Oggi è l’anniversario dell’entrata in guerra del nostro Paese nel primo conflitto mondiale (24 maggio 1915).
La retorica guerrafondaia e nazionalista ama cantare, in proposito: «NON PASSI LO STRANIERO!» (la Canzone del Piave).
La retorica guerrafondaia e nazionalista comincia a confondersi con le misure del governo (i "respingimenti" di Maroni).
Quella del ’14-18 fu la prima guerra moderna e si concluse con
la morte di almeno 8 milioni e 450 mila esseri umani, più 21 milioni
188 mila feriti, 7 milioni e 751 mila dispersi. Con la seconda guerra mondiale,
l’umanità seppe far di meglio "totalizzando" più di 71 milioni di morti.
Oggi sarebbe il momento di cominciare a preparare azioni e pensieri per celebrare il prossimo 2 giugno, Festa della Repubblica, senza consegnarlo alla solita parata militare lungo la Via dei Fori Imperiali. A Novara, ad esempio, si marcia contro la produzione dei cacciabombardieri F-35 nella vicina Cameri, armi che il nostro governo si è impegnato ad acquistare con una spesa di 14 miliardi di euro e perfettamente in contraddizione con l’articolo 11 della Costituzione italiana, che ammette la guerra soltanto in caso di necessaria difesa del territorio del Paese; che cosa c’entrino i bombardieri con tale "licenza" concessa dalla legge fondamentale dello Stato non è dato sapere.
Tutt* a Novara il 2 giugno!
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Grande Novara!!!
Io cercherò di esserci, anche se non so ancora se riuscirò. Se sì, pubblicherò il resoconto della manifestazione. Mi piacerebbe andare anche alla manifestazione di Vicenza contro la base Usa, il prossimo 4 luglio…