Quando l’appropriazione è debita


Forse non sta bene
citarsi, ma lo farò lo stesso. Tempo fa ho aperto il blog appropriazionedebita, che immagino come un archivio di materiale, artistico ma non solo, libero da copyright.

L’idea era/è che con il tempo il blog diventasse/diventi anche un progetto a più teste, attorno al quale non solo raccogliere e mettere a disposizione conoscenza, ma soprattutto esperienze, musicali, video e quant’altro, con – faccio un esempio – gruppi che possono attingere a un repertorio di canzoni “libere” e mettere a disposizione, allo stesso modo, le loro, o filmati da proiettare dove e come si vuole, senza Siae o balzelli da pagare.

Nei fatti, il progetto non è mai partito perché – a parte il grande contributo portato dall’amico Ronnie – non c’è stata l’aggregazione che speravo, al punto che da marzo ad agosto il blog non è più stato aggiornato.

Ora sto provando a rilanciare l’idea, che mi sembra sempre buona, anche come antidoto, piccolo ma necessario, alla religione del mercato, che forse incominciamo tutt*(?) a vedere dove ci sta portando.

Qui sotto ripubblico il post Perché l’appropriazione è debita. Sarebbe bello se ci fosse il contributo di tante, tante persone!

Perché l’appropriazione è debita
da appropriazionedebita.noblogs.org.

Debita è l’appropriazione dei frutti dell’arte e dell’ingegno.

Assurdo è che i concetti, i versi, la conoscenza e l’estro siano legati a un brevetto o sottoposti a diritto d’autore.

Questo blogin attesa di un manifesto più organico che però sarebbe bello fosse partecipato – si incarica di raccogliere materiale artistico e (perché no?) scientifico volutamente sprovvisto di diritti d’autore.

«Del suo lavoro l’autore dovrà pure campare», dice lo scettico.

Mica detto, perché nella vita si può anche lavorare.

Appropriazionedebita, comunque, non rifiuta l’dea dell’arte che diventa professione: l’oggetto, il dipinto, il libro possono essere venduti e comprati. L’idea, l’immagine, le parole devono poter circolare liberamente.

Tutti i lavori pubblicati in questo blog, salvo dove esplicitamente specificato, sono protetti dalla licenza Creative Commons 3.0, che permette il loro libero riutilizzo a condizione di non avere fini di lucro, di citare l’autore e di impegnarsi a non impedire la libera diffusione del nuovo lavoro realizzato.

Per partecipare con opere proprie e segnalazioni, per comunicare e suggerire (e per contribuire a stilare un manifesto decente!), inviate le vostre e-mail all’indirizzo camminante[at]inventati.org.

PS: Ci sarebbe anche bisogno di un bel simbolo per appropriazionedebita…

>>> Nella foto, un particolare del muro di John Lennon a Praga.

 

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