Le colonne d’Ercole e la focaccia

 


 
 Come i più assidui sapranno, abito in Valle d’Aosta, la regione più piccola e sconosciuta d’Italia. Che cosa succeda ogni giorno da noi è spesso un mistero per chi abiti oltre le Colonne d’Ercole di Pont-Saint-Martin (il primo comune valdostano, appena finito il Piemonte). Ad esempio: quanti sanno che da noi il 25 di questo mese ci saranno le elezioni regionali? Quanti sanno che sono 30 anni, all’incirca, che la Valle d’Aosta è governata dallo stesso partito? Quanti sanno che questo partito, che ora invita a votare (com’è ovvio, per sé) lo scorso novembre ha boicottato il primo referendum propositivo tenutosi in Italia, invitando i cittadini a non recarsi alle urne perché (così diceva) i quesiti proposti «non avevano senso»? Invito tutte e tutti a tenere sott’occhio la Valle, a non lasciare sole le persone che vogliono un’altra Valle d’Aosta, magari un po’ meno chiusa e pronta a scommettere su nuovi talenti ed energie…
 
 


 
 La Valle d’Aosta è pronta a riaprire la caccia selettiva allo stambecco. Lo leggo sulla Stampa di oggi, che spiega che SICCOME non c’è più rischio d’estinzione per la specie, ALLORA si può sparare. Certo, la questione è complessa: si tratta (anche) di mantenere sana la specie e via discorrendo. Eppure lo stambecco è un poco il simbolo delle nostre vallate, una specie di re della montagna e credo che tenere sotto controllo la sua proliferazione non implichi necessariamente l’uccisione di un certo numero di esemplari. Sarò maligno, ma mi sembra di vedere una relazione tra la notizia della prossima apertura della caccia allo stambecco, le elezioni vicine e la prima edizione della Festa della Caccia, appena tenutasi qui in Valle. Credo che molti esponenti politici di spicco dell’attuale maggioranza vi abbiano partecipato…
 
 


 
 Ieri, invece, si è tenuta un’iniziativa di segno contrapposto: Legambiente ha organizzato, in contemporanea con la Festa di cui sopra, la prima Caccia alla Focaccia, una caccia al tesoro nella natura, presso il castello del Villair di Quart. Eravamo una trentina noi, "appena" 1.400 i cacciatori (a quanto mi hanno riferito), ma io non mi lascio impressionare dai numeri, pubblico le foto della focaccia (il premio, condiviso fra tutti i partecipanti, della caccia al tesoro) e lascio i cacciatori armati con un palmo di naso
 
 Nei prossimi giorni (tempo permettendo: avrete notato che ultimamente non riesco a pubblicare molto, sono indaffaratissimo!) mi occuperò delle elezioni regionali.
 
 Restate a portata di mouse

Questa voce è stata pubblicata in Politica. Contrassegna il permalink.