Travaglio e la manifestazione del 20 ottobre

Pericolosi estremisti sfilano contro i caccia F35. Moderati preoccupati per la democrazia.In difesa della manifestazione del 20 ottobre, organizzata dalla terribile sinistra radicale che vuol far cadere il governo (ma per fortuna c'è Mastella che esce dall'aula per aiutare Prodi), copio e incollo un articolo di Marco Travaglio, giornalista notoriamente incline alla militanza di estrema sinistra. L'articolo è tratto dal blog di Beppe Grillo.

“Allora
è ufficiale: la manifestazione del 20 ottobre sul welfare e contro il
precariato promossa dalla “sinistra radicale” è un attentato al governo
Prodi. “Un’insanabile contraddizione”, sentenzia D’Alema. “Iniziativa
sbagliata”, dice Fassino. “Niente ministri in piazza”, intimano
Veltroni e la Bindi, una volta tanto d’accordo. “Se i ministri scendono
in piazza, è crisi di governo”, minaccia Mastella. Persino Mussi della
Sinistra democratica frena: “Meglio un’assemblea a porte chiuse”.
Purtroppo, a prescindere dalla giustezza o meno delle ragioni dei
promotori, nessuno spiega perché mai scendere in piazza sarebbe un atto
così orrendo. Tanto più che la revisione della legge 30 (abusivamente
ribattezzata “Biagi”) è prevista dal programma elettorale “Per il bene
dell’Italia”, in base a cui l’Unione è stata votata e il governo Prodi
è nato.
Nella lenzuolata di 282 pagine, la piaga del precariato è
citata ben 28 volte. “Ad aggravare la frammentazione del mondo del
lavoro è intervenuta la legge ‘Maroni’ (legge n. 30/2003)… Siamo
contrari ai contenuti della legge 30… Per noi la forma normale di
occupazione è il lavoro a tempo indeterminato, perché riteniamo che
tutte le persone devono potersi costruirsi una prospettiva di vita e di
lavoro serena” (161-162). “L’estensione della precarietà ha contribuito
al peggioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro”
(163).
Chi minaccia, allora, il governo? Chi chiede il rispetto del
programma o chi dimentica di averlo firmato? Il 2 agosto Prodi ha
scritto ai leader della sinistra: “Vorrei davvero che in autunno ci
fosse la manifestazione di cui si parla: nelle piazze e sui luoghi di
lavoro. Portate le vostre istanze, l’orgoglio ‘popolare’, gli stimoli e
naturalmente le critiche”.
I precedenti non mancano. Il 22 marzo
‘97 D’Alema, segretario Ds, sfilò con Bertinotti e i sindacati “per
incalzare – ricorda l’ex sindacalista D’Antoni – il governo Prodi I sul
tema occupazione”. E la scorsa primavera Mastella manifestò al Family
Day contro il ddl sui Dico scritto da due ministre del suo governo.
Ora, a chi glielo ricorda, risponde: “Sì, ma è molto diverso, perché il
corteo non l’avevo promosso io”. Infatti l’avevano promosso gli amici
di Pezzotta e la Cdl, cioè l’opposizione. E lui sfilò con Berlusconi,
Fini e Casini: ma per dare una mano a Prodi, beninteso.”
Marco Travaglio


 Leggi l'appello per la manifestazione del 20 ottobre.

Questa voce è stata pubblicata in Piazzetta della cittadinanza attiva. Contrassegna il permalink.

2 risposte a Travaglio e la manifestazione del 20 ottobre

  1. FikaSicula scrive:

    travaglio è uno di destra che la sinistra ha adottato perchè incline al giustizialismo non garantista e con lievi propensioni per la linea dura fuori e dentro il carcere. comunque su grillo non sono d’accordo! ciao 🙂

  2. Mario scrive:

    Ho cancellato per sbaglio tra gli antispam la mia risposta a FikaSicula. Travaglio è uno di destra, ma ha il merito di accusare più i grandi corrotti (e grandi criminali) che non i lavavetri. Dell’indulto, ad esempio, ha sempre criticato soprattutto il fatto che sia stato esteso ai reati finanziari… Non rappresenta la mia “temperie” politica di riferimento, ma spesso dice cose che bisogna sapere.

I commenti sono chiusi.