L’espace populaire di Aosta è un circolo Arci. Per entrare occorre dunque la tessera. Una tessera costa 12 euro e vale fino al 31 dicembre; in pratica, un caffè al mese.
Io faccio parte dell’espace. Per me che lo frequento, si tratta di un luogo nel quale è possibile ritrovarsi senza essere un semplice cliente, dove è possibile organizzare iniziative e fruire di quelle già in programma. Concerti, conferenze, proiezioni: l’espace populaire, soprattutto, è e vuole essere uno spazio comune.
Difficoltà ce ne sono, e parecchie. Economiche e d’altro tipo perché, sarà la crisi economica, sarà quella della sinistra, è sempre più difficile convincere la gente a far parte di un progetto, o anche solo a uscire di casa la sera.
Di conseguenza, pubblico volentieri la lettera ai soci che presenta l’assemblea generale di giovedì prossimo, 10 settembre, alle ore 20.30 presso l’espace populaire, ad Aosta in via Jean-Claude Mochet, 7. Ci si trova per discutere insieme gli «scenari futuri» del progetto espace.
Cari soci,
i prossimi mesi saranno
fondamentali per l’Espace Populaire. Siete tutti convocati per
un’ ASSEMBLEA GENERALE il 10 settembre, alle ore 20.30, per discutere il
seguente ordine del giorno:
1) Nuova organizzazione del
progetto Espace Populaire e scenari futuri;
2) Programmazione 2009/2010;
3) Cariche sociali.
La partecipazione di ognuno
è fondamentale e l’appello non è retorico. Servono nuove energie, per
affiancare i volontari che in questi anni hanno lavorato per offrire cultura, musica, politica e socialità. Cerchiamo persone speciali
che vogliano dedicare un po’ del loro tempo – scegliete voi quanto – per
costruire un mondo migliore: organizzatori di eventi, volontari per il
controllo tessere, aiutanti al bar e al ristorante, tecnici e artigiani,
musicisti, teatranti… Servono risorse economiche,
per pagare l’affitto dei locali, oltre a tasse e fornitori vari.
Tutto questo serve subito e
possiamo contare solo su noi stessi.
L’Espace potrà continuare a
vivere, solo se un numero sufficiente di soci capirà la necessità di dover
contribuire in maniera attiva e non come semplice cliente.
Una Vallée e un’Italia
senza Espace Populaire sarebbe ancora più corrotta, triste, illiberale,
ingiusta – in una parola, berlusconiana – di quanto lo sia oggi.
A voi soci la scelta e la
responsabilità.
La foto ritrae un momento della festa per il primo compleanno di questo blog, che si è tenuta proprio all’espace populaire.
Buon compleanno!
Grazie, Elio, ma la foto si riferiva al 25 febbraio 2008, data del primo compleanno. L’ho messa per mostrare che cosa permette uno spazio come l’espace populaire di Aosta: incontri con personaggi noti (Ferrero, Travaglio, Ramadam, De Magistris, per citarne alcuni), ma anche l’organizzazione “casereccia” di eventi, come – appunto – il compleanno del blog, oppure il concerto del gruppo locale… Credo che questo essere uno spazio aperto renda l’espace un centro di aggrgazione necessario in una città come Aosta, piccola, provinciale e incentrata su se stessa…
Plaudo comunque all’ottima iniziativa. sarebbe il caso di prenderne esempio, sopratutto nelle realtà più sperdute del profondo nord.