Appropriazione debita


Tempo non ne ho
, perciò lo dico in fretta in fretta.

Sto pensando di dar vita a un blog parallelo a questo (e meno male che non aveva tempo!), intitolato «Appropriazione debita». Un luogo in cui postare materiale resistente (per lo più artistico: testi, musica, video) autoprodotto, da offrire alla libera fruizione.

Un progetto che potrebbe diventare un serbatoio di musica, parole e immagini.

Un progetto che potrebbe diventare un insieme di gruppi musicali (o, per meglio dire: ogni gruppo potrebbe aderire alla filosofia del progetto e “fregiarsi” del sottotitolo «Appropriazione debita», usufruendo dei pezzi già in repertorio – ovvero sul sito – e mettendo i propri a disposizione degli altri).

Un progetto che potrebbe diventare teatro, cinema e chi più ne ha più ne metta, o magari soltanto un archivio online, da usare come si vuole.

L’importante, al solito, è condividere le finalità dell’iniziativa, partecipare, citare i nomi degli autori, non avere finalità commerciali… La licenza di riferimento potrebbe essere quella Creative Commons 3.0.

Mi sembra che l’iniziativa si spieghi da sola. Aggiungo che, nell’epoca dell’obbligo del pareggio di bilancio, della privatizzazione dei beni, delle banche al governo è opportuno cercare altri canali, non vincolati al concetto della transazione in denaro.

Utopia o meno, un mondo diverso si costruisce dal basso.

Ditemi che cosa pensate del progetto [e-mail: levostremissive(at)autistici.org]. Intanto vi lascio un primo testo, quello di una canzone mia – probabilmente non è finita, nel senso che è ancora un po’ corta – nella quale immagino di essere stato convertito al neoliberismo dalle lacrime di Elsa Fornero. Quando sarà musicata (naturalmente tutt@ possono provarci!), pubblicherò il/i file audio.

Il titolo ancora manca.

Battezzato / nel mio nuovo credo
(ci credo) / dalle lacrime d’Elsa Fornero
mi converto e proclamo che è vero
Io credo

Credo nel Mercato, Padre Onnipotente
Credo nel suo figlio Goldman Sucks
Lo spirito del rating aleggi sulle scelte
Di chi amministra la società

Tu prendi le forbici e taglia:
modella a tuo gusto la Spagna, l’Italia
la Grecia, la Francia e Germania
scalate azionarie e pali-cuccagna

Credo / Credo nella Banca Mondiale
che è al di sopra del bene e del male
alla borsa che scende e che sale
Io credo

>>> Nell’immagine, il Muro di Lennon a Praga.

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Una risposta a Appropriazione debita

  1. Francesco Lucat scrive:

    Mario, sei un genio. Ho un’ idea musicale per questo testo fra rap/jazz/funk/arte della fuga (absit iniuria verbis) etc. Vediamo un po, ma l’ idea è fantastica, perchè se vuoi fare la rivoluyzione, devi comporre ALMENO UNA canzone, e poi (per citare Peter Weiss – che nessuno si ricorda più chi cazzo fosse) “MA CHE COS’E’ UNA RIVOLUZIONE SENZA UNA GENERALE COPULAZIONE?
    Un bacio in bocca
    Francesco

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