È un po’ che non parlo di politica italiana, non so se per semplice ritegno o senso d’impotenza. Ma è in vista l’ennesima porcata e non deve passare inosservata. Martedì pomeriggio la Camera inizierà a esaminare il testo della legge elettorale per le europee, che introduce lo sbarramento al 4%. Dalla legge non sarebbero toccate, fortunatamente, le preferenze. Nella
conferenza dei capigruppo della Camera si è registrato «un ampio
accordo» sull’ipotesi, che andrebbe a tutto vantaggio dei partiti più grandi. Come definire questo nuovo accordo bipartisan,
volto a svuotare di senso la democrazia rappresentativa? Per quale
assurda ragione un partito piccino, che magari incarna le mie idee
meglio degli altri, non dovrebbe essere rappresentato in parlamento
proporzionalmente al numero di voti che ha conseguito? Non vale neppure la scusa utilizzata per la legge elettorale nazionale: garantire un po’ di stabilità. Quale maggioranza stabile devi formare in Europa? Lo sbarramento serve solo a una cosa: a uccidere le differenze, i piccoli partiti che magari hanno ancora da dire qualcosa di originale. Come in Highlander,
alla fine ne sopravviverà uno solo, però diviso in due fazioni, che
continueranno a darsi addosso per fare un po’ di messinscena e
dimostrare che la democrazia è sana; ma intanto entrambe le parti avranno introiettato lo stesso paradigma (economico, politico e sociale) di riferimento, quello che fa sì che una «L» nella sigla costituisca l’unica vera differenza tra il partito di maggioranza e quello d’opposizione in Italia.
Lo sbarramento al 4% è l’ennesima porcheria antidemocratica contro la quale dobbiamo far sentire la nostra voce. Anche andando a votare in massa,
questa volta, e votando per i partiti più piccoli. So che dalle urne
non è più lecito aspettarsi niente, ma faccio notare che nel delirio di
questi primi mesi di governo Berlusconi spesso le voci più lucide e gli altolà più decisi sono giunti proprio da Bruxelles e da Strasburgo. E poi, dopotutto, anche se non sempre serve, votare porta via pochi minuti al massimo, il resto del tempo si può lottare in altro modo. Ma ve l’immaginate la faccia di Veltrusconi se in Europa fossero premiati Sinistra critica o la lista Per il Bene Comune?
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