Dal blog Femminismo a Sud, ancora una riflessione sulla "questione meridionale" che rischia, ora che Berlusconi se n’è appropriato, di peggiorare notevolmente. La posta in palio è enorme ed è necessario battersi con tutte le forze democratiche che ancora resistono in Italia per far cadere il regime e presentare un nuovo modello di gestione dal basso del territorio.
Leggete che cosa si prospetta!
Il nuovo regno delle Due Sicilie
da Femminismo a Sud
Sulle gabbie salariali abbiamo già detto. Il fatto che vengano ritirate in ballo significa soltanto che berlusconi vuole togliere voti alla lega attribuendosi il merito di una strategia già messa a punto.
La novità temibile – perchè non c’e’ mai una fine al peggio – è invece questa storia dell’agenzia per il sud e di un piano marshall per il meridione.
Il sud è in rivolta per svariati motivi, i soldi non arrivano, quelli che hanno votato il centro destra battono cassa e quelli che non hanno votato centro destra e che patiscono in ogni senso assistono ai balletti ignobili di tutte le parti in causa.
Catania, in bancarotta con grandi problemi di monnezza da spartire, è già stata pagata. Palermo ha gli stessi problemi, la nettezza urbana è in rivolta, niente stipendi e quando la nettezza urbana palermitana scende per le strade è come se passasse un esercito di vandali a cavallo di bufali impazziti. Distruggono tutto ciò che trovano, non si chiamano black block, nessuno parla delle loro devastazioni e ottengono il rinnovo del contratto. Il sindaco piddiellino di palermo questa cosa certamente la sa. Presto arriveranno finanziamenti anche per lui. La regione sicilia, come più volte detto, è messa abbastanza male e i 4 miliardi dei fondi fas tappano un buco ma non la voragine. La sicilia è governata dal centro destra da più di dieci anni, prima con cuffaro e poi con lombardo, i comuni idem.
Perciò non si capisce a cosa si riferisca berlusconi quando parla di una cattiva classe dirigente meridionale che non sa gestire i soldi e non sa immaginare un piano di ripresa. Sta parlando dei suoi?
Dicevamo dell’agenzia per il sud. Berlusconi si sente in pericolo. A nord gli esplode la questione operaia (piena solidarietà agli operai della innse), la lega continua a usare la sua strategia xenofoba e i voti del sud sono necessari al centro destra per governare. Se nasce una forza indipendente che lo ricatta esattamente come fa la lega a nord egli non potrà più contare su niente e su nessuno se non sulla propria congrega di pluri indagati amichetti del quartierino.
Berlusconi è della vecchia scuola in stile shock economy, ogni crisi diventa motivo di vantaggio, perciò nel giro di un paio di giorni lui minaccia raitre, sottrae consenso alla lega e decide che i fantasmi separatisti meridionali gli saranno utili per incoronarsi re di un nuovo regno delle due sicilie.
L’agenzia per il sud di cui parla sarà lui stesso a dirigerla, scommetto con delega a bertolazo. Berlusconi, meglio conosciuto come wolf il risolutore di problemi, approfitta della faccenda per accentrare ed esautorare i poteri locali, esattamente come avvenuto in abruzzo a proposito della ricostruzione.
La classe politica locale è delegittimata – sempre che lombardo o altri si facciano mettere da parte con tanta facilità – berlusconi afferma che la dirigenza meridionale non sa gestire i soldi. Tenendo conto del fatto che certamente non si intende intraprendere una guerra contro camorra, ‘ndrangheta e mafia, ma che piuttosto si voglia avere a che fare direttamente con loro senza ricorrere a mediatori "politici" di qualunque specie, quello che si può ipotizzare è l’esigenza di attribuirsi nuovi poteri di gestione di territori – ai quali non viene riconosciuto nessun federalismo, nessun potere di autogestione – perchè i comitati d’affari premono per avere facili autorizzazioni per privatizzazioni e speculazioni in grande stile.
Dichiarare il meridione in situazione di emergenza significa sottoporlo interamente a commissariamento e poter persino non tenere conto dei vincoli e delle leggi regionali per fare qualunque cosa. Accentrare i poteri significa non tenere conto delle leggi sugli appalti, di quelle che parlano di vincoli dei territori, vincoli che impediscono che la valle dei templi di agrigento diventi un business privato o che le coste siciliane siano date in proprietà a gente che verrebbe a costruire mostri di cemento sottraendo chilometri e chilometri di costa per fare stabilimenti balneari. Accentrare i poteri significa non avere nessun impedimento alla costruzione delle centrali nucleari per esempio. Tutto ciò lo comprendiamo perchè berlusconi descrive le aree di intervento: infrastrutture (ponte sullo stretto incluso), turismo, innovazione (le centrali nucleari).
Tremonti parla poi di una banca del mezzogiorno e sostiene che una banca debba essere radicata nel territorio perchè così saprà meglio gestire e scegliere i rapporti creditizi. La banca di sicilia era una banca locale, ora gruppo intesa, e certamente sceglieva rapporti creditizi: con i cavalieri del lavoro costanzo, finocchiaro e renda dei quali varie commissioni antimafia possono dirvi tante cose. Il banco di sicilia faceva credito ad imprese di dubbia fama e veniva ricapitalizzato dalla regione con soldi pubblici. Ora è la regione che ha debiti con la banca ed è la banca che non vuole fare credito per restare in perdita. Non che siano diventati improvvisamente mostri di onestà. E’ che probabilmente tra uno speculatore e un altro sceglieranno quello che li garantisce di più.
Berlusconi parla dunque di agenzia per il sud e del piano marshall. La new deal roosveltiana.
Avete presente la seconda guerra mondiale? Dopo la grande guerra gli americani avevano piantato la propria bandierina su tutta l’europa dell’ovest. L’europa era un nuovo mercato economico, un nuovo luogo di speculazione e soprattutto una bella, grande, gigantesca base militare a prezzo d’occasione. Gli americani diedero così dei soldini all’europa perchè riprendesse il suo cammino e diventasse un ottimo mercato in cui piazzare prodotti americani di ogni genere, compresa la cinematografia con la quale ciascuno di noi è cresciuto. Eravamo una loro colonia con una economia al disastro, tanti potenziali consumatori e tanto territorio sul quale far circolare missili, agenti della cia e militari per tenere in piedi la guerra prima calda e poi diventata fredda.
Quello che l’america decise per l’europa prese il nome di piano marshall. L’america non ci ha aiutato. Ci ha conquistato senza bisogno di fare una guerra ulteriore. Ci ha conquistato e poi ha stabilito, come dimostrato negli anni della guerra fredda e oltre, che negli stati dell’europa ovest dovessero stare al governo soggetti che consentissero agli americani di mantenere il terreno di conquista senza prove di forza o colpi di stato.
Se questo è quello che berlusconi vuole fare per il sud eccoci pronti ad una nuova, l’ennesima, colonizzazione. Dopo gli arabi, i greci, i bizantini, e ancora altri fino agli spagnoli e poi i savoia e i settentrionali e gli americani eccoci ora alla fine di ogni parvenza di democrazia partecipativa dal basso. Berlusconi è il nuovo re. Noi i suoi sudditi.
Avrà così più territorio per fare il gioco delle tre carte: togli la monnezza di la’ e mettila dall’altra parte. Prendi un tempio greco e spostalo nella villa di sardegna e al suo posto costruisci una new town con casette in legno e vista sul mare, tutto targato gruppo immobiliare arcore&co.
Dimenticavo: presidente, la prego, volesse dare una guardatina alla partita di cemento depotenziato destinato alla costruzione del ponte sullo stretto… che non ci sia troppo cemento, mi raccomando. Sia lode al nuovo re. E per le sue scorribande notturne non stia in pensiero: la villa della favorita di re ferdinando è stata appena restaurata.
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Peccato che il 14 Luglio sia già passato. Abbiamo buone speranze per il 14 Luglio 2010…
In attesa della rivoluzione, almeno una bella manifestazione bisognerebbe farla… A settembre?