Suppongo che ormai tutt* quant* abbiano visto le immagini dell’attacco alle istituzioni scatenato dal famigerato mago Silvan, noto soggetto eversivo e potenziale terrorista che, durante l’autorevole contenitore politico Domenica In, ha ardito affermare in diretta televisiva di voler prestare la bacchetta magica a Sua Maestà il Presidente, Cavalier Silvio Berlusconi. Si tratta di un’offesa gretta e meschina: il Cavaliere, infatti, non ha bisogno di alcuna bacchetta, certo gli basta l’imposizione delle mani e l’«Unzione del Signore», fresca pomata di cui egli solo conosce la formula segreta (e che si appresta – pare – a mettere in vendita al prezzo di 10€ il flacone, prenotazioni al numero verde 25.04.1945, boccetta campione omaggio ai primi 20 acquirenti). Se pubblico il video della scena incriminata è per mostrare ai santommaso della situazione (quelli che «se non vedo non credo») il viso di Lorena Bianchetti che perde di colpo colore e sorriso, i gesti e la replica veemente: la battuta di Silvan è «personale», le istituzioni vanno ringraziate, insieme ai volontari, per il loro impegno. Che cosa c’entri questo con il mago che – sim sala bim! – ha appena fatto sparire un anello non è dato sapere, anzi: è dato. Il riferimento è a una frase di Berlusconi che, parlando di messa in sicurezza degli edifici, aveva detto: «Non ho la bacchetta magica». C’è davvero di che trasformare l'(un tempo) innocuo Silvan in un facinoroso della peggior specie.
Del "caso" Vauro s’è detto. Per compilare una sorta di diario della censura, si potrebbe ancora citare la puntata di Ballarò del 14 aprile. All’interno della consueta copertina satirica, il comico Maurizio Crozza commenta la presenza del ministro dell’Interno e del direttore di Panorama con la battuta: «Maroni e Belpietro in studio, ma non doveva essere una puntata sul meglio dell’Italia?». Risata del pubblico, ma non di Maroni, che parte all’attacco: «Non intendo rispondere all’insulto del tutto gratuito che Crozza ha voluto fare alla fine del suo intervento, in modo assolutamente meschino nei confronti miei e nei confronti del direttore Belpietro. Credo che il momento sia così drammatico e tragico che queste cose le lascio volentieri ai comici. Noi ci siamo occupati di altro e continuiamo a occuparci di altro». Insulto gratuito. Una semplice battuta. I drammatici fatti d’Abruzzo come copertura. Senso insistente di déja-vu.
Commenti recenti
I blog e gli spazi che seguo:
Il Cortile d'Italia:
Archivi
Categorie
Due post al prezzo di uno?
Voto Silvan alle prossime politiche.
Eh, ma per vincere dovrebbe essere un mago…