I miei consigli al governo sugli sprechi da tagliare

Com’era mio dovere di buon cittadino, ho risposto all’appello del governo e ho segnalato alcuni sprechi dei quali mi ritrovo testimone, nella consapevolezza che ora l’esecutivo non tarderà a cancellarli.

Numero uno: le spese militari, a iniziare dalle guerre (incostituzionali, peraltro, anche tenendo conto – come sono ironico – delle novità sull’equilibrio di bilancio), dall’acquisto dei caccia F-35, dalla possibile partecipazione dell’Italia allo scudo missilistico americano.

Numero due: le grandi opere inutili, impattanti e incredibilmente onerose, a partire dalla TAV. Al di là di qualsiasi altra considerazione, se non ci sono i soldi per scuola, sanità e pensioni non ci sono neppure per sfrecciare ai 360 all’ora sotto una montagna in direzione di Lione.

Numero tre: i soldi dati ai privati per fare cose che sarebbero compito dello Stato. Mi rifersco, ad esempio, ai finanziamenti (incostituzionali anche questi, tra l’altro) alle scuole private.

Ho la massima fiducia che il governo terrà in gran considerazione il mio pensiero di cittadino onesto e desideroso di adoperarsi per il bene comune. Magari questa volta mi risponderanno persino. E «al più presto», come è scritto nella risposta automatica che ho ricevuto e che riporto nell’immagine del post.

Update. Pensate un po’, mi hanno risposto davvero:

«Grazie per averci scritto. Prenderemo in considerazione la sua segnalazione e provvederemo a segnalarla alle strutture competenti nel più breve tempo possibile. Cordiali saluti, Ufficio stampa e del Portavoce».

Chi volesse inoltrare i propri suggerimenti al governo, lo faccia QUI.

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