Un venerdì di mobilitazione

Questo venerdì, 8 ottobre, sarà un giorno di grande mobilitazione della scuola, contro gli scellerati progetti di Gelmini & Soci, volti alla demolizione dell’istruzione pubblica.

La Flc-Cgil ha indetto uno sciopero per la prima ora del mattino (è il caso di dire che s’è sprecata).

I sindacati di base sono stati più generosi, invitando all’astensione dal lavoro per l’intera giornata.

Approfittando dello sciopero più lungo, gli insegnanti sono invitati a scendere nelle strade e nelle piazze d’Italia accanto agli studenti, una volta tanto dalla stessa parte della cattedra, contro una “riforma” (ah ah!) che taglia 60.000 docenti in tre anni, rende di fatto inevitabili le classi troppo numerose, destina solo il 4,5% del PIL all’istruzione (siamo i penultimi in Europa), tenta la schedatura di tutti gli studenti, decide il numero massimo di alunni stranieri consentito per classe.

La manifestazione studentesca è nazionale.

Per chi abita dalle mie parti, l’appuntamento è ad Aosta in piazza Chanoux alle 8.30 del mattino per formare il corteo che attraverserà il centro storico.

Mi si scuserà se, risalendo in cattedra, dirò che l’attentato – in corso d’opera – alla sopravvivenza di una scuola pubblica di qualità è uno dei mille guai di una società che sacrifica diritti umani e democrazia sull’altare delle esigenze delle imprese, le quali han sempre visto di buon occhio una divisione della società in categorie fra loro diverse di cittadini, ineguali per opportunità e conoscenza.

Se si condivide la premessa, sarà una bella occasione di riflessione e confronto la presenza ad Aostalo stesso giorno della manifestazione – di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, alle ore 18 al Caffè nazionale (ancora piazza Chanoux, sotto i portici del municipio) per la presentazione del suo libro «Quel che il futuro dirà di noi. Idee per uscire dal capitalismo in crisi e dalla seconda repubblica».

Perché è chiaroo almeno pare chiaro a me – che la deriva liberista in atto e la privatizzazione di tutti i beni comuni (istruzione compresa) è la logica conseguenza di un sistema, quello capitalista, che mostra sempre più spesso il proprio volto autoritario, man mano che la cronaca quotidiana – e non solo quella finanziaria – disvela le mille inadeguatezze della “unica ideologia/ideologia unica” sopravvissuta alla fine della guerra fredda.

Dopo la presentazione del libro da parte di Francesco Lucat, segretario regionale PRC, è facile immaginare che il ruolo e la presenza in sala dell’autore saranno il pretesto per discutere sul «che fare» per affrontare almeno 3 crisi: quella economica, quella del sistema economico e quella, speriamo prossima ventura, del peggior governo degli ultmi 150 anni.

L’occasione mi pare importante e invito tutte e tutti a partecipare, anche e soprattutto chi oggi è critico nei confronti di Rifondazione e proprio per questo avrebbe piacere a confrontarsi, sia pure polemicamente, con il segretario nazionale.

Che siano presenti, insomma, tutte quelle persone appartenenti al variegato universo della sinistra che, in molti casi giustamente, si sono allontanate dalla politica “istituzionale”, dopo le figuracce e le titubanze degli ultimi anni, culminate nella vergogna del governo dell’Unione (e di Confindustria). Un governo del quale Ferrero mi sembra comunque aver rappresentato il volto migliore.

Che siano presenti quelle e quelli che hanno votato da un’altra parte, magari in casa piddì, turandosi non uno ma due nasi nel nome del «voto (in)utile» di vetroniana memoria.

Che siano presenti, infine, le persone interessate a capire le prospettive elettorali e che cosa potrebbe significare “inanellarsi” nei cerchi di Bersani non per formare un governo, ma per andare all’opposizione.

>>> La foto d’apertura raffigura la manifestazione studentesca «No Gelmini» ad Aosta, il 30 ottobre 2008. La seconda immagine ritrae Paolo Ferrero e Francesco Lucat all’espace populaire di Aosta.

Sui “cerchi di Bersani si legga, nel blog, Turarsi il naso così forte da volerne almeno due, articolo (mio) del quale mi piacerebbe sapere cosa penso.

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Una risposta a Un venerdì di mobilitazione

  1. uniroma.tv scrive:

    Al seguente link potrete visualizzare il servizio sulla manifestazione che si è tenuta in tutta Italia venerdi 8 ottobre contro il DDL Gelmini e contro i tagli alla ricerca decisi dal governo.Le nostre telecamere hanno seguito il corteo di Roma intervistando partecipanti ed organizzatori.

    http://www.uniroma.tv/?id_video=17197

    Ufficio Stampa di Uniroma.TV
    info@uniroma.tv
    http://www.uniroma.tv

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