Aosta può anche essere un’occasione. Il nostro benvenuto ad Antonio Ingroia

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Questa che segue
è una lettera aperta ad Antonio Ingroia, che dal prossimo 2 maggio potrebbe essere in forza alla procura di Aosta come sostituto procuratore della Repubblica.

A noi che l’abbiamo scritta, più che ragionare se si tratta di un atto dovuto – essendo quella di Aosta l’unica circoscrizione elettorale in cui il dottor Ingroia non si è presentato come candidato alla presidenza del consiglio nelle ultime elezioni – o, viceversa, di una misura a carattere punitivo per un magistrato ritenuto scomodo, interessa mostrare all’interessato quanto gradito sarebbe il suo arrivo per tutte quelle persone che si battono per cambiare la Valle d’Aosta.

Questa lettera sarà effettivamente inoltrata ad Antonio Ingroia nel giro di un paio di giorni. Chiediamo nel frattempo a tutte le persone interessate di sottoscriverla inviandoci una semplice e-mail con il testo «Firmo la lettera aperta ad Antonio Ingroia» e i dati personali (nome e cognome, eventualmente professione). L’indirizzo è quello del blog: levostremissive[chiocciola]autistici.org.

Aosta, 25 aprile 2013 – Festa della Liberazione

Gentile dottor Ingroia,

comprendiamo le motivazioni che le impediscono di accogliere con entusiasmo il suo trasferimento ad Aosta, terra molto lontana dai luoghi che ama, capoluogo di una regione talmente piccola da ospitare la stessa popolazione di un quartiere di città e presunta isola felice, nella quale non accade mai nulla e la vita scorre lenta, monotona.

La realtà, tuttavia, è ben diversa: noi valdostani abbiamo bisogno di un magistrato come lei,  capace, che non abbia paura di pestare, se necessario, i piedi a qualcuno, che abbia esperienza nel contrasto della criminalità organizzata, capacità da investire e una reputazione da mettere a frutto.

La Valle d’Aosta è infatti terra di conquista per la ‘ndrangheta e lo stato dell’infiltrazione mafiosa nel territorio è già avanzato (si veda, in proposito, l’inchiesta del giornalista Roberto Mancini, il cui indice è pubblicato in questo articolo);

La Cogne Acciai Speciali, industria siderurgica incastonata nella valle centrale, è accusata di inquinare al di là dei limiti di legge (si vedano i dati pubblicati da Arpa VdA, QUI e QUI);

Le voci di clientelismo e voto di scambio sono estremamente diffuse;

Gli sprechi nell’uso del denaro pubblico sono numerosi (un aeroporto sovradimensionato non ancora operativo e una ferrovia storica – il collegamento minerario tra Cogne e Pila, località sopra Aosta – in stato di abbandono e prossima allo smantellamento dopo un costoso restauro sono solo due dei numerosi esempi che si potrebbero fare).

Il senso della presente lettera aperta è dunque esprimere la nostra fiducia nei suoi confronti e la speranza che il suo arrivo susciterebbe nella popolazione locale. Lo facciamo sottoscrivendo questa lettera aperta con la quale, semplicemente, le chiediamo di prendere in considerazione l’idea di accettare il suo trasferimento.

Mario Badino, François Burgay

Seguono le seguenti firme (in aggiornamento):

Paolo Ardito, disoccupato – Mila Armand, dipendente regionale – Nino Borruto, imprenditore – Marta Burgay – Rosetta Bertolin, insegnante in pensione – Carola Carpinello – Barbara Caviglia – Ing. Bruno Courthoud, funzionario regionale in pensione – Novella Cuaz, restauratrice opere d’arte – Renato Dattola, dipendente ASL e scrittore – Elisabetta Drigo – Maria Grazia Iannizzi – Francesco Lucat, insegnante in pensione, segr. reg. Rifondazione Comunista – Davide Migliaccio, studente – Matteo Musi, studente – Patrizia Nuvolari, artista – Andrea Padovani – Alessandro Pascale, precario – Ing. Mauro Pilon – Luca Polo – Federica Rinaldi – Paolo Risi, insegnante – Gabriele Scattolin – Barbara Tutino – Devis Venturini – Lara Vercellin, pedicurista

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4 risposte a Aosta può anche essere un’occasione. Il nostro benvenuto ad Antonio Ingroia

  1. gabriele scattolin scrive:

    firmo e sottoscrivo

  2. Elisabetta Drigo scrive:

    sottoscrivo

  3. federica rinaldi scrive:

    Firmo la lettera ad Ingroia.

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