«Suoniamogliele di santa ragione» è lo slogan.
Che cosa? Trombette, vuvuzelas, tutto ciò che abbiamo a disposizione per disturbare il concerto di Patty Pravo e Irene Grandi, previsto per sabato prossimo, 7 agosto, alle ore 21, alla centrale Enel Federico II di Cerano (Brindisi), alimentata a carbone, uno dei sistemi più inquinanti per produrre energia elettrica.
In questi giorni mi trovo in Puglia e conto di esserci.
La centrale di Cerano è una delle tante bombe ecologiche di cui il Salento, terra peraltro incantevole, è costellata, nonostante una vocazione turistica definitasi sempre più negli ultimi anni e le enormi potenzialità di un territorio ricco di ambienti, storia e cultura.
Cerano è stata più volte il bersaglio delle azioni dimostrative di Greenpeace ed è oggi attivo un movimento di cittadini contro il carbone, al cui sito rimando.
A Cerano, l’Enel organizza un concerto, ma «chi avvelena il mondo non può lavarsi la coscienza con una serata di allegria», scrive Pino De Luca sul sito del gruppo No al Carbone, che recentemente è stato denunciato dall’azienda energetica.
«Questa azienda in evidente difficoltà nella gestione dei rapporti con il territorio arriva a chiedere i danni a chi denuncia come insostenibile per l’ambiente e la salute la presenza di un impianto che brucia 8 milioni di tonnellate all’anno di carbone», accusa il gruppo in un comunicato stampa. «Il carnefice che pretende di diventare vittima innocente».
E ancora: «Dopo averci sottratto l’intero tratto a sud di Brindisi della costa con un nastro trasportatore, dopo aver stoccato in questi anni decine di milioni di tonnellate di carbone in un carbonile a cielo aperto, dopo aver visto i terreni intorno al nastro trasportatore e la centrale interdetti all’agricoltura con un’ordinanza del Sindaco di Brindisi Mennitti, dopo gli arresti di funzionari dell’Enel accusati di disastro ambientale ed associazione a delinquere finalizzata all’attività organizzata di traffico illecito di rifiuti pericolosi, questa azienda ci denuncia e si ritiene danneggiata».
Oggi però a Brindisi è presente un forte movimento di cittadini che non intende lasciarsi intimidire. Lo dimostrerà anche sabato sera a Cerano, a partire dalle 19.
Siamo tutt* invitat* a partecipare.
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