In verità

In verità, non ho il tempo di essere dettagliato.

Ma mi sembra di ricordare dibattiti, occupazioni a scuola, dissenso, quando l’Italia partecipò alla prima guerra del Golfo, quando Saddam aveva invaso il Kuwait.

Ora siamo in guerra contro Gheddafi, l’amico di ieri; al solito, non si capisce se i nostri aerei aprono o non aprono il fuoco (che cosa sono andati a fare nel secondo caso?).

Oggi riflettevo che è un’indecenza, quando una persona (non importa, qui, chi) è costretta a stare mesi in ospedale, il fatto che non possa avere una camera tutta per lei. Che debba sopportare oltre alla malattia, ai disagi della convalescenza, anche l’affollamento.

Il che è vero a maggior ragione per le carceri, ma nei confronti di chi “ha sbagliato” non sempre ci sentiamo solidali.

Il che è vero per le aule scolastiche, ma gli ospedali incutono sempre più timore.

Mi sono detto che è un’indecenza che rinunciamo a dare una stanza singola a tutti i pazienti, non perché viva sulle nuvole (coi tempi che corrono, so benissimo che è già tanto avere le stanze che abbiamo), ma perché mi sono chiesto come vengono spesi, altrimenti, i soldi che servirebbero all’uopo.

Mi è venuta in mente la «missione di pace» in Afghanistan.

Mi sono venuti in mente i bombardamenti di Tripoli «per proteggere i civili». Mi sono venuti in mente i milioni – centinaia – regalati da chi ci governa alle scuole private, nonostante la Costituzione ne permetta l’esistenza purché non costituiscano onere per lo Stato.

Ho pensato che una stanza singola per tutti i degenti sarebbe più utile.

E classi meno numerose a scuola.

>>> L’immagine di questo articolo vorrebbe essere simbolica, ma non si sa di che.

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2 risposte a In verità

  1. Luigi Sorcelli scrive:

    Ciao Mario,
    a me oltre alle sacrosante cose che tu dici, è venuta in mente un’altra cosa: nessuno, ma dico nessuno, ai tempi dell’Iraq (Desert storm I e II) si azzardava a dire che il cuore della questione era il petrolio. Oggi qualcuno lo fa.
    Indovina chi é?
    Un comunista dell’opposizione? Un pacifista irriducibile: no, è Bossi!!!!
    Che tristessa.

  2. mariobadino scrive:

    In effetti, è triste! E dove il petrolio non c’è – ad esempio nella Striscia di Gaza – le azioni di guerra contro la popolazione palestinese continuano senza che a nessuno venga in mente di intervenire:

    http://mariobadino.noblogs.org/post/2011/03/22/gaza-sotto-attacco/

    Com’è che nessuno propone una No-Fly Zone su Israele e Palestina?

    http://www.firmiamo.it/la-palestina

    Ciao

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