Ancora sul 20 ottobre

 Oggi ho trovato un volantino per strada, firmato dal Partito dei Comunisti italiani, che invita a partecipare alla manifestazione del 20 ottobre a Roma. "La società", dice il volantino, è "sempre più ingiusta e pesante", soprattutto "per le grandi masse popolari che, da quando non c'è più il PCI, hanno visto progressivamente peggiorare le loro condizioni di vita". Allora ho avuto l'illuminazione. Non sto parlando di comunismo, dico solo che quando c'era un grande partito a difesa dei lavoratori, i lavoratori stavano meglio. E questo porta a considerare che cosa è diventata la sinistra, comunista o meno; che cos'è oggi il centrosinistra targato Unione… Leggo sul giornale di oggi che i radicali minacciano di votare con il centrodestra per il ripristino integrale della legge Maroni se solo la sinistra radicale otterrà qualche cambiamento al protocollo sul welfare. Di fronte alla minaccia, che potrebbe concretizzarsi in una crisi di governo, il buon Romano non avrà che una strada: accontentare ancora una volta il centro del suo schieramento, quello che lo affosserà con i suoi Dini, Di Pietro, Mastella. In questa situazione sarebbe molto bello se la manifestazione del 20 ottobre servisse perlomeno a compattare la sinistra e a spingerla un pochino dove dovrebbe stare: dalla parte di chi ha meno.
 
 Per informazioni sulla manifestazione del 20 ottobre: www.20ottobre.org.

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