Prendo foto e commento dal sito del Comitato No Tav Torino. «È iniziata», si legge, «una nuova fase di resistenza» che ci riguarda tutt@.
QUI l’impressionante cronaca degli avvenimenti di ieri, 27 giugno: leggendola con i vari aggiornamenti sembra di assistere a una giornata di guerra, con le forze dell’ordine (sic) intente a seminare disordine e violenza. A chi deve servire un’opera, se non ai cittadini? E quando i cittadini non la vogliono?
Qui sotto l’audio della bella Ballata di Roberto, che gli Iubal Kollettivo Musicale, un gruppo delle mie parti, hanno dedicato alla lotta contro la Tav. Invito tutti e tutte ad ascoltarla e a diffonderla (è pubblicata con licenza Creative Commons, per cui la diffusione non a fini di lucro, citando gli autori, è libera).
La Grande Opera
di Comitato No Tav Torino
Sono queste le Grandi Opere che hanno in mente: distruggere, aggredire, violentare. L’illegalità è la loro bandiera, l’impunità è la loro speranza. Parlavano di progetto da realizzare «con il consenso della popolazione»: ecco cosa avevano in mente.
Con lo sgombero del presidio della Maddalena è iniziata il 27 giugno 2011 una nuova fase di RESISTENZA per fermare la distruzione, per denunciare l’aggressione e la violenza, per fermare l’illegalità. È una lotta di resistenza che riguarda tutti, non solo i valsusini, è una battaglia di civiltà in difesa della democrazia.