C’è il quorum!

I cittadini italiani che hanno votato, secondo i dati, ancora non definitivi, del Viminale, sono intorno al 57% del totale per tutti e quattro i referendum. Ci sono anche i primi scrutini e, com’era prevedibile, i “Sì” vincono e vanno ben oltre il 90% delle schede valide. Ho una riunione a scuola, aggiornerò stasera. Il conteggio in diretta QUI.

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Al seggio!

Sei già andat@ a votare?

Update: Cauto ottimismo (mai abbassare la guardia) per i risultati dell’affluenza di oggi, pubblicati sul sito del Viminale, che hanno tutti superato il 41% del totale degli aventi diritto al voto (ore 22). Il quorum, dicono in molti, ci sarà. L’importante è non farselo scappare proprio ora che è così vicino! I seggi sono aperti fino alle 15 di lunedì 13 giugno: se non sei andat@ a votare, sei ancora in tempo!

Fino alla chiusura dei seggi o – in alternativa – fino al raggiungimento del quorum, il blog non pubblicherà altri articoli perché in queste ore il dovere di tutti mi sembra semplicemente quello di votare e d’invitare gli altri a farlo.

«C’è il quorum, spero di poter titolare il mio prossimo articolo. E il quorum è in ogni caso a portata di mano sin d’ora ed è dovere, ma anche (in senso lato) interesse di tutti i cittadini contribuire a raggiungerlo.

Di chi vota “Sì” come di chi voterebbe “No”, perché in democrazia è giusto che decida chi sceglie, chi si mette in gioco, non chi preferisce una giornata al mare (qualcuno ha visto il meteo?); altrimenti, su questi come su altri quesiti, si rischia che a decidere siano sempre gli altri e che le decisioni siano prese sulle nostre teste.

Ha un’idea antidemocratica e avvilente della gestione della res publica chi pensa, per il proprio comodo, di far fallire lo sforzo e la mobilitazione di milioni di concittadini; chi invita all’astensione quando potrebbe prendersi la briga di fare campagna per il “No”. Abito in una piccola città, ma da queste parti i cartelloni elettorali erano TUTTI per il “Sì”; voi ne avete visto qualcuno di segno contrario?

Ma la presunta uguaglianza tra l’astenersi e il votare “No” è una bugia che non ha nulla a che fare con il nostro ordinamento: se un referendum supera il quorum, la legge italiana impone che per anni non si possa ritornare su quei temi con nuove consultazioni, indipendentemente dall’esito, perché la volontà dei cittadini è vincolante. Se però il referendum fallisce, chiunque ha il diritto di cominciare il giorno dopo a raccogliere le firme per riproporlo, tale e quale, agli elettori.

La vittoria dei “Sì”, come quella dei “No”, insomma, poterebbe un elemento di chiarezza e il popolo italiano riuscirebbe a esercitare, una volta tanto, quella «sovranità» che gli «appartiene» (art. 1 Cost. it.).

Questa volta, comunque, non si può non porre l’accento sull’importanza dei temi presentati, che mi portano a invitare tutte e tutti a votare 4 sì, indipendentemente dalla propria appartenenza politica. «Depoliticizzare [il voto] è miope», ha detto Marco Ferrando del Partito comunista dei lavoratori: «mortifica la sinistra attratta proprio dalla politica “liberatoria” del referendum». Ma qui non si tratta di capire se una vittoria dei “Sì” darebbe «un altro colpo al governo» (sarebbe questo «il quinto quesito», secondo Norma Rangeri, sul manifesto dell’11 giugno). Si tratta di decidere se pagheremo per l’acqua o no, se potranno mettere in funzione nuove centrali nucleari nel Paese che brucia illegalmente all’aria aperta i rifiuti industriali, se la legge sarà di nuovo «uguale per tutti» o se per ministri e capi di governo valgono altre regole.

Sono temi cruciali per la vita di tutti e quindi trasversali, capaci di richiamare alle urne cittadini di destra come cittadini di sinistra. E giuro che non ho la smania – fin troppo manifestata da altri – di mettere tutti insieme nello stesso calderone (gli agnelli coi lupi, le capre con i cavoli). Ma qui si tratta di difendere diritti fondamentali, capaci di influire sulla (qualità della) nostra vita, non ultimo il diritto di esprimere, in maniera vincolante, la propria volontà.

Ascolta la canzone dal sito: «I pazzi siete voi»
</span>http://www.ipazzisietevoi.org/public/upload/ipazzisietevoi.mp3<span style="color: #333399">

>>> Mi ricordano, via e-mail, la necessità di non sovrapporre le schede quando le si crocetta, perché l’«effetto carta carbone» porterebbe a macchiarle tutte e sarebbero invalidate. Ricordo anche l’importanza, a livello psicologico, di votare il prima possibile, possibilmente entro le nove e mezza di domenica, prima cioè della comunicazione dei primi dati sull’affluenza, per dare agli indecisi l’idea che il quorum sarà raggiunto e spingerli ad andare al seggio.

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VIII Marcia Granparadiso estate

Domenica 10 luglio alle ore 8.30 del mattino dai prati di Sant’Orso a Cogne (Aosta) partirà l’ottava edizione della Marcia Granparadiso estate, insolito esempio di “competizione non competitiva” nella quale è vietato correre e chi arriva primo si compra la coppa.

Se ne parlo in questo spazio è perché la ritengo in linea con i principi che animano il blog, e soprattutto perché quest’iniziativa l’ho inventata io, nell’ormai remoto luglio del 2004, partendo da solo lungo un percorso che mi ero immaginato a tavolino (35 km intorno al paese di Cogne) e giungendo solo al traguardo, una decina di ore dopo la partenza.

Ho partecipato alle prime tre edizioni come concorrente unico (e ho vinto tutte e tre le volte!), poi, nel luglio del 2007, la Marcia è stata resa pubblica (da allora non ho più vinto). Ho pubblicato i nomi e i tempi dei partecipanti delle varie edizioni negli Annali della Marcia. Qui sotto, invece, propongo la presentazione e il regolamento dell’edizione 2011.

Per leggere l’itinerario illustrato dell’ottava edizione, invece, vai QUI.

Che cos’è la Marcia

Immaginate una competizione sportiva “non-competitiva”, interamente autogestita dai partecipanti.

Alla partenza si riceve un foglio con l’itinerario, poi tutto è lasciato all’iniziativa individuale: è il concorrente che deve cronometrarsi, obbligarsi a rispettare il regolamento, provvedere alle proprie esigenze alimentari, registrare il proprio arrivo alla fine della gara.

Chi vuole va da solo, chi preferisce procede in gruppo.

Non c’è comitato organizzatoreiscrizione. Ci si ritrova sulla linea di partenza e si va. Non c’è una quota da pagare, ma chi arriva primo si compra la coppa, pena la squalifica.

Correre è vietato: si cammina lungo tutto il percorso.

L’itinerario, infine, è lungo qualcosa come 35 chilometri, ma nessun* è obbligat* a farli tutti. La distanza massima da un centro abitato, in ogni caso, è di circa un’ora perciò è possibile ritirarsi in ogni momento.

In un’epoca segnata dalla mercificazione di tutto, dai corpi, alle menti ai modi in cui passiamo il tempo, la Marcia Granparadiso estate vuole proporsi come un’occasione per passare una giornata diversa, a contatto con la natura, senza agonismi o smanie di far presto. L’assenza di un premio invita a godersi la passeggiata, a contatto col bosco, gli animali selvatici, i propri compagni di percorso.

Si tratta di un modo per dimostrare che per inventarsi qualcosa da fare non occorrono un comitato, uno sponsor o una diretta televisiva; non c’è bisogno neppure di spendere, pagare un biglietto o una consumazione: è sufficiente prendere e andare, finché si desidera.

Regolamento (edizione 2011)

VIII MARCIA GRANPARADISO ESTATE
Cogne, 10 luglio 2011
Regolamento della gara

1 – Sono ammessi tutti i concorrenti desiderosi di partecipare. È prevista un’unica categoria: non si fanno distinzioni in base al sesso o all’età dei partecipanti.

2 – L’organizzazione è dei partecipanti. Non sono previsti mezzi di soccorso, perciò si declina qualsiasi responsabilità in caso d’incidente. Non è prevista alcuna assicurazione per i concorrenti.
Il percorso è articolato su un numero elevato di chilometri (35, all’incirca) e prevede un dislivello complessivo di un migliaio di metri. Conseguentemente, i partecipanti avranno cura di valutare la propria forma fisica e lo stato di salute prima di partecipare alla Marcia.

3 – Per essere considerati in gara è sufficiente presentarsi alla partenza nell’orario stabilito. Non saranno assegnati numeri o pettorali, ma ogni partecipante riceverà l’itinerario e il regolamento della Marcia. I primi 50 concorrenti a presentarsi alla partenza riceveranno un ciondolo commemorativo in legno realizzato a titolo gratuito da Ottavio Martinet, amico della Marcia.

4 – La Marcia prevede che i concorrenti camminino lungo tutto il percorso. È vietata la corsa. È consentito, al più, trotterellare leggermente quando si affronta una discesa ripida.

5 – Il rispetto dell’itinerario e il cronometraggio dei tempi è affidato alla sportività e all’iniziativa dei singoli partecipanti. Chi imbrogliasse, incorrerebbe,a priori, nel biasimo degli organizzatori, come di tutte le persone oneste e degli amanti dello sport.
In ogni caso, al fine di evitare “inserimenti” irregolari durante la Marcia, al momento della partenza ogni partecipante annoterà il proprio nome su un registro sul quale dovrà indicare, dopo l’arrivo, il proprio tempo e, in caso di mancato completamento del giro, la porzione d’itinerario realmente percorsa.
L’arrivo è situato presso il campo giochi di Cogne, in coincidenza col punto di partenza. Il registro sul quale ufficializzare il tempo e l’ordine d’arrivo, in assenza di un referente al traguardo, sarà disponibile presso lo studio fotografico Fotographerey, a Cogne, in via Cavagnet 33/A (dietro l’hotel Miramonti) o in altro luogo indicato alla partenza.

6 – È prevista una coppa per premiare il primo classificato, la cui scelta e il pagamento sono di competenza esclusiva del vincitore, che dovrà obbligatoriamente far incidere il testo: “VIII Marcia Granparadiso estate – 1° classificato – Cogne, 10 luglio 2011” alla base del trofeo. È consentito aggiungere il nome del vincitore.
Il mancato acquisto della coppa comporta la squalifica automatica e la vittoria del secondo arrivato, che a sua volta dovrà provvedere all’acquisto della coppa.
Il vincitore ha dodici mesi di tempo per soddisfare le richieste del presente articolo. Entro tale periodo dovrà dimostrare di aver provveduto all’acquisto, se possibile presentandosi a Cogne, presso il sopra citato studio fotografico, per essere immortalato con il suo trofeo.
In alternativa, potrà inviare una foto digitale che lo raffiguri insieme alla coppa all’indirizzo granparadisoestate[at]gmail.com.

7 – Non sono previste altre forme di spesa e tuttavia, poiché il comitato organizzatore non prevede l’allestimento di punti di ristoro, è consigliabile che ogni atleta provveda a soddisfare le proprie necessità alimentari come meglio ritiene.

8 – Ogni anno il vincitore avrà l’obbligo di scrivere un breve testo, che sarà pubblicato on line all’indirizzo http://mariobadino.noblogs.org/.
È gradita la produzione di testi anche da parte degli altri concorrenti, le cui impressioni saranno pubblicate sul blog.

9 – Non sono previsti limiti temporali: se per finire la Marcia vuoi metterci una settimana va benissimo. Rimane l’obbligo di registrare il proprio tempo, come previsto dall’articolo 5 del presente regolamento.

Parlano di noi (in ordine probabile di apparizione, vale a dire nell’ordine in cui sono riuscito a scovarli nel web):

Il calendario degli appuntamenti sul sito del manifesto.
Il sito www.eventiesagre.it.
Il sito www.omnidir.it.
Il sito www.ricercahotel.com.
Il Forum di Cogne.
Il sito www.holidayitaly.net.
Il blog LogicoKaos.
L’Espace Populaire di Aosta.
La mailing list di Legambiente Valle d’Aosta.
Il sito della Regione Valle d’Aosta.
Il notiziario online Aostaoggi.it.
Il quotidiano online AostaSera.it.

A tutti loro un grazie di cuore.

Vuoi contribuire a far conoscere la Marcia? Fai passaparola con gli amici e pubblica un post sul tuo blog o sito. Puoi linkare liberamente questo articolo e utilizzare il materiale contenuto in questo blog. Per comparire nell’elenco dei siti che supportano l’iniziativa, dopo aver pubblicato il tuo articolo scrivi un’e-mail all’indirizzo info.blog[at]libero.it.

>>> Iscriviti, su Facebook, al gruppo della Marcia. Aderisci/diffondi l’evento.

>>> La foto di questo articolo è di Paolo Rey e raffigura la partenza della scorsa edizione estiva, svoltasi l’11 luglio 2010.

Hai un blog o un sito? Diffondi anche tu la Marcia!
Pubblica la locandina-banner, copincollando il codice che trovi di seguito:
<a href=” http://mariobadino.noblogs.org/post/2011/06/10/viii-marcia-granparadiso-estate/” target=”_blank”> <img style=”vertical-align: top; border: 0px;” src=” http://mariobadino.noblogs.org/files/2011/06/banner_2011.jpg” alt=”Cogne, 10 luglio 2011 – VIII Marcia Granparadiso estate” /> </a>

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Se la tua televisione ti scandalizza, spegnila!


M’arrampico sopra il traliccio che manda il segnale all’essere umano chiuso nelle case.

Non bastano le mie cesoie.

«Tagliali, i rami secchi: monda la pianta!» risuona, nella mia testa, l’imperativo morale.

«Se la tua mano ti scandalizza, tagliala!»

«Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo!»

Ma se l’occhio che ghigna e la mano che prende furtiva i pensieri e li orienta sono portati dal vento, emessi da un’anonima antenna?

Le mie cesoie sono spente. Il mio cuore tentenna.

>>> Questo piccolo testo è stato ispirato dalla campagna di disinformazione e oscuramento dei referendum di domenica 12 e lunedì 13 giugno, messa in atto dal governo italiano e dalla maggior parte dei media per impedire il raggiungimento del quorum e vanificare in tal modo il diritto dei cittadini italiani di esprimere liberamente il proprio parere – vincolante – su temi che riguardano direttamente il loro futuro.

L’unica possibile risposta è la partecipazione: domenica 12 e lunedì 13 giugno, tutt@ alle urne per dire, con quattro sì secchi, che non vogliamo essere sudditi, ma cittadini!

Se la tua televisione ti scandalizza, spegnila!

– Passaparola: convinciamo le persone indecise ad andare al seggio!

– Votiamo tutt@ domenica mattina presto, per far capire subito a tutt@ che questa volta il quorum sarà raggiunto!

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I blogger per i referendum

Dicono che il tempo cambi le cose,
ma in realtà le puoi cambiare solamente tu.
(Andy Warhol)

Sono stato invitato da Audrey a partecipare a un’iniziativa che consiste nella pubblicazione contemporanea, su vari blog, di questo semplice post, contenente una frase di Andy Warhol e un’immagine, per invitare tutte e tutti al voto.

Mi scuso con gli organizzatori per il ritardo con il quale ho pubblicato l’articolo. Doveva essere giovedì 9: sono “dentro”, ma solo per qualche minuto…

Domenica 12 e lunedì 13 buon referendum!

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Appello per la democrazia e il rispetto della legalità in Val di Susa

Lo dicevo QUI (pur sentendo l’esigenza di festeggiare per la sconfitta del Pdl in alcune delle principali città italiane) che con l’elezione dei nuovi sindaci “di sinistra” (ah ah!) «non hanno affatto vinto le mie idee».

Così il buon Pisapia a Milano si affretta a dare la propria benedizione alla kermesse filoisraeliana di piazza Duomo, mentre l’ineffabile Fassino (non mi ero spinto, in verità, fino all’estremo di brindare alla sua elezione) non ha trovato nulla di meglio da fare che ribadire che «la Torino-Lione [la Tav, ndr] è un’opera strategica» e chiedere al ministro Maroni «di compiere tutti gli atti necessari» per raggiungere l’obiettivo di far partire i lavori, magari dichiarando la Val di Susa «area di interesse nazionale strategico» (il che, tradotto in italiano, significa mandare l’esercito, così da sedare qualunque protesta, non importa se lecita o meno).

Quello che segue è un appello urgente del Comitato No Tav-Torino. Per firmarlo è sufficiente inviare un’e-mail all’indirizzo postmaster[at]notavtorino.org (oggetto: valsusa) con il nome e cognome, la qualifica e la città in cui si vive, se si aderisce a titolo personale; oppure l’Associazione o il Comitato a nome del quale si aderisce.

Appello per la democrazia e il rispetto della legalità in Val di Susa

Premessa

In questi giorni la Val di Susa sta vivendo momenti di tensione che ricordano quelli dell’autunno 2005 quando fu usata la forza per imporre l’apertura di un cantiere in vista della realizzazione del TAV Torino-Lione. Da allora nessun cantiere è stato aperto ma le promesse di governi di diverso colore di aprire un dialogo e un confronto con le istituzioni locali si sono dimostrate un inganno e le amministrazioni democraticamente elette, critiche sulla realizzazione della grande opera, non sono state riconosciute dal governo quali interlocutori affidabili e sono state estromesse dai tavoli di confronto.

Decine di migliaia di persone chiedono semplicemente di essere ascoltate, chiedono un confronto vero, pretendono che alle loro ragioni – scientificamente documentate – si risponda entrando nel merito. In cambio ricevono insulti e l’accusa di voler difendere il loro piccolo cortile, di volersi opporre al progresso, di non rispettare le regole: slogan e accuse infondate in risposta ad argomenti seri, a pratiche di protesta pacifica, all’utilizzo rigoroso di ogni spazio previsto da leggi e procedure.

L’opposizione al TAV Torino-Lione è diventata in questi anni un esempio di partecipazione democratica dal basso, di democrazia vera, di resistenza all’illegalità ed al sopruso in difesa dei beni comuni: un’opposizione popolare che può contare sul sostegno della comunità montana e di ben 24 consigli comunali.

Viceversa il governo e le potenti lobby che governano l’economia e la finanza, con l’appoggio di partiti di maggioranza e minoranza, non hanno esitato a stravolgere procedure, infrangere leggi e ingannare l’Unione Europea pur di assicurarsi un grande business da cui anche la grande criminalità organizzata e le mafie contano di trarre profitto. Hanno scatenato una grande campagna mediatica per nascondere le dimensioni e le ragioni dell’opposizione, per screditare il movimento notav presentandolo come covo di estremisti e sovversivi: la criminalizzazione del dissenso è un’arma micidiale a cui ricorre solo chi disprezza il confronto democratico e le regole condivise.

Oggi, fallito ogni tentativo di comprare il consenso e la benevolenza di cittadini e sindaci, il governo sta preparando una nuova prova di forza: il Prefetto assicura che «sarà il Questore a decidere tempi e modi» per installare il primo cantiere. E mentre la campagna di disinformazione si intensifica rispuntano le intimidazioni mafiose e le provocazioni che si ripetono puntuali dal 2005 a oggi, dagli incendi dolosi dei presidi notav alle buste con le pallottole. In nessun caso indagini serie hanno portato a individuare i responsabili, ogni volta il movimento notav ha denunciato la natura mafiosa di tali gesti, ha riaffermato e rivendicato con orgoglio il carattere pacifico della propria lotta, ha invitato a cercare esecutori e mandanti tra chi ha interesse ad avviare i cantieri.

Se questo è il quadro non possiamo rimanere indifferenti, non possiamo rimanere in silenzio e ci rivolgiamo a singoli cittadini, associazioni, sindacati, movimenti, esponenti del mondo della cultura affinché si uniscano a noi in questo appello.

Appello per la democrazia e il rispetto della legalità in Val di Susa

Come singoli cittadini, associazioni, sindacati, movimenti, esponenti del mondo della cultura:

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No all’occupazione israeliana di Milano

Dal 12 al 23 giugno a Milano, in piazza Duomo, si terrà «Israele che non ti aspetti», una kermesse sulla tecnologia e sul turismo israeliani promossa dalle autorità di Tel Aviv in collaborazione con gli enti locali lombardi, per raccontare «un Israele diverso da quello di Stato interessato da un conflitto».

Si tenterà di dimostrare che lo Stato responsabile dell’assedio illegittimo di Gaza, degli insediamenti illegali protetti da un nuovo muro di Berlino in Cisgiordania, dei crimini di guerra del «Piombo fuso» (2008-2009) e delle recenti “ammazzatine” di palestinesi lungo il confine con il proprio territorio non è soltanto questo.

Si tenterà di rinfrescare, attraverso un’operazione di pura immagine – con una manciata di perline colorate, insomma – la realtà di uno Stato che vive una condizione di perenne illegalità, continua a macchiarsi di crimini contro l’umanità e distingue i cittadini propri – e tutti quegli altri che per diverse ragioni dipendono da lui – in base a un criterio puramente etnico.

Uno Stato razzista, insomma, spacciato dai suoi complici occidentali per democrazia: l’«unica democrazia del Medioriente». Ma una realtà che, e questo è vero, non è riducibile a uno «Stato interessato da un conflitto», perché – per fortuna – molti israeliani hanno iniziato a lottare contro le politiche di violenza e Apartheid dei propri governi, ad esempio boicottando i prodotti che arrivano dagli insediamenti illegali israeliani, situati in territorio palestinese.

Contro la kermesse di piazza Duomo si è costituito il Comitato «No all’occupazione israeliana di Milano». Anche questa volta, l’antisemitismo non c’entra niente: si tratta della critica puntuale di azioni e politiche lesive della dignità – e pericolose per la vita – di un’intera popolazione. Come hanno cercato di spiegare i membri del Comitato al Corriere della Sera, per essere subito etichettati come «antisemiti», animati da un rifiuto «assoluto» dell’altro, dal buon Pierluigi Battista.

Copio e incollo la risposta del Comitato, pubblicata in una nota del profilo Facebook di Vittorio Arrigoni (tuttora attivo dopo l’uccisione dell’attivista italiano), perché ritengo che sia giusto darle più spazio possibile.

Dal Comitato «No all’occupazione israeliana di Milano» alla redazione del «Corriere della Sera»

Sul Corriere di lunedì 6 giugno Pierluigi Battista ci fa l’onore di parlare delle iniziative che si terranno a Milano contro l’annunciata Kermesse «l’Israele che non vi aspettate», organizzata dall’Ambasciata israeliana in Italia.

Non ci sorprende lo zelo di Battista, che per l’ennesima volta fa sua l’equazione antisionismo uguale antisemitismo, equazione scorretta sul piano storico (il sionismo è un movimento politico sorto in una parte del mondo ebraico e che ha portato alla nascita dello Stato d’Israele attraverso l’espulsione degli abitanti palestinesi e la colonizzazione dei territori occupati) e politico (sarebbe come dire che siccome Battista è un anticomunista automaticamente è un fascista…).

Vorremmo però fare alcune correzioni a “errori” in cui incorre (alcuni dei quali al limite della querela):

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