Soltanto noi possiamo fermare il terrorismo, il tiro al bersaglio contro i civili. Soltanto noi, gli occidentali, i ricchi, i creatori di questo gioco terribile.
Non c’è giustizia al mondo. È colpa dell’islam o del nostro modello economico? Non c’è pietà per i civili, i bambini, le persone indifese. Andate a dirlo a quelli che le “nostre” bombe intelligenti hanno pescato a casa loro, cadendo dall’alto dei cieli.
Diamo il cattivo esempio, perciò la colpa è nostra.
Lo dico in senso pratico, mica in senso morale: di certo non nego la responsabilità personale, individuale, dell’ennesima strage commessa da cerebrolesi assassini.
Ma dico che abbiamo cominciato noi il gioco, rubando e ammazzando, e dico che stiamo continuando, che anche in questo momento – mentre bombardiamo l’Isis – lo riforniamo di armi.
Se dico che la colpa è nostra, in realtà voglio dire che la causa dipende da noi, da noi che per ciò stesso potremmo – per quanto difficile – disinnescare l’ordigno.
Ma per disinnescare l’odio occorrerebbe rinunciare ai disegni di dominio planetario. Allo sfruttamento. Alla globalizzazione dei mercati. Per questo continuiamo a fare guerre e a dare agli altri l’esempio più osceno.
Soltanto noi possiamo invertire il corso di questa deriva tragica verso uno uno stato di guerra diffusa che si fa mondiale.
Basterebbe volerlo.
>>> La vignetta è di Mauro Biani ed è stata pubblicata su «il manifesto».