Riassunto delle puntate precedenti e cenno introduttivo alla nuova puntata.
Dopo le elezioni regionali e le speranze suscitate dalla decisione della nuova giunta di rinunciare alla costruzione di un termovalorizzatore a alle porte d’Aosta per bruciare i rifiuti valdostani (compresi quelli riversati negli anni nella discarica regionale), sembra che l’incenerimento continui a essere l’unica soluzione che l’amministrazione regionale sia disposta a prendere in considerazione per eliminare i rifiuti indifferenziati.
Quello che segue è un comunicato stampa di Rifiuti Zero Valle d’Aosta, che mette in guardia la cittadinanza sul riproporsi della soluzione-inceneritore, giusto un po’ mascherata…
Era uscito dalla porta, e ora, più piccolino e un po’ truccato tenta di rientrare dalla finestra. La Giunta regionale ha approvato ieri [il primo dicembre, ndr] una delibera che modifica sostanzialmente la scelta del trattamento finale dei rifiuti per la Valle d’Aosta, nonostante venga presentata in continuità con la delibera precedente. La soluzione verrà infatti ricercata «fra i sistemi innovativi che permettano di trattare il rifiuto valorizzandone la componente energetica attraverso impianti di pirolisi e gassificazione». Verrà quindi probabilmente costruito un piro-gassificatore, in altre parole un TRATTAMENTO A CALDO, ovvero una sorta di INCENERITORE, il quale però più che rilasciare le sostanze inquinanti in atmosfera ne trasferisce l’impatto sulle scorie, dove va a concentrarsi la maggior parte delle sostanze tossiche. Le scorie diventano quindi rifiuti pericolosi e dovranno essere smaltite in discariche per rifiuti speciali con costi molto elevati, altrimenti vi sarebbe il rischio di contaminare le falde acquifere. Continua a leggere
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