Sul tema delle aggressioni fasciste che stanno insanguinando l’Europa, ripubblico un mio contributo in versi, tratto dal blog ZiaPoe.
Il posto vuoto
E poi se uccidi qualcuno, che fai?
Lo chiamerai nemico
e ti racconterai che così è meglio.
Cercherai di credere
di aver salvato il mondo col tuo gesto.
Com’è pulito, adesso:
splende come la lama del coltello.
E se qualcuno ti uccide, che fai?
Lo chiamerai nemico
e ti racconterai che ti ha mancato.
Cercherai di credere
che in fondo è stato solo fortunato.
Comunque sarai morto,
e il morto parte e lascia il posto vuoto.
E se il nemico sono io, che fai?
Mi chiamerai nemico
e ti racconterai che faccio schifo.
Cercherai di credere
che il bimbo che son stato s’è guastato:
non son più umano, adesso,
ma carne per la lama del coltello.
Eppure, ogni mattina guardo il mondo
sperando che sia meglio.
[Mario Badino, 7-8 giugno 2013]
ottima! non vedo l’ora che esca il tuo libro!….! 😉
Ringrazio l’insospettabile cittadino onesto. Il libro dovrebbe uscire la settimana prossima – i primi di luglio, insomma!