A riguardare le foto che pubblico in questo articolo, ho avuto l’impressione che Aosta oggi fosse una città città normale, una città viva. Non capita tutti i giorni, del resto, nel capoluogo della regione più piccola d’Italia, di vedere tanta gente in strada per una manifestazione di protesta, di entrare in piazza Chanoux sulle note di Guccini o di percorrere via De Tillier cantando «Soffia il vento».
In strada c’erano tanti studenti (memorabile una ragazza che, al telefono, gridava stupita: «Stiamo facendo sciopero in strada e ci sono anche i nostri professori!»), i cittadini dei comitati in difesa del territorio e i “cittadini semplici”, lavoratori che – come dicevano gli adesivi – «stiamo scioperando per voi»; e poi, naturalmente, la Cgil, qualche partito, tante facce conosciute e anche tanti amici.
Pubblico, di seguito, qualche foto, soperando di rendere l’atmosfera di oggi.