Forze dell’ordine, ma l’ordine democratico è un’altra cosa

25 febbraio 2012, Torino Porta Nuova.

Un utente di Trenitalia (non si tratta di un manifestante) racconta il pestaggio subito, senza motivo, da due poliziotti.

Come senza motivo partono le cariche contro i manifestanti di ritorno a Milano.

Lo Stato, la polizia sono contemporaneamente tante cose diverse. Io non generalizzo per principio.

Ma accorgerci che c’è qualcosa che non funziona – e denunciarlo – è interesse di tutt*. Delle forze dell’ordine, in primo luogo, se l’«ordine» che vogliono tutelare è quello democratico.

È mai possibile che dai colleghi di certi «tutori» non debba mai venire una denuncia, magari simbolica ma tanto più significativa perché pronunciata da chi veste la stessa divisa, della violenza impiegata sistematicamente in chiave repressiva?

È mai possibile che non si accorgano di avere davanti a loro i loro concittadini? Che le battaglie di questi potrebbero essere le loro?

C’è chi lo ha detto meglio di me il 1° luglio dell’anno scorso:

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