Un futuro senza atomiche – Depositate le firme!

 Ieri ho saputo che sono state raggiunte (e ampiamente superate) le 50.000 firme necessarie per depositare in Parlamento la proposta di legge d’iniziativa popolare volta a bandire tutte le testate atomiche dal nostro Paese (come previsto dal Trattato internazionale, cui l’Italia aderisce).
 
 L’Italia ha ratificato il Trattato di Non Proliferazione
nucleare (TNP)
nel 1975, impegnandosi come Stato a non produrre né acquisire in
alcun modo armi atomiche (art. 2)
. Sul nostro territorio sono invece
custodite 90 testate atomiche: 50 nella base USAF di Aviano e 40
nell’aeroporto militare di Ghedi (Brescia)
.
 
 La proposta di legge d’iniziativa popolare, se trasformata dal Parlamento in legge dello Stato, imporrà la rimozione di tutte le armi atomiche presenti in Italia e trasformerà la nostra Penisola in "Zona libera da armi nucleari". Le firme (12 scatoloni per 67.248 firme valide) sono state depositate giovedì 27 marzo presso l’Ufficio Atti Normativi della Camera dei Deputati. Si tratta solo del primo passo di un
lungo percorso: finora non è mai successo, infatti, che il Parlamento italiano abbia reso effettiva una proposta di legge d’iniziativa popolare. Per trasformare questa campagna nella "prima volta" di Montecitorio, occorrerà pressare da vicino (con e-mail, telefonate, la nostra presenza agli incontri pubblici) i nostri deputati, quando si insedieranno le nuove Camere.
 
 Restiamo in contatto!
 
 Sull’argomento leggi l’articolo
Campagna per un’Italia Zona libera da Armi nucleari, contenente anche la cronaca di un incontro con Giovanni Salio, già ricercatore presso il Dipartimento di Fisica generale dell’Università di Torino, oggi presidente del Centro studi Sereno Regis, e con Piercarlo Racca del Coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento e del Centro studi Sereno Regis.

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