E’ lecito invitare all’astensione? Un’interrogazione parlamentare

  Cartelloni invitanti all'astensioneDurante il mese scorso mi sono occupato più volte del referendum propositivo in Valle d’Aosta. Era il primo caso di referendum propositivo in Italia, un’occasione unica per far valere uno strumento autenticamente democratico di partecipazione del cittadino alla vita politica della sua comunità. Col referendum propositivo si potrebbero proporre – lo dice la parola – molte cose. Ad esempio, di bandire dal Paese le armi atomiche (ce ne sono una novantina tra la base di Aviano e quella di Ghedi). Dobbiamo accontentarci della proposta di legge d’inziativa popolare per la quale in questi giorni si stanno raccogliendo le firme. Ma una proposta di legge d’iniziativa popolare dev’essere poi discussa (e approvata) dal Parlamento. Una proposta sottoposta a referendum propositivo, invece, non ha bisogno di altri passaggi: è il cittadino che decide, recandosi alle urne. Contro il referendum (o, a sentir loro, contro i 5 quesiti proposti) si sono scagliati i rappresentanti del Palazzo locale, che hanno pubblicamente invitato i cittadini all’astensione. In altre parole, a non andare a votare. Di questo comportamento (che non mi sembra per nulla democratico) ho già scritto nei giorni della campagna elettorale. Non sapevo però che in Parlamento qualcuno si stesse ponendo le stesse domande. Nella seduta della Camera del 15 novembre (e quindi 3 giorni prima del referendum), l’onorevole Bruno Mellano, della Rosa nel Pugno, ha posto un’interrogazione al ministro dell’interno circa il comportamento del presidente-prefetto Caveri, figura di spicco del fronte astensionista. Copio e incollo dal sito della Camera.
 
Ho scritto all’onorevole Mellano per sapere se il ministro aveva risposto. A quanto pare, niente. Il deputato della Rosa nel Pugno, infatti, mi ha risposto:

 
 Egregio signor Badino,

 
 
purtroppo il Ministro non ha ancora risposto
, speravo che vista l’imminenza con la consultazione referendaria rispondesse con un canale preferenziale ma purtroppo non è stato così. Quando arriverà la risposta potrà leggerne il contenuto dal sito della Camera dei deputati nella mia pagina personale.
 
 Colgo l’occasione per inviarle cordiali saluti,
 
 On. Bruno Mellano

 Di seguito, il testo dell’interrogazione parlamentare.


 MELLANO. – Al Ministro
dell’interno – Per sapere – premesso che:

si svolgeranno in Regione
Valle d’Aosta il prossimo 18 novembre elezioni referendarie in merito a 5
quesiti propositivi (come previsto dalla legislazione regionale) che riguardano
il sistema elettorale regionale e la costruzione di un nuovo unico ospedale;

nella Regione Valle
d’Aosta, dove è stata soppressa la provincia, non esiste una Prefettura –
ufficio territoriale del governo e le competenze prefettizie sono attribuite al
Presidente della Giunta regionale e alla commissione di coordinamento, composta
da un prefetto, rappresentante del Ministero dell’interno, che la presiede, da
un rappresentante del Ministero delle finanze e da un rappresentante della
Regione, eletto dal Consiglio della Valle;

a più riprese – con
dichiarazioni agli organi di stampa e con articoli pubblicati da giornali della
Valle – il Presidente della Regione Luciano Caveri, che come ricordato svolge
funzioni di Prefetto, ha invitato i cittadini valdostani a disertare le urne
per condurre a fallimento le iniziative referendarie facendo mancare il quorum
necessario dei votanti -:

in che modo si concilia il
ruolo di Prefetto (quindi di rappresentante del Governo sul territorio) con le
dichiarazioni suddette di invito alla non partecipazione al voto in una tornata
elettorale referendaria;

quali provvedimenti
immediati intende porre in essere per riparare al danno e in che modo intenda
richiamare il «Presidente – Prefetto» Luciano Caveri al corretto svolgimento
delle sue funzioni.

(4-05670)


 Su internet c’è una petizione on line per chiedere al Parlamento italiano l’introduzione del referendum propositivo in tutto il Paese e l’abolizione del quorum, che nelle ultime tornate elettorali ha sempre permesso la "vittoria" dell’astensione. Da troppo tempo è ferma alle 88 firme. Io credo sia giusto che il cittadino possa proporre da solo alcune cose. Saranno poi i votanti a decidere se la proposta è intelligente o meno, non quelli che sono rimasti a casa!
 Almeno, secondo una certa definizione di democrazia…
 Firma la petizione on line.

 

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Una risposta a E’ lecito invitare all’astensione? Un’interrogazione parlamentare

  1. TenderBranson scrive:

    ciao mario, sì è molto interessante e sono curioso di sapere cosa ne pensa il ministro.
    “Formalmente” è lecito invitare all’astensione, certo eticamente fa abbastanza pena, ma la politica non è l’arte de “il fine giustifica i mezzi”?
    sulla petizione devo dirti che sono molto scettico, primo perchè quel sito sta diventando una specie di burletta, ce ne sono anche per il colore dei collari dei cani, e quindi ha perso credibilità; secondo perchè la petizione non è uno strumento giuridico, di fatto. Tra l’altro la sconfitta in Val d’Aosta ha fatto comodo a tutto l’arco costituzionale, credo ci sguazzeranno a meraviglia e la useranno per dire che gli italiani non lo vogliono, questo referendum (e di sicuro non se lo meritano…).
    ciao!

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