In questo momento sto guardando Anno Zero, la trasmissione di Michele Santoro. Ha appena finito di parlare Giancarlo Gentilini, ex sindaco di Treviso, ed è un quarto d’ora che sento gente che invoca pena di morte, torture, legge del taglione. Tutti vogliono la tolleranza zero, l’ordine, la pulizia: la gente ha paura. Garantismo e diritti rischiano di andarsene a puttane, ma non importa, purché i lavavetri abbiano ciò che si meritano. L’esigenza di sicurezza, ovviamente, non è in discussione: e chi vorrebbe sentirsi in pericolo? Ma il dubbio è che l’emergenza propalata dai media sia costruita per coprire altro: l’economia sbagliata, l’ingiustizia sociale. In questo panorama tutti siamo disposti a rinunciare a un po’ di libertà per la sicurezza e a invocare pene più severe.
Così, per riaffermare i valori, voglio proporre un documento: la dichiarazione istitutiva della Giornata europea contro la pena di morte, che si celebrerà il 10 ottobre. Boicottata in sede Ue dalla Polonia, che avrebbe voluto una giornata per il diritto alla vita (contro aborto ed eutanasia), la celebrazione è stata “salvata” dal Consiglio d’Europa. Insieme alla faticosa proposta di moratoria della pena capitale presso l’Onu, si tratta di una goccia d’ottimismo in questo presente di vite precarie e guerre preventive.
L’illustrazione che correda questo articolo è opera di una mia amica, Lara Cavagnino. Fa parte di un progetto poetico-visivo, di cui darò notizia più avanti e si chiama (se non ricordo male) L’appeso.
DICHIARAZIONE CONGIUNTA
DELL'UNIONE EUROPEA E DEL CONSIGLIO D'EUROPA
CHE ISTITUISCE LA "GIORNATA EUROPEA CONTRO LA PENA DI MORTE"
10 ottobre 2007
Ricordando che la pena di morte è contraria ai diritti fondamentali su cui si fondano l'Unione europea e il Consiglio d'Europa; che l'abolizione della pena di morte è sancita dai protocolli n. 6 e 13 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e si riflette nell'articolo 2 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea;
ricordando che, dal 1997, non vi è stata alcuna esecuzione capitale in tutta la superficie geografica costituita dai 47 Stati membri del Consiglio d'Europa, fra cui i 27 Stati membri dell'Unione europea;
sottolineando che l'abolizione della pena di morte è una condizione che devono soddisfare gli Stati per poter essere membri del Consiglio d'Europa e dell'Unione europea;
invitando gli Stati membri del Consiglio d'Europa e dell'Unione europea a continuare a spiegare l'importanza rappresentata dall'abolizione della pena di morte in Europa per il rispetto della dignità umana;
ricordando il ruolo centrale, nel sistema europeo dei diritti dell'uomo, dei protocolli n. 6 e 13 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, che aboliscono rispettivamente la pena di morte in tempo di pace e in tutte le circostanze, e sottolineando l'importanza della loro ratifica da parte di tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa;
ricordando l’importanza della ratifica e della promozione, da parte degli Stati membri del Consiglio d'Europa e dell'Unione europea, del secondo protocollo facoltativo al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, che costituisce il principale strumento universale inteso ad abolire la pena di morte;
sottolineando l'importanza di portare avanti incessantemente le azioni a favore dell'abolizione della pena di morte nel mondo intervenendo presso i paesi terzi, agendo nelle sedi multilaterali e sostenendo le azioni della società civile in tal senso;
invitando i cittadini europei a manifestare il loro sostegno all'abolizione della pena di morte per contribuire così allo sviluppo del diritto fondamentale alla dignità umana;
riconoscendo l'importanza della "Giornata mondiale contro la pena di morte" che dal 2003 si celebra il 10 ottobre di ogni anno, e per rafforzare questa iniziativa delle organizzazioni non governative con un impegno delle istituzioni europee,
l'Unione europea e il Consiglio d'Europa
approvano l'istituzione della "Giornata europea contro la pena di morte" il 10 ottobre di ogni anno.