Olio OGM in Puglia: olio di soia e di semi vari Dentamaro

Sommario: Olio OGM commercializzato dalla Dentamaro Srl di Bari. È possibile farsi sentire e chiedere il ritiro del prodotto attraverso questa pagina del sito di Greenpeace Italia.

Ci provano sempre, eccome se ci provano.

Alcuni volontari di Greenpeace Italia hanno individuato in Puglia due tipi di olio prodotti con soia geneticamente modificata, come riportato esplicitamente nell’etichetta, in osservanza ai regolamenti europei sull’etichettatura degli OGM entrati in vigore nel 2004.

Tali prodotti sono commercializzati dalla ditta Dentamaro Srl di Bari.

Si tratta del secondo caso in cui troviamo un prodotto transgenico in vendita dal 2004 a oggi.

«Allora quel prodotto fu ritirato dal mercato dopo soli dieci giorni grazie alle forti proteste dei consumatori», dichiara Federica Ferrario, responsabile della Campagna anti OGM di Greenpeace Italia. «Oggi possiamo fare lo stesso», aggiunge, ricordando che «una volta rilasciati nell’ambiente, gli OGM sono incontrollabili. La loro sicurezza e gli effetti a lungo termine su uomini e animali rimangono ancora sconosciuti».

«La reazione di noi consumatori è», dunque, «fondamentale, se non vogliamo che gli OGM finiscano nei nostri piatti».

L’invito è a farsi sentire, scrivendo – come consumatori – alla ditta Dentamaro. Si tratta di far capire che certe scelte non sono economicamente convenienti perché vanno contro la volontà di buona parte della popolazione (o, parlando il linguaggio delle aziede, di buona parte della clientela).

È possibile agire attraverso questa pagina del sito di Greenpeace Italia.

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16 risposte a Olio OGM in Puglia: olio di soia e di semi vari Dentamaro

  1. Desideria Mini scrive:

    Facciamola finita con il fanatismo \IdeoBiologico\, con le vili campagne di intimidazione fascista e con questa Caccia alle Streghe, perché di questo e solo di questo si tratta. Pubblicando questo articolo avete solo fatto da megafono al totalitarsimo di un gruppo ecoterroriusta e antioscientifico. Vergogna Vergogna Vergogna Vergogna. Per tutti: andate su Google (e su Facebook) e cercate: \Biotecnologie Basta Bugie\.

  2. mariobadino scrive:

    Perché naturalmente si presume che un* faccia il copia e incolla senza avere un parere su quello che pubblica, no?
    Al di là dell’invito ad… andare su Facebook (orpo!) sarebbe possibile immaginare di rispettare il diritto delle persone che si ritengono informate di pensare quel che lor pare, nonostante \Biotecnologie Basta Bugie\ abbia un parere diverso?
    Viviamo nel mondo in cui la ricerca scientifica è condotta per conto di chi della scienza si avvantaggerà vendendo prodotti, come si fa a credere nel positivismo scientifico, quando è sempre questione di soldi?
    Io rispetto il parere di chi degli OGM si fida. La ditta in questione non ha violato la legge, perché dice chiaramente che nel prodotto è presente soia modificata. Tuttavia, chi non è d’accordo con la necessità di fare ricorso a questo tipo di coltivazioni è e smpre dovrà essere libero di scrivere e cercare di far cambiare idea al produttore.
    Come se non fosse in corso il tentativo di introdurre gli OGM in Europa indipendentemente dalla volontà della popolazione!
    Tutto è deciso sopra le nostre teste ma, per citare il tuo commento, è Greenpeace a essere un totalitario «gruppo ecoterrorista e antiscientifico». Un piccolo dubbio, infine, visto che hai parlato per slogan e non hai portato alcun ragionamento: ma sei ver* o sei spam?

  3. Stefano scrive:

    il problema è che il comunicato di greenpeace è pieno di errori e inesattezze che possono fuorviare chi non è informato. E visto che greenpeace si occupa di OGM da anni dubito che si tratti solo di errori dettati in buonafede dall’ignoranza, il sospetto è che mentano sapendo di mentire. Insomma ognuno è libero di pensarla come vuole ma serve comunque un minimo di onestà intellettuale

    PS qualunque semente (GM o no che sia) è creata da aziende che ricercano il profiito e tutelano il loro lavoro attraverso forme di protezione simili al brevetto (anzi in alcuni casi hanno una durata maggiore rispetto ai brevetti). Del resto se uno investe ingenti somme di denaro ed anni di tempo per sviluppare una nuova varietà vegetale si aspetterà di ricavarci anche qualcosa o deve farlo per beneficenza?

  4. Desideria Mini scrive:

    Son vera. (e non potrebbe essere che così visto il sistema di accesso)

    Che cosa ha di “ORPO!” andare su Facebook?? Non capisco.

    Chi è contro gli OGM è liberissimo di non comprarli ma “io non ho ancora capito” per quale motivo chi invece è a favore non è altrettanto libero di comprarli. Trovare prodotti ogm sullo scaffale dei supermercati è impossibile: ho guardato moltissimi prodotti e la scritta “Contiene OGM” o “derivato da OGM” non c’è da nessuna parte ed anzi su molti prodotti c’è invece scritto “Senza OGM” o simili. Gli oppositori degli OGM hanno uno strano concetto della libertà: la reclamano per sé ma non la riconoscono agli altri. Questo è il tenore di questo assillamento isterico nei confronti della Dentamaro, perché paventa l’impossibilità del consumatore di poter scegliere un prodotto non OGM quando sappiamo benissimo che tutti gli altri numerosissimi olii non sono ricavati da OGM!!

  5. Miki scrive:

    Effettivamente c’e’ chi ha uno “stranissimo” concetto della liberta’… quelli come te, Desideria non si rendono conto che la liberta’ NON e’ simmetrica in questo caso come in tanti altri: chi non fuma sigarette per esempio e’ libero di non farlo, giusto?!?! e perbacco!!! e non fa male a nessuno… chi invece fuma sigarette DEVE essere anche lui libero di farlo… ma in faccia quelli che non fumano?!?!
    chi ha voglia di stare in silenzio e’ libero di farlo e non disturba nessuno… ma chi ha voglia di urlare a squarciagola e’ libero di farlo in faccia a chi medita in silenzio?!?!
    stessa cosa (anzi molto molto peggio) vale per il discorso sugli OGM che come tutti sanno hanno il devastante effetto collaterale di propagarsi per impollinazione in tutti i terreni limitrofi, intossicando le api e tutti gli altri insetti impollinatori e su’ su’ in tutta la catena alimentari… e poi giu’ nei mendri della terra, nei rigoli dei canali, nei fiumi e fino al mare… perche’ tutti sanno che gli OGM vanno a braccetto con tutto il resto della porcheria chimica con cui vengono cresciuti (roundup=erbicida + i vari fertilizzanti chimici).

    …e allora non si parla affatto di liberta’ quando di parla di inquinare l’ambiente e l’aria che sono di tutti: si parla del diritto alla Vita!!! che viene brutalmente NEGATO a tutte le specie (piante, insetti, animali, uccelli, pesci…) coinvolte direttamente dall’abominio degli OGM e dell’agricoltura chimica!
    chi e’ talmente miope da non riuscire a vedere piu’ lontano del proprio portafoglio e’ libero di andare a farsi un giro (di notte) tra i fiordi della scandinavia… cosi’ come io e tutte le altre persone a cui sta’ a cuore il diritto alla Vita (per carita’, anche dei miopi) siamo liberi di lanciare un grido di allarme.
    OGM al bando!!!

  6. mariobadino scrive:

    Rispondo a Desideria con le stesse parole di Miki, che condivido in pieno: gli OGM, «come tutti sanno hanno il devastante effetto collaterale di propagarsi per impollinazione in tutti i terreni limitrofi, intossicando le api e tutti gli altri insetti impollinatori e su su in tutta la catena alimentare… e poi giù nei meandri della terra, nei rigoli dei canali, nei fiumi e fino al mare». Quello della libertà di scelta, in questo caso, è solo uno slogan.
    Dico ancora che il diritto di vendere cibi etichettati come OGM, anche qualora non sussistesse il pericolo di un propagarsi incontrollato delle specie modificate, non potrebbe implicare la rinuncia al diritto di far valere anche soltanto i propri… gusti nei confronti del produttore. Definire «totalitaria» Greenpeace è poi un’assurdità, perché per esercitare il potere totalitario bisogna innanzitutto avere il potere, premessa che nel caso di Greenpeace decisamente manca.
    Infine, per quanto riguarda Facebook, l’«orpo» si riferiva al fatto che una non può – penso io – parlare di «vili campagne di intimidazione fascista» (fascista??) e poi “risolvere” la situazione mandandoci “a ripetizione” con un semplice link.
    Rispondo poi a Stefano, ricordando che se è vero che «qualunque semente (GM o no che sia) è creata da aziende che ricercano il profitto e tutelano il loro lavoro attraverso forme di protezione simili al brevetto», ciò non significa che questo sia positivo e che, oltre al «lavoro» delle aziende sia tutelato anche l’interesse dei consumatori o quello dei contadini, che, con le coltivazioni geneticamente modificate, sia detto en passant, non possono neppure utilizzare le loro piante per rivacare le nuove semenze, che devono comprare da capo a ogni semina.

  7. Desideria Mini scrive:

    “OGM che come tutti sanno hanno il devastante effetto collaterale di propagarsi per impollinazione in tutti i terreni limitrofi, intossicando le api e tutti gli altri insetti impollinatori e su’ su’ in tutta la catena alimentari… e poi giu’ nei mendri della terra, nei rigoli dei canali, nei fiumi e fino al mare…”
    Che come tutti sanno?????? o forse come moltissimi credono (o credono di sapere)? Perché la cosa è ben diversa. La domanda allora è: Credete in questo genere di cose perché queste sono effettivamente vere o perché qualcuno ve le ha raccontate? Per anni i MASS MEDIA hanno bombardato (e continuano a bombardare) con questo genere di sciocchezze e la maggior parte delle persone, ingenue come sono, se le sono bevute. Tutte queste affermazioni apocalittiche però non trovano alcun riscontro nei dati scientifici e nei fatti oggettivi.
    I primi esperimenti con successo di ingegneria genetica avvennero agli inizi degli anni settanta sul batterio Escherichia Coli mentre per le piante nei primi anni ottanta con le petunia e il tabacco. Mentre per gli animali si dovettero aspettare i primi anni novanta. Concentrando il discorso soprattutto sulle piante: Da allora sono stati compiuti più di 6000 studi sugli OGM e non sono emersi rischi o pericoli concreti. Da almeno sedici anni prodotti ricavati da piante transgeniche sono in commercio. Le coltivazioni di piante transgeniche sono progressivamente sempre aumentate di estensione in tutto il mondo, e con una velocità sempre più crescente, arrivando nel 2010 ad essere coltivate su 148 milioni di ettari. Non è stato mai riscontrato un qualche tipo di danno all’ambiente. Gli OGM fino ad adesso hanno superato il vaglio sia degli esperti della FDA e dell’EFSA, rispettivamente le agenzie per la sicurezza alimentare americana ed europea. Si potrebbe andare avanti. ..Siamo proprio sicuri che gli OGM siano il veleno maledetto di cui si parla?
    La funzione dei MASS MEDIA dovrebbe essere quella di fare informazione, il che significa raccontare i fatti e presentare le cose così come esse sono e non sposare una tesi e veicolare solo quella con propaganda e disinformazione. Invece sugli OGM, e anche su tanti altri temi, le televisioni fanno proprio propaganda e disinformazione. Hanno preso per buona la tesi che gli OGM sono brutti e cattivi e veicolano solo quella con servizi e trasmissioni fatte ad ok e troppo spesso invitano a parlare solo chi è contro gli OGM. Chiaramente sentendo solo quella campana è facile convincersi che di idee esistano solo quelle o che siano necessariamente quelle giuste perché non si è nemmeno a conoscenza delle idee degli altri. Invitare a parlare solo chi la pensa in un modo non è nemmeno democratico. Democrazia vorrebbe che tutti avessero la possibilità di dire la loro invece ci fanno sentire solo chi la pensa in un certo modo. Un’altra strategia dei MASS MEDIA è l’informazione a senso unico senza smentire quando dovrebbero: Quando una ricerca sembra dimostrare qualcosa che non va con gli OGM te la raccontano ma poi quando viene confutata da nuove e migliori ricerche -ed è sempre successo- di queste non ne parlano.
    @ Mariobalbino Il potere totalitario di Greenpace è quello Mediatico. Un potere potentissimo e che controlla e maneggia pianamente, e con esso l’opinione pubblica. Un altro comportamento (oltre all’intimidazione) di questa organizzazione (e di simili altre) è quello di andare a distruggere le coltivazioni di piante transgeniche e soprattutto quelle a scopo sperimentale. Proprio quelle che servono per capire se la pianta transgenica funziona ed è sicura. Chissà perché lo fanno.. non avranno mica paura che portando a termine la prova in campo venga fuori invece che funziona bene, fa la brava e non danneggia l’ambiente? Se così avvenisse perderebbero credibilità..
    @ Miki Anche per le coltivazioni convenzionali si utilizzano fertilizzanti. Per quanto riguarda i diserbanti non sempre vengono utilizzati con gli OGM. Gli OGM resistenti a determinati insetti non ne hanno bisogno.
    @ Mariobaldino Gli agricoltori per ogni nuova semina ricomprano comunque i semi, anche per le varietà convenzionali, per vari motivi, (genetici e quindi di produttività e resistenza della pianta, di germinabilità dei semi, di protezione dei semi e delle plantule e delle loro radici da vari tipi di organismi nocivi (hai notato i “chicchi rossi” del Mais?)e di semplice seminabilità), non riseminano mai quelli raccolti dalla loro coltivazione ma li riacquistano da aziende che certificano e garantiscono (con complesse e costose procedure non replicabili facilmente da ogni agricoltore) una qualità e una sicurezza dei semi.
    @ Mariobaldino Chiamala ripetizione ma io un’occhiata comunque la darei a “Biotecnologie Basta Bugie” “Salmone.org”, “La Valle del Siele”, e all’ANBI. Tra l’altro da questi siti poi ci sono (cercando bene e con calma) anche tanti links a ricerche scientifiche compiute sugli OGM. Oppure puoi dare un’occhiata al sito dell’EFSA.

  8. Stefano scrive:

    Caro Mario
    in Europa di alcune specie si possono riseminare anche le varietà tutelate. Posto questo molti imprenditori agricoli (non parliamo di contadini) scelgono comunque di ricomprare di anno in anno perchè risulta più conveniente a causa della perdita di resa. Se no possono sempre scegliere varietà le cui tutele sono scadute certo non avranno la stesse produttività delle varietà moderne. C’è poi il caso degli ibridi, più produttivi dei non-ibridi ma che vanno ricomprati di anno in anno pena una consistente perdita di raccolto. insomma sta solo all’agricoltore scegliere cosa gli conviene di più (e pare che convenga ricomprare). comunque gli agricoltori non sono fessi e sanno farsi bene i conti in tasca.

    Riguardo a Miki, sia detto senza offesa, non mi pare abbia grande cognizione di cosa sia l’agricoltura moderna. Altrimenti non direbbe:

    “…GM che come tutti sanno hanno il devastante effetto collaterale di propagarsi per impollinazione in tutti i terreni limitrofi, intossicando le api e tutti gli altri insetti impollinatori e su’ su’ in tutta la catena alimentari… e poi giu’ nei mendri della terra, nei rigoli dei canali, nei fiumi e fino al mare… perche’ tutti sanno che gli OGM vanno a braccetto con tutto il resto della porcheria chimica con cui vengono cresciuti (roundup=erbicida + i vari fertilizzanti chimici).”

    intanto il round-up è un erbicida (non un fertilizzante) il cui brevetto è pure scaduto. Non è mai stato dimostrato alcun danno ad insetti non target nelle colture GM (chi vi dice il contrario o è in malafede o è disinformato). Fertilizzanti,erbicidi e pesticidi (3 cose ben distinte) si usano in tutti i tipi di agricoltura (anche in quella biologica) e in alcuni casi (vedi varietà BT) gli OGM consentono una drastica riduzione dei trattamenti pesticidi (con risparmio di materiale chimico, carburante e tempo).
    La materia è vasta e non si può neanche trattarla così generalizzando, esistono centinaia di varietà GM ed ognuna ha le sue caratteristiche e va analizzata per conto suo. Se uno dice gli OGM fanno male/bene è un’ideologizzato che parla per partito preso.

  9. Stefano scrive:

    Questo è in particolare l’articolo chiave della normativa:

    \Con l’ultima revisione nel 1991 della Convenzione UPOV, è stata introdotta la facoltà, per i paesi aderenti di riconoscere il cosidetto \privilegio dell’agricoltore\, che in precedenza non era previsto nella Convenzione. Anche il regolamento 2100/94 ha riconosciuto questo \privilegio\, solo per determinate specie (frumenti, riso, patata, colza, ecc.). Tuttavia, gli agricoltori che si avvalgono del cosiddetto \privilegio\, cioè reimpiegano seme aziendale di varietà tutelate, sono comunque tenuti a pagare al costitutore una equa remunerazione, comunque inferiore all’importo di norma richiesto. Da questo obbligo sono esclusi gli agricoltori che non coltivano cereali su una superfice maggiore di quella necessaria per produrre 92 tonn. di cereali.\

    Tutta la normativa sulla tutela varietale:
    http://www.sementi.it/aree_tematiche/tutela_varietale.htm

    quindi come vedi c’è anche una \quantità per uso personale\ (92 ton.! :D)
    Tieni comunque presente che molti preferiscono ricomprare le sementi. Infatti con la risemina c’è il rischio di perdita di purezza del seme con conseguente perdita di resa. O anche potrebbe esserci stata un’infezione tardiva nelle piante \genitore\,esistono delle virosi ad esempio che non si manifestano subito ma possono raggiungere il seme e palesarsi solo con la risemina causando un notevole danno economico. E non è neanche così semplic stoccare le sementi col rischio che possano essere aggredite da parassiti muffe, insetti, batteri. insomma ci sono un sacco di valid motivi che spingono gli agricoltori a scegliere di ricomprae la semente anno per anno.

  10. mariobadino scrive:

    Desideria e Stefano, vi rispondo un po’ alla rinfusa perché trovo che voi siate addentro alla materia, certo più di me, e non posso replicare a ogni singola argomentazione.

    E tuttavia:

    – generalizzare è sbagliato, ok; «Se uno dice gli OGM fanno male/bene è un’ideologizzato che parla per partito preso», ok. Io non dico che gli OGM «fanno male», o «bene». Sono convinto che si potrebbero valutare caso per caso i pro e i contro di ogni “novità”. La storia dell’uomo è andata avanti così. Ciò nonostante, dal momento che non ripongo ALCUNA fiducia nelle multinazionali dell’alimentazione e della sperimentazione agricola (così come non ne ripongo nei confronti delle altre multinazionali), dirò che per me gli OGM sono rischiosi, questo sì. Quando la ricerca scientifica dipende dall’interesse delle aziende, io personalmente non mi fido. Né mi fido di agenzie che dovrebbero controllare ma che possono essere pesantemente influenzate da chi può permettersi di mettere mano a un portafogli gonfio.

    Forse questa riflessione fa di me, a maggior ragione, un ideologizzato. Bè, dopotutto può darsi benissimo che sia così;

    – La diffusione degli OGM, che avete descritto qui sopra, rende forse superflua la paura della contaminazione “spontanea”, dovuta agli insetti, al vento, ecc, ma solo perché in fondo gli OGM sono già una realtà prepotentemente diffusa. Finora, tuttavia, in Europa non è così e io credo che i cittadini europei dovrebbero essere interpellati in merito a un eventuale cambio nella politica agro-alimentare; per quanto riguarda, ad esempio, le azioni di Greenpeace contro i campi OGM in Friuli l’estate scorsa, ricordo che quei campi erano perfettamente illegali e che le autorità competenti non si decidevano a intervenire;

    – Sul totalitarismo di Greenpeace, sono in completo disaccordo. Non vorrei fare paragoni che possono risultare offensivi e nel caso mi scuso, ma in questo Paese è fin troppo diffusa l’idea che i media li gestisca la parte avversaria. Non facciamo come quel signore che possiede e controlla quasi tutte le televisioni, i giornali e le case editrici e dopo 15 anni di potere politico continua a ripetere che tutto è nelle mani delle opposizioni! Greenpeace è stata capace di ricavarsi un proprio spazio, in internet e fra la gente, ma i media ce li hanno gli altri e – onestamente – a me non sembra proprio che i media siano schierati contro gli OGM, come dato per scontato nei commenti qui sopra;

    – Io capisco bene che in Europa e in America i contadini non riutilizzino i semi dei propri raccolti per le semine successive, perché trovano conveniente – in termini di qualità e di resa – acquistare semi nuovi, e migliori. Ma, ripeto, questo avviene in Europa e in America, vale a dire nel mondo ricco. I milioni di contadini dei Paesi poveri, quelli che praticano un’agricoltura di sussistenza, dove li prendono i soldi per pagare i semi – GM o meno – della Monsanto o di qualsiasi altra azienda? Gli OGM, secondo alcuni, dovrebbero salvare la popolazione mondiale dalla fame; a me sembra che rinnovino e forse inaspriscano quelle situazioni di dipendenza-sudditanza di chi è povero da chi è ricco;

    – Infine, prendetemi per antidiluviano, per ignorante, retrò, ideologizzato; dite come vi pare, ma – al di là di qualunque altra discussione – avrò pure il diritto di scrivere a Dentamaro che la sua decisione di commerciare un olio contenente soia geneticamente modificata a me non piace? Se il “signor Dentamaro” è convinto della bontà della propria scelta, continuerà per la sua strada. E poi si tratta di un’occasione per vedere che cosa realmente pensa la popolazione. Se l’olio “incriminato” continuerà a essere comprato, sarà l’ennesima dimostrazione che noi che ci facciamo problemi, in questo come in tanti altri casi, siamo solo una minoranza. Ma in ogni caso è giusto che si sappia, perché quante persone credete che vadano a leggere le etichette o siano a consocenza dei regolamenti europei sull’etichettatura degli OGM del 2004? In Italia quasi tutti credono che gli OGM siano banditi punto e basta (bel servizio rendono i media; sarebbero poi anti-OGM??)!

  11. Desideria Mini scrive:

    Rileggendo le mie righe ho notato un mio errore: “Per quanto riguarda i XXXdiserbantiXXX non sempre vengono utilizzati con gli OGM. Gli OGM resistenti a determinati insetti non ne hanno bisogno.” Naturalmente si tratta dei PESTICIDI,
    NON dei diserbanti. (Chiaramente una pianta resistente a un determinato insetto non ha bisogno di essere trattato con un pesticida contro quell’insetto ma le erbe infestanti le danno comunque noia.) Correggo quindi questa mia semplice svista di scrittura dovuta comunque solo alla velocità con cui ho buttato giù il pezzo e che rileggendo lì per lì non ci avevo fatto caso. Scusate. Avrei qualche altra cosina da dire ma adesso è tardi e mi rifarò viva. (Ci tenevo però a correggermi subito.) Ciao a tutti

  12. Stefano scrive:

    Caro Mario
    Innanzitutto complimenti per la tua apertura al dialogo, sono sinceramente contento che tu sia un insegnante e che abbia la possibilità di insegnare alle generazioni future che il dialogo è alla base di qualunque civiltà. Detto questo:

    Non ti fidi delle multinazionali? forse ne hai ben donde, ma non dimenticare che la letteratura scientifica in materia è vasta ed è prodotta anche da enti pubblici (come le università). Anzi sono diverse le varietà GM sviluppate da enti pubblici (magari adatte ad esssere usate in piccoli areali di coltivazione)che purtroppo non hanno mai visto la luce per l’impossibilità economica di questi enti di sostenere l’iter di autorizzazaione.
    Bisogna anche tenere in conto che la ricerca svolta dalle aziende sementiere ( che ovviamente ricercano il profitto, come tutte le imprese) è alla base della moderna agricoltura. Ti faccio alcuni esempi: il pomodoro di Pachino (IGP) è stato creato verso la fine degli anni ’80 da un’industria sementiera israeliana (la Hazera Genetics) ed ha dato il via alla diffusione delle varietà di pomodora “a ciliegia”. Forse anche tu ricorderai che finio a 15/20 anni fa i pomodori ciliegino erano estremamente rari nei banchi dei supermercati, oggi sono diffusissimi.
    Un’altro esempio è il pompelmo rosa (var. Star Ruby) che è stato creato negli anni ’70 attraverso l’esposizione a neutroni di una varietà presistente dalla polpa rosata. Sempre con tecniche di mutagenesi indotta (da raggi X questa volta) è stato creato il grano Creso” che è alla base delle moderne varietà di grano duro. Tutte le varietà ottenute con queste tecniche le trovi qui: http://mvgs.iaea.org/Search.aspx
    Di queste varietà non si conosce il genoma, semplicemente si espongono diversi individui ad agenti mutageni e tra le tante mutazioni che si generano si spera ce ne sia una con caratteristiche interessanti (per il Creso la novità fu l’altezza delle spighe, più basse che non subivano il fenomeno dell’allettamento)

    Nelle varietà convenzionali si “sconvolgono” casualmente tutti i geni ( o con l’incrocio o con la mutazione indotta) e non si ha alcuna conoscenza su cosa è accaduto a livello genetico ma solo sugli effetti visibili (non so quali geni siano coinvolti nel determinare l’altezza della spiga di grano, vedo solo che è più bassa della media)
    Nelle piante GM invece viene inserito uno (o più) geni già noti e studiati in precedenza
    così come sono noti e studiati i prodotti di questi geni.
    Ora ti sembra normale che una pianta in cui vengono modificati e/o scambiati migliaia di geni sia molto meno controllata di una varietà in cui vengono inseriti un paio di geni noti? Le var. convenzionali non neccessitano di nessuna autorizzazione preventiva all’inserimento in commercio, al contrario per quelle gm sono necessari anni di studi e pratiche burocratiche che risultano anche parecchio costose.

    Sulla questione etichettatura, a mio parere l’olio non dovrebbe essere marchiato OGM: l’olio è olio non vi dovrebbero essere resdui di proteine (transgeniche o meno che siano). Se però decidiamo di marchiare l’olio allora dvremmo mettere il bollino “prodotto da OGM” a tutte le produzioni zootecniche italiane DOP e IGP inclusi

    Ultima cosa, dal report annuale ISAAA (da cui attinge anche greenpeace) risulta che l maggior incremento di superficie a OGM è avvenuto proprio nei paesi in via di sviluppo e che questa tecnologia è sempre più apprezzata soprattutto dai piccoli agricoltori. cito:

    In 2010, the 15th year of commercialization, a record 15.4 million farmers grew biotech crops – notably, over 90% or 14.4 million were small resource-poor farmers in developing countries; estimates of number of beneficiary farmers are conservative due to a spill-over of indirect benefits to neighboring farmers cultivating conventional crops.

    Biotech crops already play an important role by increasing productivity per hectare and coincidentally decreasing cost of production as a result of reduced need for inputs. Economic gains at the farm level of ~ US$65 billion were generated globally by biotech crops during the period 1996 to 2009, of which just less than half, 44%, were due to reduced production costs (less ploughing, fewer pesticide sprays and less labor-

    tutto ilreport 2010 lo trovi qui:
    http://www.isaaa.org/resources/publications/briefs/42/executivesummary/default.asp

    ciao
    Stefano

  13. Desideria scrive:

    Caro Mario

    l’autorità europea per la sicurezza alimentare, l’EFSA è stata creata per essere il più possibile indipendente e superpartes. Io mi fido innanzitutto degli esperti dell’EFSA e penso che lavorino in coscienza. Ma in questo senso mi fido anche della Magistratura e delle Forze dell’Ordine: non credo che a nessuno convenga tentare di corrompere l’EFSA o i suoi esperti: ci sono delle leggi e se qualcuno anche una multinazionale viene denunciato o beccato passerebbe dei guai belli grossi. Penso che convenga chiedere l’approvazione di prodotti il più possibile sicuri piuttosto che cercare di fare i furbi corrompendo l’EFSA in Europa, come la FDA negli Stati Uniti.

    In quanto ai campi “perfettamente illegali” (come immagino hanno detto in tv) non è che la cosa stia proprio così. L’Italia per quanto riguarda il Mais Mon 810 (che insieme alla patata Amflora e a un altro tipo di Mais sono le sole due varietà geneticamente modificate autorizzate dall’EFSA per la coltivazione) non ha mai invocato la Clausola di Salvaguardia. La faccenda è contorta e lunga e dipende dalla complessità della legislazione Europea e delle procedure Europee e dal solito modo caotico con cui l’Italia ci mette del suo a complicare le cose in modo assurdo. Purtroppo, ti ripeto, qui l’argomento è lungo ma se vuoi provare a chiarirti (anche tu) le idee ti segnalo:
    http://lavalledelsiele.com/2011/02/02/legale-o-illegale/
    http: //lavalledelsiele.com/2011/03/02/breaking-news-bruxelles-in-italia-si-possono-seminare-ogm/#more-3573
    http://lavalledelsiele.com/2011/02/28/leuropa-cambia-marcia-sugli-ogm-e-comincia-bacchettando-litalia/

    In quanto ai Mass Media: purtroppo troppo spesso in tv mi è capitato da tanto tempo a questa parte di vedere solo Mario Capanna e Carlo Petrini invitati a parlare (MALE) degli OGM, non vedo mai o quasi mai dei Ricercatori, (tranne forse quei pochissimi contrari) inoltre quasi sempre i servizi dei telegiornali sull’argomento non sono quasi mai di semplice informazione ma nettamente dispregiativi e propagandistici o comunque non mancano mai di inserire qualche cosa che cerchi di far passare e sedimentare nelle persone l’idea che gli OGM sono pericolosi, rischiosi, inutili, contro la biodiversità….e così via.

    In quanto a testare l’opinione pubblica:
    Mario, NON siete la minoranza, siete la maggioranza. Non c’è dubbio. Questo lo so e lo riconosco. E non c’è bisogno di testarlo con la vicenda dell’olio Dentamaro. Però proprio perché:
    1) circolano molte sciocchezze sugli OGM, sciocchezze che troppo spesso sono poi i motivi che molte persone adducono per dirsi contrarie,
    2) (secondo me) i Media non hanno fatto informazione ma disinformazione e propaganda dispregiativa, contribuendo fortemente a diffondere le suddette sciocchezze
    3) I risultati di vari sondaggi che mostrano come l’Opinione Pubblica abbia idee confuse e sbagliate: Molte persone pensano che mangiare cibi ricavati da OGM possa modificare il nostro DNA (tramite forse un trasferimento dei geni, eventualità in realtà estremamente improbabile e remotissima e comunque UGUALE a quella del mangiare qualunque cibo NON ogm) (VERO + NON SO 47 % Eurobarometro) e\o che solo gli OGM contengano geni mentre gli altri organismi non ne contengano (VERO + NON SO 63 %, Eurobarometro).. Anche questi risultati dicono che ben lungi sono stati i Mass Media da fare il loro dovere.

    Saluti,
    Desideria

  14. Desideria Mini scrive:

    Caro Mario,

    avevo scritto stanotte nelle ore piccole un nuovo commento ma poi è sparito. Così qualche ora fa avevo provato a reinserirlo ma vedo che è di nuovo sparito. Non so se tu gestisca il tuo blog o lo fa qualcun altro, fatto sta che è come se il mio commento fosse stato censurato ma non avendo scritto nulla di inadeguato o di inopportuno non capisco perché. Gli argomenti erano “indipendenza EFSA-controllo legge, campi Mais in Friuli, Idee dell’Opinione Pubblica sugli OGM”. Avevo inserito tre links ma non credo sia quello il problema visto che anche il signor Stefano ne ha inserito uno e il suo commento è sempre lì.
    Comunque il discorso il l’ho salvato, come sempre faccio sul pc e quindi posso reinserirlo.
    Fammi sapere

    Cordialmente,
    Desideria

  15. mariobadino scrive:

    Non so esattamente perché fosse sparito, comunque l’ho ripristinato (è qui sopra, è il commento prima del tuo ultimo). Lo stesso, in realtà, era accaduto anche a Stefano. Probabilmente si sono modificate le impostazioni sulla pubblicazione dei commenti e ho dovuto concedere io l’autorizzazione, mentre prima il tutto avveniva in automatico. Controllerò. Non c’è comunque nessuna censura, è solo che negli ultimi giorni non ho avuto molto tempo per il blog.

  16. mariobadino scrive:

    PS: Forse ho risolto il problema tecnico (riguardava effettivamente i link multipli). Per quanto riguarda i contenuti, tuoi e di Stefano, in questo momento proprio non riesco a rispondervi perché assolutamente mi manca il tempo. Siete entrambi documentatissimi, ma io in gran parte continuo a tenermi la mia idea…

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