Se un week end di febbraio un elettore…

E se un week end di febbraio un elettore decidesse che l’unico voto utile è il voto d’alternativa alle politiche neoliberiste, che frammentare il voto è molto meglio che darlo – compattamente ma supinamente – a chi ha firmato il Fiscal Compact (ovvero tanto il PD quanto il PDL: 47 miliardi di euro all’anno di tagli per i prossimi 20 anni, mes compliments!)?

Chiedo ufficialmente a tutte e a tutti, dall’alto della mia posizione privilgiata – ah ah! (questo blog scalcagnato, ma tant’è: questo posso offire) – di pensare seriamente di votare Ingroia. Rivoluzione civile è il solo partito a presentare un programma d’alternativa credibile e completo. Leggetelo, lasciatevi tentare, divulgatelo. E poi, a febbraio, siate conseguenti con il vostro pensiero.

Una cosa sola: basta babau, basta campagne elettorali incentrate sulla figura di Berlusconi, sullo spauracchio di un suo ritorno al potere: chi ha vinto a Servizio Pubblico, lui o Travaglio? E ha fatto bene Santoro a consegnargli una platea di 9 milioni di spettatori? Ma lasciamo perdere! Quando il (poco) cavaliere è in tivù il miglior atto politico possibile è cambiare canale.

PS: Lo so, votare è una forma molto blanda di lotta. Ma un* gli strumenti che ha a disposizione li usa tutti, anche il voto. Di solito per il male minore; stavolta però il programma – che trovate qui sotto – 5 minuti del nostro tempo li vale davvero.

MANIFESTO IO CI STO (RIVOLUZIONE CIVILE)

ingroia_ImageI promotori sono espressione della società civile e della politica pulita che vuole costruire un’alternativa di governo al berlusconismo e alle scelte liberiste economiche, sociali e culturali del governo Monti.

L’alternativa di governo si costruisce con una forza riformista che ha il coraggio di un proprio progetto per uscire dalla crisi e rilanciare l’Italia finalmente liberata dalle mafie e dalla corruzione.

Abbiamo come riferimento imprescindibile la Costituzione Repubblicana, a partire dall’art. 1 secondo cui il lavoro deve essere al centro delle scelte economiche. Per noi l’Unione Europea deve diventare autonoma dai poteri finanziari con organismi istituzionali eletti dai popoli ed è fondamentale il cambiamento della Casta politica e burocratica italiana mentre lo sviluppo del mezzogiorno è l’unica scelta per unificare il Paese.

1) Vogliamo che la legalità e la solidarietà siano il cemento per la ricostruzione del Paese;

2) Vogliamo uno Stato laico, che assuma i diritti della persona e la differenza di genere come un’occasione per crescere;

3) Vogliamo una scuola pubblica che valorizzi gli insegnanti e gli studenti con l’università e la ricerca scientifica pubbliche non sottoposte al potere economico dei privati e una sanità pubblica con al centro il paziente, la prevenzione e il riconoscimento professionale del personale del settore;

4) Vogliamo una politica antimafia nuova che abbia come obiettivo ultimo non solo il contenimento, ma l’eliminazione della mafia, e la colpisca nella sua struttura finanziaria e nelle sue relazioni con gli altri poteri, a cominciare dal potere politico;

5) Vogliamo che lo sviluppo economico rispetti l’ambiente, la vita delle persone, i diritti dei lavoratori e la salute dei cittadini, e che la scelta della pace e del disarmo sia strumento politico dell’impegno dell’Italia nelle organizzazioni internazionali, per dare significato alla parola “futuro”. Vogliamo che la cultura sia il motore della rinascita del Paese;

6) Vogliamo che gli imprenditori possano sviluppare progetti, ricerca e prodotti senza essere soffocati dalla finanza, dalla burocrazia e dalle tasse;

7) Vogliamo la democrazia nei luoghi di lavoro, il ripristino del diritto al reintegro se una sentenza giudica illegittimo il licenziamento e la centralità della contrattazione collettiva nazionale;

8) Vogliamo che i partiti escano da tutti i consigli di amministrazione, a partire dalla RAI e dagli enti pubblici, e che l’informazione non sia soggetta a bavagli;

9) Vogliamo selezionare i candidati alle prossime elezioni con il criterio della competenza, del merito e del cambiamento;

10) Vogliamo che la questione morale aperta in Italia diventi una pratica comune e non si limiti alla legalità formale, mentre ci vogliono regole per l’incandidabilità dei condannati e dei rinviati a giudizio per reati gravi. Vogliamo ripristinare il falso in bilancio e una vera legge contro il conflitto di interessi ed eliminare le leggi ad personam.

Queste sono alcune delle ragioni per un governo democratico di cambiamento.

Per realizzare questi obiettivi si decide di aprire il confronto con i movimenti e le forze democratiche del Paese.

http://rivoluzionecivile.it.

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2 risposte a Se un week end di febbraio un elettore…

  1. Francesco Lucat scrive:

    Caro Mario. COndivido fino all’ ultima virgola.
    Dopodichè qui in Valle che si fa? visto che con l’ uninominale maggioritario o vinci o butti via il voto…..
    Qual è la priorità?
    Un abbraccio
    Francesco

    • mariobadino scrive:

      La Valle d’Aosta è sempre una cosa a parte, però peccato… Spero comunque che Guichardaz e Morelli, che sono ottime persone, limitino la loro «lealtà» all’eventuale governo Bersani al voto di fiducia iniziale, riservandosi poi di votare secondo coscienza nelle singole occasioni. Lo scopo, oltretutto, sarebbe quello di riaffermare il carattere parlamentare della nostra Repubblica, che non ha ancora conosciuto una deriva presidenzialista piena solo perché a tratti prevale la tendenza all’ingovernabilità. E invece dovremmo attenerci a quanto previsto dalla Costituzione: i parlamentari, non i vari capo-lista, sono i nostri rappresentanti e una cosa come la disciplina di partito (o, peggio, di coalizione) va rifiutata nel nome della democrazia. Mi auguro almeno che Guichardaz e Morelli votino contro i prossimi irrigidimenti del Fiscal compact, se ce ne saranno, e contro le varie guerre. Ma sanno di poterlo fare? Glielo ricordiamo?

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