Corso di semplicità per manager

 
 Ho scritto un piccolo testo che dispiacerà a tutti: ai credenti, perché scimmiotta il Vangelo. Ai non credenti, perché s’ispira al Vangelo. Mi auguro almeno di non finire querelato per aver fatto vestire a un omonimo del premier i panni del fariseo, ma in fondo sui cognomi non c’è nessun copyright e, del resto, ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale.
 
 Il testo
 
 In quel tempo mi trovavo ad Arcore (Monza e Brianza), dove stavo frequentando un corso di formazione in Semplicità e Modestia rivolto ai manager di domani. Il conferenziere mi ha insegnato a non giudicare il mio prossimo più fortunato di me, ma ad accettare la volontà divina. Ecco la sbobinatura di quell’intervento.
 
 «Questa conferenza è tenuta per quelli che presumono di essere giusti e disprezzano gli altri. Due uomini entrarono in chiesa a pregare, uno era povero, l’altro miliardario. Il povero, stando in piedi in un angolo, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio, che non sono Berlusconi. Lavoro tutta la settimana e pago le tasse su quanto guadagno. Il miliardario, invece, saltellando sopra il primo banco, teneva gli occhi alzati al cielo e si dava pacche sulla schiena dicendo: Caro Papà, abbi pietà di me peccatore, e anche per la vita eterna mandami un lodo Alfano, che mi preservi dalle fiamme dell’inferno. Io vi dico: questi tornò a casa sua, perché aveva una casa, a differenza dell’altro, che alloggiava da amici dopo essere stato sfrattato».
 
 A un certo punto, alla richiesta di porre le nostre domande, un notabile si è alzato e ha interrogato l’oratore: «Maestro buono, che devo fare per ottenere la vita eterna?». Il conferenziere, innalzandosi sui tacchi delle scarpe gli ha risposto: «Tu conosci i comandamenti: Non fare sciopero, non protestare, non cambiare canale, non testimoniarmi contro, onora il Presidente del Consiglio». Allora l’altro ha detto: «Tutto questo l’ho osservato fin dalla giovinezza, quando guardavo Italia 1 tutti i pomeriggi».
 
 
L’oratore gli ha sorriso, beato, ed è partita, improvvisa, la sigla di «Happy Days»!
 
 

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 [Liberamente ispirato a Lc 18,9-14 e Lc 18,18-22]
 

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 La foto di questo articolo ritrae una finestra del Musée National Message Biblique Marc Chagall di Nizza. L’ho scattata io, forse, o forse Silvia Rinaldi.

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2 risposte a Corso di semplicità per manager

  1. vezza lorella scrive:

    Sono credente e non mi ha dato alcun fastidio il tuo testo, anzi.
    Sulla querela, non so, hanno condannato anche Travaglio!
    Ma non credo tu corra rischi, non hai citato ne l’Empereur ne il Senatore, quindi!
    Ho visto che ha citato anche il Lodo Alfano, noi dell’Italia dei Valori stiamo raccogliendo le firme per proporre un referendum abbrogativo. Qui in Valle lo facciamo con il supporto dei Verdi (Titti Forcellati, Paolo Fedi certificatori, Rifondazione Comunista (Valter Manazzale certificatore) e Comunisti Italiani (Gabriella Manganoni è presente ai nostri banchetti. Sabato 18 siamo all’Arco d’Augusto.
    Scusa se ho usato il sito, ma ho preso spunto dal tuo intervento.

  2. Mario scrive:

    Ben venga la pubblicità, per queste iniziative. Verrò a firmare per il referendum abrogativo. Ciao

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