La terra sotto i piedi

 Solo tre regioni italiane (Molise, Toscana, Veneto) si sono adeguate alla nuova mappatura del rischio sismico effettuata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) nel 2006. Sulla base della mappa «MPS04» (che utilizza una scala che va da un massimo di 1 a un minimo di 4 per codificare il rischio di pericolosità di un terremoto) alcune zone precedentemente considerate di livello 2, dovrebbero rientrare nel livello 1, ovvero di «massima pericolosità». Nella maggior parte dei casi, però, non è stato effettuato l’adeguamento, come denuncia il sismologo dell’Ingv Carlo Meletti sul manifesto del 18 aprile. Nella mappa, ad esempio, la provincia aquilana è classificata come livello 1, ma a oggi la zona è ancora considerata di livello inferiore, quindi meno pericoloso. Ora, se le mappe non aiutano a prevenire un terremoto, possono rivelarsi utili, com’è facile immaginare, nel «definire priorità di adeguamento sismico degli edifici e guidare interventi di preparazione al terremoto». Continua a leggere

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Aggressione allo Stato (sim sala bim!)

 

 Suppongo che ormai tutt* quant* abbiano visto le immagini dell’attacco alle istituzioni scatenato dal famigerato mago Silvan, noto soggetto eversivo e potenziale terrorista che, durante l’autorevole contenitore politico Domenica In, ha ardito affermare in diretta televisiva di voler prestare la bacchetta magica a Sua Maestà il Presidente, Cavalier Silvio Berlusconi. Si tratta di un’offesa gretta e meschina: il Cavaliere, infatti, non ha bisogno di alcuna bacchetta, certo gli basta l’imposizione delle mani e l’«Unzione del Signore»,  fresca pomata di cui egli solo conosce la formula segreta (e che si appresta – pare – a mettere in vendita al prezzo di 10€ il flacone, prenotazioni al numero verde 25.04.1945, boccetta campione omaggio ai primi 20 acquirenti). Se pubblico il video della scena incriminata è per mostrare ai santommaso della situazione (quelli che «se non vedo non credo») il viso di Lorena Bianchetti che perde di colpo colore e sorriso, i gesti e la replica veemente: la battuta di Silvan è «personale», Continua a leggere

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Calderoli solidale con Vauro

 Ho appena scritto al ministro Calderoli.
 
 Gentile Ministro Calderoli,
 mi rivolgo a lei che già una volta si è battuto in difesa del diritto di satira e, più in generale, di espressione del pensiero, garantito dall’articolo 21 della Costituzione italiana. Il disegnatore Vauro Senesi è stato sospeso dal proprio incarico presso la Rai a causa di alcune vignette sul sisma in Abruzzo (ma più che altro sul mondo politico), considerate irrispettose. Le chiedo d’intervenire, come già fece nel caso delle vignette sull’islam, per far sapere a tutti che lei, come Ministro della Repubblica, non tollererà alcuna restrizione al diritto di esprimere liberamente ciò che si pensa e di castigare, ridendo, i costumi. Sono convinto che anche questa volta la vedremo indossare una maglietta con le vignette incriminate, dimostrando, in tal modo, tre cose:
 
 1) Il suo amore per la libertà;
 2) Che il suo gesto del 2006 non era dettato da un pregiudizio antislamico;
 3) Che intende difendere l’articolo 21 della Costituzione italiana con forza ancora maggiore, in considerazione del fatto che proprio il governo da lei rappresentato è stato bersaglio della matita di Vauro.
 
 Confidando in un suo pronto intervento Continua a leggere

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Sospeso Vauro!

 
 Mi
spiace,
non ho tanto tempo,
ma lo devo scrivere lo stesso: questo è l’ennesimo caso di censura di
Stato
, l’ennesimo bavaglio che Berlusconi e i suoi accoliti hanno usato per tappare la bocca alle poche personalità ancora scomode nel
mondo dell’informazione italiana. La solita bufera su AnnoZero, che si
dovrà dare una regolata sennò sarà chiusa e un vignettista, Vauro
Senesi
, che non ha il dirtitto di far satira a spese dei potenti, perché
poi magari qualcuno ci crede e il consenso inizia a incrinarsi…
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Terremoti. Il Ponte sullo Stretto non è una buona idea


 Sono stato autorizzato a ripubblicare questo articolo, edito dal blog blogeko. Si tratta di alcune riflessioni molto interessanti sulla sismicità d’Italia, in relazione al progetto di costruire il famoso Ponte sullo Stretto, chiodo fisso del premier palazzinaro. L’articolo cita un interessante studio effettuato da due geologi dell’Università della Calabria, il quale dimostra – al di là di qualsiasi altra considerazione sull’opportunità dell’opera – che lo Stretto di Messina è la zona peggiore possibile per una struttura del genere. Aggiungo il link a una mia poesia, intitolata Scilla e Cariddi, che forse i visitatori del blog avranno già letto.
 

 Terremoti. Lo Stretto di Messina, il luogo meno indicato per costruire un ponte
 di Maria Fernanda Piva

 
 Dopo la distruzione de L’Aquila si è
fatto un gran parlare della prevedibilità dei terremoti. I quali
comunque tendono a tornare nei luoghi dove già hanno colpito: ed è
terra ballerina praticamente l’intera Italia che il Governo vorrebbe
riempire di centrali nucleari
.
 
 Non solo. Il ponte sullo Stretto di Messina, che costerà lacrime
sudore e sangue ai contribuenti
italiani e al quale Berlusconi non
intende rinunciare nemmeno se le circostanze obbligheranno a fare a
meno di qualcuna delle grandi opere cui tiene tanto. Continua a leggere

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Campeggio «Da Silvio»

 
 1. Cliccando sull’immagine si può ingrandire la composizione di Antonio Pagliaro, che ringrazio per il permesso di riprodurla. Mostra il Grande Imbonitore nei panni, a lui certo congeniali, di animatore turistico. Peccato per l’assenza di una colonna sonora: potete rimediare cercando in rete l’ultimo successo di Apicella.
 
 2. Alla fine persino i telegiornali, dopo aver sbandierato il dolore di una popolazione, hanno dovuto dar spazio alle più prosaiche domande sulle responsabilità umane, se non quelle nella prevenzione e nei soccorsi, almeno le altre, circa la tenuta del patrimonio architettonico abruzzese e più generalmente italiano. Continua a leggere

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Attivisti italiana e tedesco arrestati dalle forze israeliane

 NUOVO AGGIORNAMENTO: Sara Pagani è stata rilasciata oggi, 13 aprile, alle ore 14.



 Ringrazio Franz
per i suoi aggiornamenti, dai quali, oltre alla notizia del rilascio, apprendo che il sito zero321.it è riuscito a sentire Sara per telefono e ha pubblicato una breve intervista. Dal sito si apprende che Sara e il suo collega tedesco sono stati arrestati presso un avamposto illegale di coloni israeliani, area che l’esercito israeliano aveva dichiarato «zona militare chiusa». Il volontario tedesco, che era già stato arrestato durante una manifestazione, è stato nuovamente fermato e Sara ne ha condiviso la sorte per aver domandato per quale motivo lo stessero arrestando. Dalle sue parole è possibile dedurre che la detenzione, per quanto breve, non è stata per niente «piacevole». «I poliziotti hanno fatto molte difficoltà prima di acconsentire a farmi fare la telefonata dopo l’arresto», ha dichiarato a zero321.it. «Poiché avevo chiamato un numero che non rispondeva non volevano più farmi chiamare con la scusa che la telefonata era stata fatta. Alla fine hanno acconsentito e ho potuto chiamare un altro numero». «La cella nella quale sono stata trattenuta era molto sporca. Abbandonati sul pavimento c’erano asciugamani e capi di abbigliamento sporchi. Ho dovuto chiedere almeno dieci volte che mi portassero un po’ d’acqua e, in generale, il trattamento è stato piuttosto duro. I poliziotti erano ostili e rispondevano male». Adesso Sara spera di non essere espulsa, «anche perché», dice, «sono qui da soli dieci giorni» e «di solito non si viene espulsi per questo tipo di accuse». Sara dovrà tornare alla stazione di polizia di Kyrat Arba tra una settimana.
 Leggi l’articolo su zero321.it


 
L’antefatto e gli aggiornamenti più vecchi:
 
 Due attivisti dell’International Solidarity Movement (Ism), il tedesco Christian Beck e l’italiana Sara Pagani, sono stati arrestati la mattina dell’11 aprile dalle forze israeliane mentre accompagnavano nei campi alcuni coltivatori palestinesi. Continua a leggere

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