rimette in moto. Continua a leggere

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