Sciopero generale e no pir(l)ogassificatore

Lo sciopero di venerdì 6 è sciopero generale, contro il governo degli interessi personali e dello sfascio, quello che sta scippando i referendum perché l’acqua sia privata e si vada avanti con il nucleare, quello che azzoppa la giustizia in modo da salvare uno solo (o al limite i suoi amici), quello che si schiera con i Marchionne di turno, che schiera i Brunetta, che vorrebbe tornare ai rapporti di produzione e lavoro del XIX secolo, spacciandoli per «riformismo».

Partecipiamo tutt*, indipendentemente da considerazioni del tipo «tanto non serve» oppure «sono di un altro sindacato» o ancora «non posso permettermi di perdere un giorno di paga» (l’unica, fra le tre, che abbia un briciolo di senso). Non si tratta del solito scioperino, ma di un’occasione da non perdere per mandare un segnale. Almeno proviamoci, per una volta!

Nella mia città, Aosta, a partire dalle 10 del mattino, è previsto un presidio in via Croce di Città, organizzato dalla Cgil, al quale hanno aderito anche i comitati cittadini, alcune forze politiche e associazioni studentesche.

>>> Non c’entra con lo sciopero, ma con la cittadinanza attiva sì: venerdì sera presso il salone comunale della Grand-Place di Pollein (Aosta) si svolgerà una serata informativa sui problemi per la salute legati alla costruzione di un pirogassificatore, prevista dalla Regione Valle d’Aosta per la gestione dei rifiuti locali. Alla serata interverranno alcuni esperti che proporranno possibilità di smaltimento alternative all’incenerimento, tanto per sfatare il mito che chi non vuole un’opera dannosa non abbia in realtà nient’altro da proporre.

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