Scavare la roccia a 2400 metri d’altitudine, penare, faticare, sperare, da minatori e insieme montanari, per prendere il minerale e portarlo a valle.
Gallerie, teleferiche, treni di montagna, ma soprattutto minatori e operai sono i protagonisti della storia della miniera di magnetite di Cogne, chiusa definitivamente nel 1979, e oggi importantissima testimonianza del passato minerario e industriale della Valle d’Aosta.
Un bene prezioso in pericolo, perché da più parti si propone un recupero soltanto parziale delle strutture minerarie e lo smantellamento del treno Cogne-Acque Fredde, da pochi anni restaurato, ma di fatto mai utilizzato se non come accesso alternativo alla strada regionale durante l’alluvione del 2000.
Ma non si smantella la propria storia ed è questo che ha mosso alcuni affezionati, tra i quali il sottoscritto, a candidare la ferrovia del Drinc e la miniera di Cogne tra i Luoghi del Cuore del Fondo Ambiente Italiano (FAI).
Invito tutte e tutti, indipendentemente da dove abitate, a sostenere la candidatura di questo importantissimo sito. Per votare bisogna registrarsi su www.fondoambiente.it. È anche possibile votare compilando una cartolina, disponibile nelle filiali della banca Intesa – Sanpaolo.
>>> Segnala «La ferrovia del Drinc e la Miniera» come Luogo del cuore del FAI.