Aspettando la Freedom Flotilla

Sabato 14 a Roma, alla manifestazione a sostegno della Freedom Flotilla 2, c’erano anche Guendi Jocollè e Giovanni Buschino che per il blog hanno scritto l’articolo che segue, raccontando la giornata di lotta e ricordando la prossima partenza delle navi pacifiste, che tenteranno di forzare il blocco illegale delle acque di Gaza imposto dalla marina israeliana.

Anche le foto sono dei due “inviati” del blog, ai quali lascio subito la parola.

Sabato 14 maggio si è svolta a Roma la manifestazione a sostegno della Freedom Flotilla 2 – Stay Human, un convoglio di navi che partirà in giugno alla volta di Gaza, con l’obiettivo di forzare il blocco con cui Israele tiene sotto asssedio la Striscia.

Il corteo, che ha percorso e colorato le vie del centro della Capitale, ha raccolto le adesioni di alcuni partiti (FdS, Sel, IdV, ecc…) e di molte associazioni, che con il loro lavoro cercano di sopperire alla totale assenza della comunità internazionale, complice dell’oppressione perpetrata ai danni del popolo palestinese, in particolare di coloro che vivono a Gaza.

Tra le varie associazioni si possono ricordare l’ISM-Italia, l’associazione di cui faceva parte Vittorio Arrigoni, il Coordinamento BDS Italia, Gazzella Onlus e molte altre.

È importante inoltre sottolineare la presenza della Rete ECO-Ebrei Contro l’Occupazione, di cui un rappresentante è intervenuto sul palco di piazza Navona, alla conclusione della manifestazione, per esprimere il loro messaggio di solidarietà. Durante l’intervento è stata anche denunciata l’aggressione subita da un suo compagno della Rete nel pomeriggio .

Quest’anno, con la Flotilla, partirà anche una nave italiana, la “Stefano Chiarini”, intitolata al giornalista del manifesto, prematuramente scomparso, che con i suoi articoli dava voce alle sofferenze del popolo palestinese.

Così si legge nel manifesto pubblicato sul sito ufficiale della nave:

«L’obiettivo che si prefigge la Freedom Flotilla 2 è di raggiungere Gaza via mare, attraverso le acque internazionali e quelle di Gaza stessa, per portare aiuti umanitari alla popolazione civile e chiedere l’immediata cessazione dell’assedio illegale di Gaza e l’occupazione illegale dei territori Palestinesi. È un obiettivo perfettamente legittimo, e la sola modalità che resta a Israele per ostacolarlo è la forza bruta».

Si ricorderà che nel 2010 il convoglio di navi diretto verso la Striscia venne attaccato dall’esercito israeliano che uccise nove attivisti della nave turca Mavi Marmara.

È importante allora sostenere e dare visibilità all’iniziativa, poiché una grande risonanza può indurre il governo israeliano ad agire più cautamente.

Bisogna che finisca questa intollerabile impunità, molto spesso dovuta anche al silenzio dei governi e dei media occidentali.

Per info: http://www.facebook.com/l/096c1WBB5wXxc8wKiTEIM4q3zpA/www.freedomflotilla.it

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