Valle d’Aosta, referendum propositivo contro il progettato pirogassificatore che dovrebbe farsi carico dello smaltimento dei rifiuti di… 130 mila persone(!) – a tanto ammonta infatti l’intera popolazione della regione più piccola d’Italia.
Sul perché sono contrario all’impianto e sul referendum propositivo – istituto assente nel resto d’Italia, con l’eccezione, oltre alla Valle d’Aosta, della provincia autonoma di Bolzano – ho già detto qualcosa altrove. Mi limito qui a un semplice rimando al documento scritto da alcuni medici valdostani per mettere in guardia la popolazione circa le possibili conseguenze del pirogassificatore sulla salute della popolazione.
Le firme necessarie per indire il referendum sono state raggiunte, perciò la fase della raccolta terminerà, in anticipo rispetto al previsto, questo venerdì (16 dicembre). Lo annuncia in un comunicato stampa Vallevirtuosa, l’associazione promotrice del referendum, invita «i cittadini che ancora non lo avessero fatto a recarsi in questi ultimi giorni presso il proprio Comune per firmare e sostenere l’iniziativa referendaria».
Rifiutare scelte sbagliate nella gestione dei rifiuti non significa essere «quelli del no», ma scegliere di pensare con la propria testa e accettare di prendere in considerazione alternative. Ottenere di potersi esprimere, a favore o contro il pirogassificatore, significa rifiutare il principio, sempre più praticato, che il mandato elettorale corrisponda a una delega in bianco, che permette di prendere le decisioni sulla testa dei cittadini.
Contro il diritto dei cittadini di esprimere liberamente il proprio volere, guarda caso, lo scorso novembre è stato fatto ricorso al Tar della Valle d’Aosta; a presentarlo è stata Asso-Consum Onlus, un’associazione con base a Roma, fino ad ora sconosciuta fra le vette più alte d’Europa.
Non lasciamoci scippare il referendum, dunque (e vediamo di raggiungere il quorum, vergogna italiana volta ad annullare la forza degli strumenti di democrazia diretta previsti dal nostro ordinamento)!
Oggi, intanto, 14 dicembre, si terrà l’udienza per un altro ricorso al Tar, quello presentato dal «raggruppamento temporaneo» delle imprese escluse dal bando di gara per la costruzione del pirogassificatore.