Liberate Francesco

Ci sono persone che rischiano la vita per gli altri e persone che non lo fanno.

Io non penso di appartenere alla prima categoria solo perché scrivo tante cose in favore di un mondo più umano su un blog.

Mi domando spesso come reagirei di fronte al pericolo vero. Mi chiedo se prima o poi accetterò la sfida.

In ogni caso, forse proprio perché non è una cosa da tutti, resto profondamente colpito dall’esempio di chi non si lascia condizionare dal mito della propria incolumità.

Come se questa vita durasse per sempre. Come se non ci fossero ingiustizie inaccettabili.

Tra una cosa e l’altra, non ho ancora scritto nulla in favore di Francesco Azzarà, 34 anni, l’operatore Emergency rapito in Darfur. Riporto oggi l’appello dell’associazione, invitando tutt@ quant@ a far girare la notizia e ad adoperarsi come possibile per la liberazione di Francesco.

Un operatore di EMERGENCY rapito in Darfur

Il 14 agosto, alle ore 17.00 locali, un operatore di EMERGENCY è stato prelevato a Nyala, capitale del sud Darfur, mentre si trovava in auto diretto verso l’aeroporto della città. Francesco Azzarà, 34 anni, è alla sua seconda missione a Nyala come logista del Centro pediatrico che EMERGENCY ha aperto in città nel luglio del 2010.

EMERGENCY ha immediatamente attivato in Darfur e a Khartoum tutti i contatti a sua disposizione e ha altresì informato il ministero degli Affari Esteri italiano.

Un team di EMERGENCY sta seguendo gli sviluppi della situazione ed è in costante contatto con la famiglia, le autorità sudanesi e quelle italiane.

EMERGENCY chiede la liberazione immediata di Francesco Azzarà e auspica piena collaborazione di tutti coloro che possano aiutare ad arrivare a un esito positivo di questa vicenda.

EMERGENCY chiede ai cittadini, ai media e alle istituzioni italiane di mobilitarsi per la sua liberazione, esponendo la foto di Francesco sui palazzi delle istituzioni, partecipando e rilanciando le iniziative che EMERGENCY organizzerà.

>>> Per aggiornamenti, consulta il sito di Emergency.

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