Raiset. Ufficio casting

«Ma che cosa è in grado di fare?»

Una domanda insolitamente ingenua, ma un professionista a volte ama mettere le carte in tavola, per mostrare di aver capito il gioco e di sentirsi per questo un gradino più in alto.

«Assolutamente nulla, se vuoi la mia opinione», rispose franco il suo interlocutore. «Ma non capisco che c’entra. È stato deciso che farà televisione e bisogna trovargli un posto dove non faccia troppi danni».

«Il Grande Fratello?»

«Comincerei con qualcosa di più semplice. Potrebbe condurre un telegiornale, ad esempio, oppure dirigere il Tg1. Ma rischierebbe di alzare il livello».

«Magari lo mettiamo al programma dei pacchi, o all’identikit di Frizzi: prima come concorrente fisso, poi, quando il pubblico si è abituato alla sua faccia, lo facciamo parlare… Magari col tempo può diventare conduttore».

«Troppo lungo, il capo preferisce che si faccia in fretta».

«Iniziamo dalle televendite?».

«Buona idea. È lì che si vede chi ha le carte in regola per arrivare in alto. Poi, magari, una comparsata nei Cesaroni, o al Mammo… Peccato che sia chiusa Casa Vianello, ma non è mai detto: prima o poi lo faremo il remake».

«Okay. Sistemato lo stronzo, passerei alla velina. È sinceramente imbarazzante».

«In che senso

«No, bella è bella, ma non sa muoversi, non sa parlare, non le facciamo fare neanche un messaggio promozionale, ho paura».

«La velina va bene».

«Ho capito. Calata dall’alto anche questa».

«Non da così in alto, stavolta».

L’uomo è vagamente imbarazzato, poi scuote le spalle e confessa:

«La decisione è mia. Andiamo a letto insieme e, come hai detto anche tu, le cose principali le ha a posto. Se vuoi ti faccio vedere un filmato privato. È una scopata a cui non ho intenzione di rinunciare».

«Vabbè, ho capito. Figurati se mi metto contro di te che sei amico. Facciamo favori a tutti, una volta che possiamo avere qualcosa noi…».

«Senti, piuttosto c’è un problema con il settore musicale».

«Ravelli?».

«Già. Troppo qualificato per il posto. È uno bravo davvero, non accetterà di essere affiancato da un immanicato e tu sai quante pressioni abbiamo. Dobbiamo toglierlo».

«Ma non c’è altra soluzione? Potrebbe essere una risorsa importante».

«E che dobbiamo fa’? Mica possiamo rischiare che monti su un casino…».

«Okay, lo togliamo. Hei! Potremmo metterci quell’altro!»

«Chi

«Massì, lo stronzo delle televendite! Così gli abbiamo trovato un posto…».

«Mi sembra una buona idea. Va bene, ora devo andare».

«Vabbè. Salutami tua moglie».

«Non mancherò. Buon week-end».

>>> Questo racconto è parto della mia fantasia. Ogni riferimento a cose o persone realmente esistenti è puramente casuale.

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