Tu chiamalo, se vuoi, fascismo

 Latina oggi, 27 maggio 2008

 
 
 Esperimento:
leggete con attenzione il testo che segue.
 
 «Dopo pochi minuti dal suo arrivo nel palco delle autorità S.E. Benito Mussolini, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore, si recava verso la posizione dove assisteva alla sfilata Roberto Farinacci, segretario del Partito Nazionale Fascista e membro del Gran Consiglio del Fascismo. Nel ricordo di una antica e significativa militanza in comuni ideali S.E. abbracciava affettuosamente il camerata Farinacci».
 
 Rispondete alla domanda: in che periodo storico ci troviamo?
 
 Suppongo abbiate pensato tutt* a quello fascista, non solo per la presenza di Mussolini, ma anche per lo stile inconfondibile, retorico, della prosa del Ventennio.
 
 Provate ora a fare un esercizio di sostituzione: al posto di «S. E. Benito Mussolini», mettete «il Ministro La Russa»; al posto di «Roberto Farinacci, segretario del Partito Nazionale Fascista e membro del Gran Consiglio del Fascismo», inserite «il senatore editore professor Giuseppe Ciarrapico» e, più avanti, sostituite «il camerata Farinacci» con «il senatore Ciarrapico». Otterrete il trafiletto pubblicato sulla prima pagina del quotidiano Latina Oggi, martedì 27 maggio 2008, opportunamente intitolato «L’abbraccio». L’ho trovato in albergo, a Minturno, dove accompagnavo alcuni alunni della mia scuola alle fasi nazionali dei giochi studenteschi di pallavolo.
 
 Leggetelo anche voi:
 
 L’ABBRACCIO (da Latina Oggi di martedì 27 maggio 2008)
 
 «Dopo pochi minuti dal suo arrivo nel palco delle autorità il Ministro La Russa, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore, si recava verso la posizione dove assisteva alla sfilata il senatore editore professor Giuseppe Ciarrapico. Nel ricordo di una antica e significativa militanza in comuni ideali il ministro La Russa abbracciava affettuosamente il senatore Ciarrapico che veniva altrettanto calorosamente salutato dal Capo di Stato Maggiore generale Camperini».
 
 Il tutto, sotto una foto di Ignazio La Russa in visita ufficiale, sovrastata da un titolo emblematico:
 
  «Fierezza e bellezza, i simboli dell’abbraccio ideale di Latina già Littoria».
 
 «Già Littoria?» Rileggo: c’è scritto proprio così. Quello che non c’è – non è presente nell’articolo – è una ragione qualsiasi per evocare l’antico nome fascista della città. Mi chiedo, per un attimo, quali possano essere i «comuni ideali» dell’«antica e significativa militanza» di un ex missino e di un signore immortalato più volte col braccio alzato nel saluto romano. Latina Oggi non lo specifica. Questo blog, invece, vuole essere più preciso: tu chiamali, se vuoi, fascismo…
 
 Appendice “attivista”: esprimi la tua contrarietà con un’e-mail indirizzata alla redazione del giornale. Puoi utilizzare questo testo:
  
 Vorrei manifestare la mia sorpresa e il mio disappunto per i toni dell’articolo «L’abbraccio», pubblicato nell’edizione di «Latina Oggi» del 27 maggio u.s. Non mi sembra che l’«antica e significativa militanza in comuni ideali» del ministro La Russa e del senatore Ciarrapico siano titoli di merito da esibire con orgoglio in un Paese democratico all’interno del quale, lo ricordo, l’apologia di fascismo costituisce reato. Ringrazio per l’attenzione e porgo distinti saluti.
 
 Fai seguire il tuo nome, il cognome e la città di residenza. Le e-mail vanno spedite a redazione@latinaoggi.net. In alternativa puoi utilizzare l’apposita mascherina per scrivere direttamente al direttore. La trovi sul sito del giornale.

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