Apprendo dal giornale che il parlamentare dell’estrema destra olandese Geert Wilders, regista del film islamofobico «Fitna» è stato respinto all’aeroporto londinese di Heatrow, dove era giunto per presentare la propria pellicola, una sorta di manifesto europeo contro l’islam, alla Camera dei Lord. Nonostante le proteste dell’ambasciatore olandese in difesa della libertà di espressione e del diritto di un parlamentare a viaggiare liberamente nell’Ue, Wilders ha dovuto lasciare la Gran Bretagna. Le sue affermazioni «sui musulmani e sul loro credo», infatti, scrivevano nei giorni scorsi le autorità di Londra, «minaccerebbero l’armonia tra le comunità e quindi la sicurezza pubblica del Regno Unito». Secondo Wilders, che vorrebbe vietare «il fascista Corano», «l’islam non è una religione, ma l’ideologia di una cultura arretrata» e se «non tutti i musulmani sono terroristi […] quasi tutti i terroristi sono musulmani».
Affermazioni che non potevano passare inosservate in Italia, dove Wilders ha i suoi estimatori, molti dei quali (e come potrebbe essere altrimenti?) tra le file della Lega. Se l’europarlamentare verdecamiciuto Mario Borghezio (quello, se non sbaglio, che girava per i treni a disinfettare i sedili usati dalle prostitute di colore) si limita a difendere il diritto di «critica all’islam», il deputato Gianluca Pini ha osato di più, invitando Wilders a Montecitorio. La presentazione del film dovrebbe essere il 19 febbraio. Volendo, c’è ancora il tempo di organizzare una protesta.
PS: Ho appena scoperto che il partito di Wilders si chiama «Partito della Libertà». Ricorda qualcosa a qualcuno?
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hei ciao mario! sono una ragazza di 20 anni e condivido molte tue idee.
ma quella che è nella tua presentazione del blog è la tua ragazza? 😛
comunque un salutone!