Lo chiamavano Svastichella [da Femminismo a Sud]

 

 
 Copio und
incollo,
ancora una volta, dal blog Femminismo a Sud. In questo articolo sono
contenute, e dette con grande chiarezza, molte cose che penso anch’io da tempo.
Fra le quali, al di là di ogni possibile moralismo, quali sono gli effetti della
corruzione
che il consumismo e il sistema mediatico di quel tale che ci “governa”
inducono in tutt* noi.

 Buona lettura.
 
 
Lo chiamavano
Svastichella

 
Dal blog
Femminismo a Sud
 
 Visti dal sud certi fenomeni
metropolitani sono veramente curiosi. Ridiamo per non piangere. Tutto il mondo
in fondo è una provincia e di provincialismo in provincialismo eccoci ai fatti
che hanno stuzzicato la nostra curiosità.

 Lo stupro di
ferragosto
è sparito dai quotidiani. Tranne che per una intervista alla ragazza
pubblicata sul corriere nella quale lei – costretta a difendersi in pubblico
dopo una campagna denigratoria senza eguali – sostiene di non aver bevuto, che
è astemia e che si è trattato di stupro in piena regola. Intanto gli accusati –
tre italiani – continuano a restare liberi mentre il romeno accusato per lo
stupro ad arcinazzo romano
e in carcere sin dalla prima ora. Garantismo
razzista.

 A Milano
abbiamo l’emergenza pompino adolescenziale. Pare che le ragazzine, di ogni
estrazione sociale e in qualunque tipo di scuola, dalle più periferiche alle
più esclusive, abbiano fornito foto per uno speciale book con prezziario
concorrenziale: metti un pompino a 5 euro e hai beccato il target di vendita
giovane. Ragazzini delle medie con la paghetta in tasca che pagano per essere
svezzati al sesso e finanziano l’acquisto di iphone e ipod.

 Nella Milano puritana
che tassa i genitori per vietare la birra agli adolescenti, che arresta i
writers e perseguita tutte le donne in vendita tranne quelle che stanno nel
book delle feste del premier, che tipo di soluzione ci si può aspettare per far
tornare le fanciulle alla totale assenza di malizia che caratterizzava la
generazioni ante-velina?

 Vediamo:
orientativamente potremmo dire che se la prenderanno con la caduta dei valori,
l’assenza delle famiglie. Giammai con il divieto di fare lezioni di educazione
sessuale o con la oramai inflazionatissima mercificazione del corpo femminile
per partecipare "con ottimismo" alla favola del consumo.

 Verrebbe da
dire
che il signore anziano che ululava di ottimismo prima di entrare nella
nota catena di vendita di elettrodomestici forse era incappato in una rete di
pompinare di mezz’età che a suo modo certamente si saranno organizzate. Per
comprare la macchina da cucire con opzione orlo a ricamo multiplo o una
lavastoviglie che lucida anche il cranio del povero marito calvo.

 Secondo voi che
soluzione adotteranno dunque? Apparecchi ai denti piantati nelle mandibole con
allarme anti-fellatio? Telecamere nei cessi per costringere tutti gli
adolescenti a recarsi in cantine buie? Mannaia puntata ad altezza pene per
orientare i giovani virgulti all’astinenza?

 Ma no, ecco, ci
sono. Scommettete che tireranno fuori la setta per la purezza sullo stile di
quelle americane che hanno creato veri e propri sfaceli nel mondo
adolescenziale statunitense? Tanto per capire quali sono gli impasti delle
società verso cui si dirige evidentemente milano potete guardarvi, se non
l’avete già visto, il film la Vagina Dentata.

 La cosa che mi
fa ridere in questa storia è che ai miei tempi c’erano ragazze più o meno
disponibili a sperimentare il sesso adolescenziale (io esordii qualche anno
dopo!
) . Il punto è che non si facevano pagare. Chissà perchè allora le
chiamavano comunque puttane (chiamavano puttana chiunque tra noi per dimostrare
che loro erano sessualmente efficienti e attivissimi.
). E se ti chiamano
puttana perchè fai sesso gratis allora si capisce come mai le figlie del mondo
consumistico, cresciute sotto la pressione pubblicitaria che induce a comprare
tutto, anche se non ti serve a niente, abbiano deciso di avviarsi alla
professione sin da piccole.

 Come non
capirle. Il mondo che incontreranno è fatto di questo. A loro viene richiesta
solo un cosa. Crescendo la situazione non cambia poi di molto anche se in quel
caso parliamo di necessità. Come quelle ragazze che a roma pagavano in natura
gli sconti sull’affitto. O le studentesse che pagano in natura qualche esame
con professori di media porcitudine. Su su fino ai pagamenti sessuali per fare
le veline e poi per partecipare alle feste di uomini potenti e avviare una
carriera di star televisive o di rappresentanti politiche del popolo. Oh, dacci
oggi il nostro papi quotidiano
!

 Non posso fare
a meno di pensare che più organi sessuali maschili hai visto nella vita più
forse sei preparata ad affrontare il peggio. Che dire dunque, in questa bella
giornata assolata di fine agosto, davanti al mare azzurro siculo, se non che
questo particolare training, questo stage perenne, questo tirocinio,
apprendistato, chiamatelo come vi pare, dimostra pienamente cosa il mondo
televisivo, economico, sociale, ha trasmesso a queste ragazzine. Utensili per
utilizzatori finali? Beh, si sono fatte furbe. Sono i maschi che – sin
dall’adolescenza – sono rimasti sempre gli stessi emeriti coglioni.

 Su un
quotidiano
è scritto che una ricerca dimostrerebbe che a "lui", in
quanto maschio, fa benissimo sposarsi. Come se avessero smesso di fumare.

 Noi non avevamo
dubbi.
E’ alle donne che il matrimonio fa malissimo. In senso definitivo.
Sarebbe meglio che i maschi continuassero a fumare invece che sostituire la
dipendenza da nicotina con la dipendenza da femmina di proprietà. Le donne
morte come cavie delle crisi di astinenza maschili diventano veramente troppe.
Ma il femminicidio in italia non è una "emergenza". Lo sappiamo. Non
possiamo mica competere con i furti in villa ai cittadini del nord-est.

 Dopo
l’aggressione omofoba avvenuta a roma ce n’e’ stata un’altra a rimini. Stavolta
le vittime dell’aggressione sono due gay di destra. Mi sfugge davvero come si
possa essere gay e di destra giacchè uno dei primi elementari concetti che ti
impone il fascismo è "morte ai froci" o cose altrettanto simpatiche.
Perchè loro, vedete, credono nella virilità, nell’uomo macho, nel maschio che
usa il pene per fare endoscopie uterine, mica pippoli. Oltretutto hanno il mito
dell’inseminazione per dare figli alla patria. Pensano, esattamente seguendo il
diktat dio-patria-famiglia, che il frocio sia un malato da curare.

 E’ una domanda
che vorrei davvero sempre fare: come si fa ad essere froci e fascisti? Froci e
razzisti? Froci e misogini la so, quella la so. Froci e stronzi, so anche
quella.   E’ possibile. Può
accadere. Bisogna abituarsi a tutto.

 Insomma, la
destra ha il frocio in seno e dunque lo coccola come fa con i cuccioli fragili
del branco. Arcigay ne è contenta e sarebbe lieta, immagino, di vedere proporre
ronde di maschi veri, eccitanti e pelosi, lucidati con grasso di balena per far
vedere meglio i muscoli, per difendere i gay di destra.

 In attesa del
prossimo gay-pride guidato da un carro con la svastica abbiamo a che fare con
un tale che si chiama "svastichella" (ma tu dimmi, che soprannome
idiota!). Svastichella – probabile vezzeggiativo di svasticona – sarebbe il
tizio della prima aggressione omofoba. Nessuno osa definirlo un attacco
squadrista e fascista, come ve ne sono tanti ai danni di soggetti di vario
tipo. D’altronde come si fa ad associare un attacco omofobo ad una aggressione
di stampo fascista se quell’attacco lo compie uno che si chiama svastichella?

 Per oggi è
tutto.
Torno a godermi il mare.

Questa voce è stata pubblicata in Orwell (fascismi, sessismi, controllo, censura). Contrassegna il permalink.