Il resoconto della Marcia

  Cogne, 13 luglio 2008 - Partenza V Marcia
 
 La Marcia c’è stata, nonostante tutto.
 

 Le previsioni erano terribili: pioggia e temporali tutto il giorno, salvo forse una schiarita nel secondo pomeriggio. Invece è andata bene così, non proprio caldissimo, ma neppure il gelo. Anzi, chi scrive è rimasto colpito da quanto facesse caldo, a salire su da Cogne verso Gimillan e poi da Cretaz a Les Ors… Dopo 5 Marce + 1 Aicram, da veterano della manifestazione, posso dire che quella di domenica, per me, è stata la più faticosa di tutte: forse non ero allenato, forse ho sbagliato passo. È stata bella, però, e i partecipanti sono stati tanti (28), quasi il triplo dell’anno scorso. Chissà quanti saremmo stati con una giornata veramente estiva!
 
 Per chi fosse interessato alla cronaca sportiva, dico subito che non c’è stata storia, tranne che in un caso. Gli 8 che avrebbero finito il percorso completo si sono divisi subito in due gruppi (io arrancavo nel secondo). In testa il sindaco di Cogne, Bruno Zanivan, insieme ai suoi compaesani Celestino Guichardaz e Ferruccio Spuldaro e a Marina Marchetti di Gressan. Il secondo gruppo era composto da chi scrive insieme a Laurent Vicquéry (Sarre) e Leo Doran (Bethesda, Maryland, USA). A Sylvenoire siamo stati raggiunti da Fabio Minocchio di Torino, che era arrivato sulla linea di partenza 20 minuti dopo l’inizio della competizione, ma evidentemente ha fatto presto a recuperare lo svantaggio.
 
 Accanto a questi gruppi, è stato un intersecarsi di arrivi e partenze, con marciatori che hanno fatto solo il pezzo iniziale (colazione alla Sapinière, poco dopo la partenza), che hanno scelto a quale porzione di gara prendere parte, che si sono “reinventati” un percorso, tagliando, saltando qua e là, nel più puro spirito della Marcia. Un gruppo di 5 persone, arrivato in ritardo, ci ha raggiunti in macchina a Valnontey e ci ha accompagnati fino a Sylvenoire. Continua a leggere

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Prendiamoci le mani, non le impronte! Campagna contro il razzismo


 
filo spinato

 
 1. Le impronte
 
 Dice un vecchio adagio: «Male non fare, paura non avere». E se davvero vivessimo nel migliore dei mondi possibili certo sarebbe così. Se vivessimo nel migliore dei mondi possibili tutt* daremmo felici allo Stato la nostra impronta digitale: sarebbe una misura molto pratica per individuare i malfattori, nulla più. Ma come fai a fidarti, quando al governo ci sono le stesse persone che gestivano l’ordine pubblico a Genova durante il G8? Persone per le quali le discariche son siti militari e i soldati servono a pattugliare le strade contro la micro-criminalità (mica contro la mafia)? Gente per cui al Dal Molin la base si farà COMUNQUE e la Tav è un impegno preso con l’Europa (Rete 4 evidentemente no)?
 
 2. I rom
 
 Un conto, comunque, è chiedere le impronte a tutti i cittadini, un altro è scegliere la categoria cui domandarle. Il criterio individuato dal Ministero degli Interni è quello etnico: nasci in una certa etnia e perciò vieni censito. La tua ascendenza ti fa potenzialmente pericoloso. A 70 anni esatti dall’entrata in vigore delle leggi razziali in Italia a opera del fascismo, torniamo a giudicare i cittadini non in base a ciò che «fanno», ma in base a ciò che «sono».

  DICHIARAZIONE: «Prenderemo le impronte digitali».
 DOMANDA: «A chi, ai pregiudicati?»
 
 «No».
 
 
Sarebbe opinabile, ma avrebbe una logica.
 
 «A tutti gli stranieri, allora?»
 

 Di nuovo:
«No».
 
 
Sarebbe xenofobo, schifoso, ma capiremmo il gioco.
 
  Le impronte saranno prese agli appartenenti a una certa etnia, i rom, a loro e solo a loro, in barba al terzo articolo della Costituzione, che ci vuole «eguali», tutti, «senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali». Giovedì scorso il Parlamento europeo ha approvato, con 336 voti favorevoli, 220 contrari e 77 astenuti, una risoluzione che condanna l’Italia per la decisione di prendere le impronte ai rom. Il Ministro Maroni si è detto «indignato». Intanto, però, parte della società civile reagisce, esprimendo la propria solidarietà nei confronti dei rom con azioni simboliche quali il “dono” della propria impronta.
 
 Pubblico di seguito l’appello per la manifestazione «di solidarietà con i Rom, i clandestini e i migranti, contro le misure razziste e  discriminatorie del Governo» organizzata da Acli, Arci, Legambiente, Emergency VdA e Arci Gay, che si terrà lunedì pomeriggio alle 17.30 in piazza Chanoux ad Aosta (sarà, tra l’altro, il 14 luglio: la data potrebbe ricordare qualcosa, come ad esempio i concetti di liberté, égalité, fraternité espressi dalla Rivoluzione francese). Invito tutte e tutti a partecipare.

 
 Campagna contro il razzismo: Prendiamoci le mani, non le impronte!
 Lunedì 14 luglio 2008, ore 17.30 piazza Chanoux, Aosta

 Raccolta pubblica volontaria di impronte
 

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Meno quattro: l’itinerario illustrato!

 
 

La locandina al rifugio Sella (m 2584 slm) 
 
Senza voler tediare
gl’innumerevoli visitatori degli ultimi giorni (estate e internet, fortunatamente, non vanno tanto d’accordo, in più sembra tornato il sole) parlando sempre della Marcia, segnalo che il conto alla rovescia prosegue. Siamo ormai a meno quattro giorni e ho finalmente deciso di rendere disponibile (qui di seguito) l’itinerario illustrato dell’iniziativa: se durante la gara avrete a disposizione la versione scritta, sin d’ora potete farvi un’idea di quello che vi aspetta guardando quella illustrata.
 
 È anche pronto il regolamento 2008 che, nella sostanza, è uguale a quello dell’anno scorso…
 
Ieri mattina, frattanto, ho portato un paio di locandine al Rifugio Vittorio Sella (m 2584 slm, circa 900 m di dislivello da Valnontey, da dove sono partito), per rispettare la tradizione inaugurata l’anno scorso. La foto di questo articolo m’immortala mentre mi trovo lassù.
 
 Marcia Granparadiso estate: itinerario illustrato.
 
 PARTENZA [1]
 Si parte dai prati di Sant’Orso (Cogne, 1534 m), in prossimità del campo giochi.
 

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Meno sei: la Marcia inizia a diffondersi

 

 

La catena del gran Paradiso
 Magari non è facile
da credere, osservando questa foto di giornata, ma oggi è stato il tempo incerto a impedirmi di portare la locandina della Marcia al rifugio Vittorio Sella… Che del resto si trova nella direzione del nuvolone bianco, sulla destra dell’immagine. Ritenterò domattina (e sicuramente sarò più fortunato), magari a mo’ di sacrificio per ottenere tempo bello per domenica. Come luglio, in effetti, finora è stato un po’ piovoso, ma normalmente alla Marcia c’è il sole. [E poi – detto fra noi – che cosa sono due eventuali gocce di pioggia per gli intrepidi marciatori? Ricordo la possibilità delle soste nei paesi sull’itinierario: un bel tè caldo davanti al caminetto…]
 
 Intanto, qualcuno si è accorto di noi.
 
 Hanno parlato della Marcia, oppure lanciato l’iniziativa, i seguenti siti:
 

 12vda.it
 AIAT Cogne
 ansa
 Aosta Sera
 Aosta Sera (dopo la Marcia)
 Boiler (giornale di scienza, innovazione e ambiente)
 espace populaire
 immaginidacogne
 liberostile
 Quotazero
 rendezvous-vda.it
 Rifugio Sogno di Berdze
 Roche et Glace
 SportVda
 Sport-VdA

 
 È stato inoltre pubblicato un articolo sul settimanale «Gazzetta Matin», in edicola oggi [lunedì 7 luglio]. Se vuoi leggerlo, clicca sopra l’immagine qui sotto per ingrandirla.
 
 

 
 
 
 
 
Diffondi la Marcia!
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I preparativi della Marcia

 

  Scrivo da Cogne, con una connessione saltellante e poco tempo a disposizione, a causa dei preparativi della Granparadiso estate, che partirà dai prati di Sant’Orso domenica 13 luglio. L’atmosfera è la solita, allegra ma concitata, con tante locandine da consegnare, comunicati stampa eccetera eccetera. Quest’anno mi sono deciso a "tappezzare", oltre a Cogne e frazioni, anche Aosta, Aymavilles, Villeneuve… Alcune locandine dovrebbero essere consegnate a Courmayeur nel fine settimana, mentre per la Bassa Valle mi dovrò attrezzare. Non ho più pensato a parlare, nella penuria assoluta di tempo, della IV Marcia a piedi a Comboé, che si è tenuta il 22 giugno per sensibilizzare la popolazione per la tutela di un vallone meraviglioso, che rischia di essere sfregiato da un’inutile strada poderale. Rimando gli interessati al sito degli Amici di Comboé. Domani, invece, si terrà una marcia nella valle dell’Alleigne, a Champorcher (Aosta). Anche in questo caso, si tratta di sensibilizzare gli animi per la difesa di un vallone incantevole, contro il progetto di modifica della mulattiera storica. Compatibilmente con gli impegni di preparazione della Marcia, infine, vedrò di tronare presto ad aggiornare più puntualmente il blog, con la sentenza su Genova da commentare e qualche parola sugli attentati alla libertà di espressione in internet.
 

 
 
 

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alt="Cogne, 13 luglio 2008 – V Marcia Granparadiso estate" />
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Presidente statti a casa!

 Minturno, teatro romano. Giochi sportivi studenteschi 2008Finora non sono riuscito a ottenere una risposta da parte del Presidente del Consiglio alla mia lettera sull’emergenza rifiuti in Campania, ma non escludo che il Cavaliere sia diventato un visitatore del blog. Quasi non ho fatto in tempo a pubblicare l’articolo Berlusconistattiacasa.com, infatti, che ho trovato sul giornale questa notizia riguardante le Olimpiadi: «L’Italia va all’inaugurazione ma Berlusconi resta a casa» [dal manifesto di mercoledì 1° luglio, p. 16]. Una semplice coincidenza? Forse sì, anche perché, leggendo il trafiletto, si capisce che la decisione non riguarda tanto il timore di portare sfortuna alle nostre rappresentative, quanto piuttosto il desiderio di «punire» la Cina per la sua politica tibetana, senza dover boicottare i miliardari interessi dei Giochi. A rappresentare l’Italia nella cerimonia d’apertura sarà così Rocco Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport.
 
 Passando alle cose serie, chissà che qualche navigante non voglia lasciare un commento sull’arduo dilemma boicottare/non boicottare Pechino?
 
 Tengo a precisare che la questione va oltre lo stato di salute dei diritti umani all’interno della cosiddetta «tigre asiatica», o la politica di “cinesizzazione” forzata del Tibet. Alla retorica di chi vede nelle Olimpiadi un momento di dialogo e di confronto tra i popoli è senz’altro utile contrapporre la natura mediatica e commerciale dei Giochi, capaci di attrarre un giro d’affari cui né il Berlusconi-che-rimane-a-casa, né gli altri Grandi Boicottatori vogliono rinunciare. È questo aspetto, la natura per certi versi «antisportiva» dell’appuntamento sportivo per eccellenza, che mi piacerebbe riuscire a boicottare. Magari in positivo, organizzando contro-olimpiadi assolutamente acommerciali, dove la competizione sia limitata al piacere di far bene, senza stipendi e premi d’ingaggio, senza preclusioni alla partecipazione di nessuno, senza bisogno di portare la Fiaccola olimpica in cima al Monte Bianco
 
 Sarebbe bello che, in varie parti del mondo, appassionati di diversi sport formassero una rete e organizzassero tornei della loro disciplina, aperti virtualmente a chiunque; si potrebbero coordinare gli eventi in modo da farli svolgere tutti negli stessi giorni e dare un nome unico – l’altraolimpiade(?) – a questo calendario. Intanto, in attesa di capire come organizzare l’iniziativa, mi tengo stretta la “mia” Marcia Granparadiso estate, cui invito tutt* a partecipare!
 


 
 L’articolo è corredato da una foto della cerimonia d’apertura dei giochi studenteschi nazionali Lazio 2008, nel teatro romano di Minturno (Latina).

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Rifiuti Zero Valle d’Aosta

 
 
 Domani, venerdì 4 luglio 2008,
alle ore 20.30, presso il CSV (Centro Servizi per il Volontariato) di Aosta, in via Xavier De Maistre, 19, vicino al cinema De la Ville) si terrà un’assemblea del Comitato Rifiuti Zero Valle d’Aosta per eleggere le cariche organizzative e rappresentative. Il Comitato, che ha lo scopo di promuovere una migliore gestione dei rifiuti, basata sul ripensamento del nostro modo di progettare, fabbricare, imballare, consumare e gettare i prodotti, è anche attivo nel proporre un’alternativa al termovalorizzatore in progetto a Brissogne (Aosta).
 
 Considerata l’importanza di queste tematiche, trovo importante che tutte le persone interessate siano presenti.


 L’immagine di questo articolo ritrae il banchetto informativo allestito ad Aosta in occasione di una giornata di sensibilizzazione lo scorso 25 aprile.
 

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